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Tiravento Il video di Grattacieli in anteprima
In anteprima il video di un delicato brano folk del cantautore abruzzese Tiravento, che pero' racchiude anche un messaggio sociale importante, ovvero come l'importanza di una vita vissuta secondo i propri ritmi, in cui ci sia tempo e spazio per lo stupore, per respirare e ammirare un tramonto. Questi desideri sono contrapposti a un quotidiano che invece ci immerge nel grigiore frenetico della citta'.
Oggi vi presentiamo il video del nuovo singolo di Lorenzo D’Ascanio, già noto per il progetto cantautorale iosonolorenzo, che ora torna con una nuova identità musicale, Tiravento.Il brano si intitola Grattacieli e il cantautore abruzzese l’ha tenuto nel cassetto per diversi anni: è stato composto infatti nel 2013, ma risulta ancora perfettamente attuale grazie a uno stile personale e un messaggio di fondo che anche oggi appare fondamentale.
La canzone parte acustica e minimale, per crescere come un accattivante brano con violino folk. Apparentemente si tratta di un brano dolce e sognante, ma l’artista sottolinea come, dietro la superficie gentile, si celi un messaggio di ribellione, che invita a riflettere sugli stili di vita che ci caratterizzano nelle città: “il correre costante, i mutui da pagare, il cemento che ci circonda e la pressione di dover "diventare come loro".
Anche nel video momenti di pausa e respiro a osservare la natura o un tramonto si alternano e contrappongono ai ritmi frenetici che portano ad andare sempre di corsa, ad attraversare il grigiore della città, dei grattacieli e dei fumi delle fabbriche, o a rimanere a lungo imbottigliati nel traffico. Paesaggi quieti e pieni di sole, o immaginari e colorati, campagne e boschi solitari si pongono così in opposizione con un quotidiano spento di costruzioni severe, spente e tutte uguali, con il cielo oscurato dallo smog.
Si afferma infatti nel comunicato:
“Il sound organico del pezzo richiama alla mente una passeggiata tra i boschi, lontano dal caos cittadino, quasi a volerci ricordare che c'è ancora spazio per la semplicità, per una vita vissuta secondo i propri ritmi. L'arrangiamento minimalista, ma accurato, fa sì che ogni nota risuoni con un'intensità particolare, amplificando il contrasto tra la calma apparente e il messaggio di ribellione sotterranea”.
Il brano intende veicolare “una visione del mondo in cui il ritorno alla natura diventa una forma di resistenza, una dichiarazione di indipendenza da una società sempre più veloce e disumanizzante”. È una canzone “per chi sente il bisogno di fermarsi e riscoprire il valore delle piccole cose, della lentezza e della libertà di essere sé stessi”.
Così, nel testo ritroviamo lo stupore di scorgere “un palloncino rosso tra gli enormi grattacieli sofisticati”, o paesaggi da ridisegnare “con i pastelli colorati”, mentre la città riserva solo mal di testa e “l’angoscia che divampa” e fa persino piangere i grattacieli, come la scavatrice di pasoliniana memoria.
Il brano è una produzione Old Tower Records ed è distribuito da Pirames International.
Buon ascolto e buona visione!
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