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Edoardo Cerea Il video di Una lunga strada in anteprima
Un brano folk-rock accattivante e un video pieno di sole, per raccontare e condividere la gioia di vivere ancora on the road: nonostante la fatica, il pubblico talora distratto, i km da macinare e i dubbi, il senso di suonare ancora e' nella felicita' di poter esprimere cio' che si sente e poter conquistare il pubblico, e' nell'armonia con la band, come quella mostrata qui.
Uno splendido sentiero tra gli alberi, un brano dal piglio folk-rock che sembra subito ricordarci la gioia di vivere on the road e di calcare i palchi, la voglia di notti bianche e albe stanche, di suonare anche se il pubblico magari si sballa e si distrae, disinteressandosi della musica nel locale. Il nuovo video e singolo di Edoardo Cerea è La lunga strada, una canzone vivace e accattivante che, tra chitarra acustica e lap steel, ci ricorda la soddisfazione di conquistare il pubblico ogni sera, tutto quello che a tanti è mancato tra l'altro nello stop che la musica ha subìto e tutto quello che spinge ad affrontare il tran tran di un tour, che ancora entusiasma e forse non basta mai.È un brano pieno di sole come il suo video, che vi presentiamo in anteprima, in cui Cerea ci racconta la sua strada verso casa e verso di sé, cioè preziose riflessioni sulla sua vita da musicista. Tanti altri artisti potranno riconoscersi nelle sue parole, mentre gli ascoltatori potranno immedesimarsi in questo diario di artista e godersi l'atmosfera appunto luminosa e familiare dello scenario naturale, in cui sentirsi a proprio agio, come i musicisti si sentono anche sotto le luci artificiali di un pub.
È un pezzo che è insomma una carta di identità, una dichiarazione d'amore verso la musica e verso la propria vita dedicata alla musica, nonostante i dubbi e la fatica che a volte possono far mollare tutto; nel video Cerea è accompagnato dalla sua band, particolare che evoca ancora meglio la sintonia dei musicisti e la felicità di suonare insieme, macinando km e continuando a cercare ciò che fa stare bene.
La canzone è anche la title-track del nuovo album del cantautore, in uscita il prossimo 27 ottobre. Ecco cosa racconta Edoardo sulla genesi del brano e sul suo nuovo disco.
Come è nata La lunga strada
Di come è nata “La lunga strada”, conservo un ricordo davvero forte, perché non è venuto fuori solo il brano; quell’episodio ha dato vita a tutta una serie di riflessioni sui desideri, sulla loro effettiva opportunità, sulla loro effettiva possibilità di realizzazione, sulle energie che avevo voglia di riversare ancora in alcuni percorsi…e tanto altro ancora.
Stavo preparandomi a partire per una data a Ferrara, il cielo minacciava neve, ed effettivamente già all’altezza di Parma un bel numero di fiocchi bianchi ha incominciato a volteggiare davanti ai fari della macchina. E lì, su quel tratto di autostrada, ho iniziato a domandarmi se tutto questo avesse ancora un senso per me: ore ed ore di macchina, scendere, scaricare, attaccare, fare i suoni, salire su un palco e prepararmi a fare ascoltare, o almeno provare a fare ascoltare, la mia musica a quelle persone che – presumibilmente – erano lì per tutt’altro. Chi per bere oltre ogni limite, chi per dimenticare una giornataccia di lavoro, chi per provare a farsi notare dalla tipa che stava “puntando” da qualche tempo.
Faccio la mia serata, che – per inciso – non va nemmeno poi così male, e risalgo in macchina, con la neve che aveva lasciato il posto ad una più clemente pioggia di gennaio. E, sempre guidando, la mente ha vagato tra i ricordi di altre mille serate come quella, riportandomi le immagini di chi era con me a condividere notti da folli, ed ora non c’era più. A ricordare gli amici di tante serate storte, e che adesso la vita aveva portato su altri sentieri. Il ricordo di chi, invece, a queste serate non è mai mancato. Ed ancora più a ritroso, a riflettere sul perché ho sentito il bisogno di seguire la musica ovunque volesse portarmi, quale bisogno mi spingesse, quale bisogno io soddisfacessi andandomi ad arrampicare su palchi di ogni tipo e di ogni luogo. Ed ancora più indietro, alle prime volte che cantando ottenevo qualcosa, che cantando incominciavo a stare bene. Fino a capire che c’era, tutto sommato, un grande cerchio che teneva insieme tutto questo e che, in un autogrill fuori mano di chissà quale cacchio di paese della provincia bresciana (sì, poi chissà che strada ho fatto per tornare indietro), incominciava a chiudersi. Qualcosa dentro di me incominciava a prendere una forma un po’ più definitiva attraverso i volti e le storie, ma soprattutto l’amore per me, di tante persone che c’erano ancora o che non c’erano più. “Riflessioni definitive” è forse una frase un po’ forte (qualsiasi riflessione definitiva, tempo avanti lascia il posto ad una nuova riflessione definitiva, ed avanti così), ma è proprio quello a cui pensavo durante la stesura delle varie canzoni. Sebbene tutti i miei album precedenti ancora oggi mi somiglino e mi soddisfino, questo ha qualcosa in più: mi lascia sereno, se fosse l’ultimo che decidessi di scrivere, direi: “Ok, va bene anche chiuderla qui”.
