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Marlene Kuntz Un ricordo per la scomparsa di Luca Bergia
Giada Lottini ricorda Luca Bergia, batterista e fondatore dei Marlene Kuntz, scomparso a 54 anni.
Luca Bergia, batterista e fondatore dei Marlene Kuntz, è morto a 54 anni. Questo è quel che si legge come titolo sui giornali e sui media in generale tra addii e commenti increduli dei fan, dei colleghi e di chi lo ha conosciuto.Personalmente non avrei voluto scrivere niente, non mi piace scrivere della morte e non mi piace scrivere della morte di una persona e di un artista tra quelli che in vita mia ho più stimato e amato.
Lo faccio semplicemente perché preferisco che ci sia un ricordo rispettoso, pulito, senza tanti orpelli, ma dal mio punto di vista.
Non ho mai conosciuto Luca, l'ho visto suonare da lontano, seguo i Marlene Kuntz dagli inizi, non so quante volte la sua batteria assieme a tutto il resto abbia scandito le mie giornate, le mie emozioni, i miei stati d'animo. Era un musicista perfetto, con uno stile preciso, mi dicono un buon diavolo. L'ho sempre percepito gentile, cortese, dotato di grande spirito, oltre che di talento e poco propenso a dire di più di quel che era essenziale dire.
Ho seguito tutta la sua carriera, l'ho seguito sui social pur sapendo che il mezzo non faceva per lui. Me lo ricordo in piena pandemia sul terrazzo di casa sua dove raccontava un po' come stesse e dell'idea di sperimentare con un po' di musica. Me lo ricordo in una foto durante le registrazioni di Karma Clima a cui lui non ha partecipato, mentre giocava con gli altri. Me lo ricordo nel lungo post di spiegazioni in cui diceva che non si sentiva più di suonare e ci aggiornava su cosa stesse facendo.
Me lo ricordo nel dispiacere dei fan che gli hanno voluto e gli vogliono ancora bene e chiedevano dove fosse ogni volta e perché non ci fosse. Me lo ricordo nei video della band, me lo ricordo in Petali di Candore, una vecchia VHS che racconta gli esordi dei Marlene e me lo ricordo in Complimenti per la festa, un documentario sui loro venti anni di carriera che ormai sono quasi trenta.
La notizia della sua morte mi è arrivata come una coltellata, tra l'incredulità della cosa e il dispiacere. Non mi permetto neanche di immaginare che dolore possano provare gli altri Marlene, non è neanche concepibile provare a misurarsi con una roba del genere, perché Luca era ed è un fratello. Per me, che non l'ho mai conosciuto, uno di casa comunque.
C'è una strofa di un pezzo dove la batteria di Luca si sente forte e chiara, contenuto in Lunga attesa. Il pezzo si intitola Fecondità e recita: “Molto sa chi non sa, se tacere sa”; per me è il momento di tacere. Chiudo con un abbraccio alle persone che gli hanno voluto bene e ai Marlene tutti.
Foto principale in alto di Michele Piazza, fonte: profilo Facebook di Luca Bergia.
Foto 2 e 5 di Andrea Simeone