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Luciano Panama La video-session milanese di una intima Disamistade
Il musicista siciliano ripropone il classico di De Andre' e Fossati in una versione minimale e impetuosa, come compianto non rassegnato delle vite innocenti sacrificate nelle guerre odierne. Il video e' una urban session nel Piazzale del Cimitero Monumentale di Milano.
"Che ci fanno queste animeDavanti alla chiesa
Questa gente divisa
Questa storia sospesa
A misura di braccio
A distanza di offesa
Che alla pace si pensa
Che la pace si sfiora
Due famiglie disarmate di sangue
Si schierano a resa
E per tutti il dolore degli altri
è dolore a metà"
Oggi vi presentiamo in anteprima la nuova video-session di Luciano Panama, che, in attesa di concentrarsi sul presente in nuove canzoni, ha scelto di interpretare Disamistade di De André e Fossati per lanciare un messaggio contro la guerra, che risuona potente e “nudo” nel Piazzale del Cimitero Monumentale di Milano.
Spiega infatti il musicista siciliano:
" In un momento così difficile per il mondo in cui viviamo una delle cose che può fare un musicista con i miei obiettivi è cantare del presente, contro la guerra. Lo farò prossimamente con i miei nuovi inediti, ma adesso era il momento di farlo attraverso un brano di due mostri sacri della canzone italiana, Fabrizio De André e Ivano Fossati, che hanno scritto insieme un intero album magnifico e dirompente, Anime Salve, che resterà nella storia di sempre, come un Vangelo di fine '900, e Disamistade il brano numero sei in scaletta mi ha colto nel segno, obbligandomi a suonare e a cantare per la sua causa, senza scelta, per insegnarmi qualcosa, qualcosa di unico e ancestrale come poche nell'esistenza. Successivamente ho pensato a quale potesse essere la location più giusta per questo lavoro e girando per Milano sono finito a Piazza Cimitero Monumentale, un luogo sacro per la storia dell'arte, un museo a cielo aperto per la residenza eterna, un monumento simbolo, un tempio, l'unico posto dove avrei potuto realizzare il video di questo immenso capolavoro. Sappiatene godere, intimità e intensità allo stato puro...".
L’interpretazione è presentata come “molto personale”, poiché “non perde il piglio espresso nella versione originale, ma lo rafforza e ne restituisce la potenza in una nuova chiave di lettura con solo chitarra e voce, dove il nylon delle corde e il ritmo dirompente ed avvolgente intrecciati al timbro vocale, creano un'atmosfera punk, ma al tempo stesso dolce e raffinata che colpisce sin da subito per l'impatto emotivo della performance”.
Si tratta infatti di una versione minimale e insieme impetuosa dello storico brano, che ne accentua con semplicità il passo doloroso e in qualche modo indignato. In questo video si concentra l'attenzione e il buio solenne del Piazzale del Cimitero Monumentale sulle parole della canzone per denunciare odio e vendetta, per cui "a ogni sparo di caccia all'intorno / si domanda fortuna".
La scelta del luogo solenne edificato nella seconda metà dell'Ottocento, con il suo famedio in stile neogotico (una chiesa mancata) e il suo piazzale, rende a maggior ragione l’omaggio come un compianto, non rassegnato, per i morti di ieri e di oggi, per le vite innocenti sacrificate in questi tempi violenti.
Buon ascolto e buona visione
https://push.fm/fl/vgvwflf9
Filmed by Stefano Poletti (Youth Production)
BIOGRAFIA
Luciano Panama è musicista, polistrumentista e autore. Dopo l’esperienza più che decennale con il progetto/band Entourage - Enter In Our Age, con cui pubblica diversi album ed ep, alcuni inseriti tra le migliori pubblicazioni dell’anno, vincendo anche diversi premi (Arezzo Wave, Un Disco per l’Europa, NME.com, BalconyTV), portando così le proprie canzoni oltre il confine italiano, nel 2017 pubblica Piramidi, il primo album da solista, scritto suonato registrato e prodotto dallo stesso nel suo studio a Messina, sua città natale. L’album composto da otto brani viene inserito dalla critica tra le migliori pubblicazioni dell’anno. Segue un tour con tanti live tra nord centro e sud Italia e la realizzazione di tre videoclip: Le Ossa, brano che parla di ripartenze e nuove occasioni, ispirato a una performance di Marina Abramovic e al suo concetto di “attraversare i muri”, Hey My, brano che omaggia sin dal titolo Neil Young collegandosi al suo celebre brano Hey Hey My My, che parla del senso del rock and roll e del suo cambiamento nel corso degli anni – ispirato cinematograficamente a Lynch e Fellini – e Messina guerra e amore dove la regia e il montaggio sono firmate da Panama, che ha voluto misurarsi per la prima volta in questa esperienza sperimentando un personale linguaggio visivo. Trasmesso in anteprima su Rai3, è tra i più importanti della sua videografia.
Dal 2019 è ideatore della rassegna “La Città Sommersa”, un laboratorio di “pensiero musica e arte”, un centro culturale itinerante con quattro edizioni all’attivo tra Messina Milano e Roma.
Nel 2021 scrive un nuovo live-set ispirato dall’opera di Paul Gauguin Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, una riflessione sull’esistenza umana fatta di canzoni - pittura - stati d’animo - punti di vista. In solo, alternandosi tra pianoforte e chitarra, attraverso la sua personalissima voce, Panama ripercorre i suoi passi da cantautore sin dagli esordi, inserendo attraverso il racconto del ciclo della vita che Gauguin propone con la sua opera, alcune considerazioni sugli argomenti che più gli stanno a cuore tra cui l’uso delle immagini e dei i colori, il senso dell’arte e il nostro vivere questa età moderna.
Il 2023 si apre con la pubblicazione di una live session, un brano di Leonard Cohen – Famous Blue Raincoat – in una Milano immersa nella notte, un’esecuzione unica con chitarra elettrica e voce, un po’ intima un po’ punk e dissonante. La session, dopo l’anteprima italiana su Tuttorock, riesce anche a farsi notare all’estero finendo in home page su una delle più prestigiose riviste di musica degli Stati Uniti. Progressismo avanguardismo e tradizionalismo, iscrizioni dalle viscere, dal cervello e dal cuore.
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