Ed eccolo qui. Eccola qui “La mia lunga strada” che spero possa sembrarvi, talvolta, un po’ anche la vostra.
Edoardo Cerea
Crediti
Testo e musica: Edoardo Cerea
Brano registrato presso Mulinetti Recording Studio di Alberto Parodi a Genova
Mixaggio e mastering: Alberto Parodi
Edoardo Cerea: voce
Enrico Cipollini: pianoforte, chitarra acustica, chitarra elettrica
Stefano Schembari: basso
Mattia Barbieri: batteria
Regia video e post produzione: Matteo Stabellini
Edoardo Cerea ringrazia Gaia Marenghi e tutta la band per aver partecipato alla realizzazione del video.
Biografia
Edoardo Cerea debutta come autore nel 2004, dopo una lunga esperienza da interprete, con l’album Come se fosse normale, edito dalla BMG RICORDI e arrangiato dal musicista e produttore torinese Mario Congiu. Quest’opera prima è il risultato del curioso incontro, avvenuto nel 1999, fra l’universo musicale “americano” di Cerea e quello letterario più “italiano” di Marco Peroni, autore dei testi dei brani, nonché membro fondatore de Le Voci Del Tempo.
Contemporaneamente, è anche la voce del fortunato tributo a Luigi Tenco “L’aria triste che tu amavi tanto”, spettacolo allestito da Assemblea Teatro (Teatro Stabile di Innovazione di Torino). Da questo spettacolo, sono stati tratti due CD ed è stato realizzato un tour, che per due stagioni è stato presente nei teatri di tutta Italia.
Il 29 gennaio 2008 esce Disperanza, il secondo disco di Edoardo Cerea edito dall’etichetta indipendente “La Locomotiva”.
Nel giugno 2010 prende vita l’idea di realizzare un mini-album, dal titolo Edoardo Cerea acoustic trio. Il disco contiene sei brani già editi nei due cd precedenti – totalmente rivisitati – e due tracce video.
Alla fine di aprile 2013, Cerea registra il progetto dei Mr. Lucky (formazione blues composta da Renato Podestà - chitarra, Alex Carreri - basso, Fabio Villaggi - batteria) dal titolo Around The Blues.
Il 18 ottobre 2015, esce il terzo album dal titolo È meglio se continuo a cantare, prodotto da Fabrizio Naniz Barale (Ivano Fossati, Yo Yo Mundi): tra le tracce, anche un duetto con Francesco Di Bella (24 Grana).
Nel mese di ottobre 2017 sbarca in Uruguay la tournée che rende omaggio Luigi Tenco, con le serate al Teatro “Maccio” di San Josè de Mayo e al Teatro “Verdi” di Montevideo, nell’ambito del festival internazionale FIDAE.
La prima parte del 2018 è impegnata in una serie di concerti acustici prevalentemente in “solo”, fino all’incontro con la violinista Virginia Sutera: con lei inizia un nuovo progetto, che prosegue con la registrazione di un EP contenente alcuni brani inediti ed intitolato Quattro canzoni d’amore (giugno 2018).
Nel mese di ottobre del 2018, Assemblea Teatro è di nuovo chiamata a ricordare il talento di Luigi Tenco in ambito internazionale: il cantautore è ricordato in un concerto a La Valletta (Malta), in occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo/La Valletta capitale Europea della Cultura.
Nel dicembre del 2020, Edoardo cerea pubblica il singolo I ragazzi del 2020, un omaggio alla coraggiosa generazione di giovani e giovanissimi ad alla loro vitale reazione alla pandemia.
Nel settembre del 2021, termina la registrazione del suo quarto album in studio La lunga strada, tuttora inedito.
Il 30 giugno 2022 esce Meno male che ci sei, il primo singolo del nuovo album, che uscirà il 27 ottobre.
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