Ivan Francesco Ballerini

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Ivan Francesco Ballerini Il video di Per me sempre sarai

17/01/2021 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Ivan Francesco Ballerini#Emergenti#Songwriting

Nuovo singolo per il cantautore toscano, un brano delicato e dolce, che, tra trame acustiche e un violino struggente, si concentra sulla nascita di una bimba, immersa in un’atmosfera fiabesca, e sul nonno che la protegge da lontano.
In molte famiglie si crea in qualche modo uno strano filo rosso tra la nascita e la morte e se la malinconia di una perdita e di un’assenza sembra gettare un’ombra sulla felicità per un/una nuovo/a arrivato/a, ecco che il conforto arriva dalla consapevolezza che quel nostro caro comunque protegge da un qualche cielo anche chi non ha fatto in tempo a conoscere. Su questi temi intimi ci fa riflettere con grande tatto e tenerezza il primo singolo del nuovo album di Ivan Francesco Ballerini: la canzone si intitola Per me sempre sarai e anticipa il disco Ancora libero (RadiciMusic Records), che sarà pubblicato presumibilmente verso fine marzo (salvo eventuali proroghe in relazione all'emergenza sanitaria in corso). 

Questo brano nasce da una poesia scritta dal padre del cantautore, il pittore e poeta Romano Ballerini, così come nasce “da antichi legami di famiglia” e “dalla delicatezza classica di una canzone d'autore italiana”, come recita il comunicato stampa. La poesia era dedicata a una bambina nata con un problema di salute e che non aveva più il nonno; la canzone che ne è derivata appare in effetti molto dolce e delicata: essa presenta la nascita della bimba in una luce e con parole che disegnano un’atmosfera fiabesca e afferma la presenza del nonno in una veglia a distanza e come amore comunque infinito oltre la morte. La bambina e il suo futuro radioso sono immersi nella luce e nei colori della primavera, mentre il brano distende trame acustiche impalpabili e ci offre un violino struggente; la bimba si è poi legata a Romano come nipote acquisita. Il pezzo è “è uno dei tanti motivi di resistenza dentro questo presente apocalittico che stiamo vivendo”.

Nel video, diretto da Nedo Baglioni, Ivan Francesco e suo padre Romano rievocano come è nata la canzone e si associano e combinano le arti, la pittura, la scrittura e la musica, in un abbraccio ideale tra padre e figlio e in un contesto famigliare che, tra piccoli riti quotidiani, tra olio e vino, sa di casa e di buono; alle immagini e all’ascolto condiviso del nuovo album del cantautore si alternano allora i colori del pittore, le sue carte, poesie e opere. Il singolo è dedicato anche “alle cose importanti della vita”, quelle che forse, potremmo aggiungere, in questo momento di precarietà esistenziale, ci sono ancora più care e preziose.

Il cantautore toscano torna in scena dopo un disco di esordio nel 2019, un lavoro in bilico tra canzone e storia immersa nelle trame umane dei nativi americani. Questo nuovo lavoro “si stacca da quel mood e promette di ricoprirsi di delicata raffinatezza cantautorale” e sarà “un disco di bellezza e di semplicità”; sarà disponibile in una preziosa edizione in vinile.



Ivan Francesco Ballerini - Biografia
Nasce nel 1967 a Manciano, un paese situato nell’entroterra Maremmano. Sin dall’infanzia mostra un vivo interesse per il canto e la musica. Nel 1975 all’età di 8 anni inizia a studiare pianoforte, lezioni che porterà avanti fino al 1978. Ma non è il pianoforte lo strumento prediletto, bensì la chitarra acustica, passione di cui si fa complice suo fratello maggiore Antonio. Sono degli anni 90 i primi concerti chitarra e voce, tra eventi locali e serate di grandi cover della tradizione. Nel 2004, stanco dei numerosi impegni musicali, stanco di suonare da solo decide di smettere. Torna a suonare quasi dieci anni dopo, unendosi all’amico chitarrista Oriano Marretti.
Dal 2013 al 2019 aumentano notevolmente gli eventi popolari in tutta Italia che lo vedranno impegnato in prima linea (tra questi ci piace ricordare la preziosa festa di Santa Fiora, il “Canta Fiora”, custode di antichissime tradizioni popolari). Proprio nel 2019 decide di iniziare a comporre in prima persona. Appassionatosi alle letture e alle gesta epiche di numerosi capi indiani, compone il brano Cavallo Pazzo, titolo che ritroveremo nel suo primo disco di inediti, un concept interamente dedicato agli Indiani d’America; realizzato a due mani presso gli studi di registrazione Brahms di Cavriglia con l’arrangiatore e chitarrista Alberto Checcacci, l’album riscuote un discreto interesse di pubblico e critica. Continua intanto la composizione di nuovi brani che daranno poi vita ad un nuovo disco che uscirà a marzo 2021 dal titolo Ancora libero.

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