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special

Una Anteprima: il video di Molto bello, regalo di Natale di Marzia Stano

20/12/2013 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Una#Italiana#Pop #Rock #Songwriting

Le varie facce della solitudine, contrapposta all’amore inossidabile di una coppia anziana: ecco il video di Molto bello, Christmas Gift di Marzia Stano, in arte UNA, per i suoi fan.
Marzia Stano, alias UNA, ha riservato un gustoso regalo di Natale per i suoi fan: il suo Christmas gift è il video di Molto bello, ballata agrodolce dal sapore acustico che tratteggia e stempera la sofferenza provocata da un amore infelice, eppure ancora vivo. Ecco come lo racconta Marzia:

Alle porte del Natale non potevamo uscircene a mani vuote, abbiamo pensato ad una versione video di "Molto bello" una delle canzoni più amate dai fan, del disco Una nessuna centomila. Molto bello è la ballata dell'amore non corrisposto che fa sprofondare nell'oblio della gelosia per poi trasformarsi nel luminoso incontro con se stessi, immagine rappresentata simbolicamente dall'incontro con la figura eterea del cavallo. A fare da contrasto a questa danza solitaria, un'appassionata coppia di anziani balla in una terrazza cinta da alberi di limone e nani da giardino. Il video è stato girato tra Apani in Salento e Santeramo in Colle in provincia di Bari, paese d'origine dei miei nonni che nel giorno delle riprese festeggiavano il loro sessantesimo anniversario di matrimonio e d'amore.

Gli anziani che ballano guardandosi negli occhi sono infatti proprio i nonni di Marzia, protagonisti anche della chicca finale del clip, un backstage con riprese simpatiche e più che naturali e spontanee; la coppia appare appunto il contraltare della storia narrata dal testo, quello degli amori inossidabili ed eterni che purtroppo talora si osservano solo nelle generazioni dei nonni. Suggestive anche le riprese che vedono protagonista Marzia e non solo per lo scenario naturale che fa da cornice.

Il testo della canzone evidenzia anche il lato positivo della solitudine, contrapposta al rumore o alla routine di amori che si consumano tra “lenzuola sporche e fredde”. Il brano è presentato così:

Un ossimoro che descrive il paradosso della vita, un’ovvietà che non cessa mai di stupire ogni volta che l’abbandono e la solitudine si ripresentano in tutte le loro forme e volti. “Non è bello morire, per un amore vivo”.

L'album Una nessuna centomila, a detta della stessa Marzia, è “permeato da ironia e cinismo” ed “è il racconto di una maschera, quella che indossiamo tutti giorni che invece di nascondere, rivela”.

Aggiunge ancora Marzia sul disco, pubblicato da MArteLabel, che segna il suo esordio da solista dopo l’esperienza con gli Jolaurlo:

Il registro apparentemente pacato e a volte fin quasi sussurrato, cela un sentimento di rabbia e delusione, di inganno e protesta. Per la scrittura delle canzoni sono tornata in Puglia isolandomi in una casa vicino al mare. […] Questo ritorno nella terra delle mie origini è coinciso con l’avvicinamento alla musica folk intesa nel senso più profondo del termine, come musica “scritta con il linguaggio del popolo e pensata per il popolo”. Ed è in questa forma “pura” e asciutta che ho portato all’attenzione e cura di Giacomo Fiorenza (Colapesce,  A Toys Orchestra, Yuppie Flu, Giardini di Mirò, I Cani), trenta canzoni da cui ne sono state tratte dieci, capaci di sintetizzare la poetica dell’intero lavoro. L’impianto rock molto presente soprattutto in alcuni brani, cela al suo interno ritmi e armonie tipiche della musica tradizionale dei paesi del mediterraneo, contaminate con influenze anni ’70 ispirate ai grandi cantautori come Bob Dylan, John Lennon, Lou Reed, Patti Smith e Joni Mitchell, intrecciandosi con una lirica che talvolta non disdegna la rima, avvicinandosi al canone della filastrocca popolare”.

Nella nostra recensione, firmata da Maruska Pesce, si legge invece:

La rabbia assume i toni del racconto, sempre in modo molto intelligente e calibrato, con molta calma ed esempi elementari si arriva al succo di tutti i discorsi, quasi in modo subdolo, ma maledettamente affascinante, come se addolcendo i toni, il messaggio possa essere compreso con più facilità.
Le musiche e gli arrangiamenti non sono da meno: sono ridotti al minimo essenziale, anche se comunque molto corposi e sempre costanti […] C'è anche tanta maturità nei testi di Marzia Stano […] [Il disco] incuriosisce, trasporta, fa riflettere parecchio.

Qui potete leggere l’articolo completo:

http://www.mescalina.it/musica/recensioni/una-una-nessuna-centomila

Ma basta parole…vi lasciamo alle note, le parole e le immagini di Molto bello!
Vi ricordiamo anche i prossimi appuntamenti live di UNA:

UNA @ TBA - Teramo
 Sab Dic 21 @22:00
Diciassette Festival - Monteprandone (Ap)
 Dom Dic 22 @22:00
UNA @ Dopolavoro - Brindisi
 Lun Dic 23 @22:00
UNA @ Moses - Napoli
 Gio Dic 26 @22:00
UNA @ Acqua e fuoco - Campagna (Sa)
 Ven Dic 27 @22:00
UNA @ Blubemolle - Sarno (Sa)
 Sab Dic 28 @22:00
UNA @ TBA
 Mar Dic 31 @22:00 - 




 

Biografia

Marzia Stano in arte “UNA”, classe ’82 frequenta il Dams e l' Accademia di Belle Arti di Bologna, nasce a Torino ma cresce in provincia di Bari dove comincia a scrivere le sue canzoni sin da piccola. Front woman e fondatrice della band Jolaurlo, collabora sin da subito con persone attive nel panorama indipendente italiano come Vinci Acunto (Ginevra De Marco, Teresa De Sio, Taranta Power, etc..), Daniele Grasso (Afterhours, John Parish, Le Loup Garou, etc).

Assieme alla band Jolaurlo partecipa a tutti i più grandi festival di musica rock in Italia e suona sui palchi dell’ Heineken Jammin festival, 1° Maggio di piazza S. Giovanni a Roma, Arezzo Wave, aprendo i concerti di Siouxie, Iggy Pop, Gogol Bordello, Battiato, Max Gazzè, Cristina Donà. Pubblica assieme alla sua band 2 dischi (“D'Istanti” Tube Records/Venus, 2005; “InMediatamente” OTRlive/ Tube Records, 2007) che ricevono un ottimo feedback di critica dalle riviste e da giornalisti di settore.

Nel 2008 con il brano “Missione e sottomissione” vince il premio come “Miglior testo” assegnato dal quotidiano il Manifesto in occasione dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani.

Dal 2009 lavora assieme al pianista Lucio Morelli (Max Gazzè, Paola Turci) alla scrittura del suo primo disco solista con la partecipazione strumentale di musicisti e amici come Angela Baraldi, Gianluca Bartolo (Pan del Diavolo), Gianni Masci (Jolaurlo), Giacomo Fiorenza (I Cani, Colapesce), Andrea Mancin (My Awesome Mixtape, Giardini di Mirò).

Ad Ottobre 2012 UNA vola negli States per partecipare insieme a Negrita, Subsonica, Mannarino, Mama Marjas, Boom Da Bash ed altri artisti italiani al Festival HIT WEEK

L’uscita del suo primo disco dal titolo “Una Nessuna Centomila”, anticipata dall'UNconventionAl Tour (un minitour europeo che l'ha vista esibirsi nei più importanti palcoscenici europei tra Parigi, Bruxelles e Berlino, oltre ad una anteprima italiana a Napoli e Bologna), è avvenuta a maggio 2013 per MArteLabel, con il sostegno di Puglia Sounds Record – PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV – INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO.

A luglio la cantautrice pugliese si confronta con la grande tradizione della canzone d'autore italiana, proponendo una personale rivisitazione (anche in versione videoclip) de "Il lavoro", uno dei brani di maggior intensità di Piero Ciampi e che descrive perfettamente lo scenario dell'Italia moderna. Ad agosto vola a Budapesti per partecipare allo Sziget Festival 2013, una delle più importanti rassegne musicali europee, insieme ad altri artisti della scuderia artistica MArteLabel (Dellera e Underdog).

Nei primi di ottobre esce il suo secondo singolo “Qui ed ora”, un brano dove tra annotazione intima e osservazione del mondo i ricordi d'infanzia s'intrecciano a esperienze dell'età matura in un continuum spazio/temporale intorno al presente.

Il 6 dicembre è tra gli headliner del Medimex 2013, mentre il 7 si è esibita a Roma come finalista del Premio “Fabrizio de André”, ricevendo il Premio AFI (Premio Associazione Fonografici Italiana) - Miglior progetto discografico 2013.

Contatti:
http://www.marziastano.it/
https://www.facebook.com/UNAofficial
http://www.martelabel.com/

 

 

Si ringrazia Azzurra Funari