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Francesco Vannini In anteprima il video di Tornando a noi
Chi o cosa è normale? Chi ha bisogno dell’analista? Ma poi l’analista ascolta davvero? Scopritelo in questo divertente video, un singolo che per lievità pensosa ricorda Ivan Graziani e preannuncia l’uscita del nuovo album di Francesco Vannini
Cos’è la normalità? Quali canoni stabiliscono chi è normale e a quali ci adeguiamo passivamente per mostrarci normali? Cosa in quello che facciamo, pensiamo, mangiamo è normale? Cosa mostra che siamo realizzati e felici? Il divertente video di Francesco Vannini, dedicato alla titletrack del suo nuovo album, Tornando a noi, ci spinge a farci queste domande, riallacciandosi al tema di base della canzone. L’idea del videoclip è dello stesso Vannini e di Eliana Davì ed è stata tradotta in immagini da Salvatore Morisca con l'intervento di Francesca Taormina e Barti Carota: vi si mostra la giornata tipo di due personaggi, i due personaggi della canzone, ovvero uno psicoanalista e un suo paziente, dalla mattina fino al loro incontro al momento della seduta settimanale di analisi. Se la lievità pensosa e ironica del brano rammenta Ivan Graziani (non a caso: Vannini è arrivato secondo al Premio Pigro 2013 ed è stato nuovamente finalista nel 2014), la narrazione del video e il suo sviluppo sono tutt’altro che scontati, per cui…vedetelo e giudicate voi!Regia: Francesco Vannini, Eliana Davì, Salvatore Morisca
Riprese e montaggio: Salvatore Morisca
Protagonista maschile: Francesco Vannini
Protagonista femminile: Eliana Davì
Comparsa maschile: Barti Carota
Comparsa femminile: Francesca Taormina.
Tornando a noi, in uscita il 21 ottobre, segue il primo EP da solista del cantautore, un EP autoprodotto con la collaborazione artistica di Fabio Rizzo-800A); tra i brani in scaletta nel nuovo lavoro, oltre all’ “analisi sbilenca della normalità” di Tornando a noi, ricordiamo L'ultimo show, che “ironizza sulla tipica ipocrisia da funerale”, oppure la "trilogia dell'uomo giusto" composta da L'uomo che sapeva troppo, da Prima o poi, storia di un negoziante che sceglie di non pagare il pizzo, costi quello che costi, e da Un uomo qualunque, dedicata alla figura di Giorgio Perlasca, che durante la seconda guerra mondiale, spacciandosi per console spagnolo, riuscì da solo a salvare la vita a migliaia di ungheresi di religione ebraica, destinati ai campi di concentramento.
L'album, registrato presso gli studi della "Seahorse Recordings" di Pescia Romana, comprende inoltre un duetto con Goran Kuzminac, Il viaggio, un emozionante brano folk dalle sonorità delicate; missaggio e mastering sono di Paolo Messere, coproduttore artistico insieme a Francesco Vannini. La copertina ovviamente allude alla musica come bisogno primario, tanto da “vivere di pane e musica!”.
Hanno suonato nel disco:
Voce, chitarre acustiche ed elettriche, steel guitar, mandolini pianoforti, armoniche: Francesco Vannini
Batteria: Matteo Dossena
Basso: Marcello Castellucci
OSPITI:
Fabrizio Forte - pianoforte e organi in Le mongolfiere, Qui e Prima o poi
Paolo Messere - chitarra elettrica in Le mongolfiere e L'uomo che sapeva troppo
Goran Kuzminac - Voce in Il viaggio
(tutte le canzoni sono state scritte da Francesco Vannini)
Biografia ufficiale
Francesco Vannini nasce il 12 giugno 1985 a Palermo. Inizia a studiare pianoforte all'età di sei anni e dopo aver raggiunto il quinto anno di conservatorio decide di abbandonare gli studi classici per iniziare a scrivere canzoni di musica leggera, nel solco del cantautorato pop italiano. Impara da autodidatta a suonare la chitarra, le armoniche e in seguito si approccia alla chitarra elettrica, la chitarra slide e al mandolino.
La prima esperienza sul palco da cantante/musicista arriva alla fine del 2006 con la fondazione della band Marcello e i Qualsiasi, progetto inedito (nel quale è l'unico autore di musiche e testi), nonché unica tribute band di De Gregori in Sicilia.
Nel frattempo nel 2008 consegue la laurea triennale in "Discipline della musica" con una tesi che parla di The Rake's Progress di Stravinsky.
L'avventura con Marcello e i Qualsiasi dura fino al 2011 e lascia come testimonianza un unico EP ufficiale (un altro minidisco con soli tre provini nel 2007 non fu mai destinato alla vendita, bensì fu regalato e utilizzato a fini promozionali) registrato nel 2010 e intitolato L'ultimo show, autoprodotto. Francesco e i suoi Marcello e i Qualsiasi vengono citati anche nel libro Palermo al tempo del vinile di Daniele Sabatucci, Flaccovio Editore, del 2012.
Nel 2011 inizia l'avventura solista che si costruisce intorno alle canzoni che Francesco aveva scritto per Marcello e i Qualsiasi, ma soprattutto e in particolare attorno a una canzone nuova, Bomboletta spray, che lo porterà in un paio d'anni a suonare in vari contesti in tutta Italia.
Nel 2012 la canzone arriva seconda al prestigioso Biella Festival e Francesco vince la targa SIAE intitolata alla memoria di Sergio Endrigo "per la più spiccata personalità artistica". Nel 2013 sempre con la stessa canzone Francesco torna come ospite al Biella Festival e arriva secondo al Premio Pigro in memoria di Ivan Graziani, tenutosi a Bolognano (PE) sia nella categoria inediti, sempre con Bomboletta spray sia nella categoria cover con una versione molto personale di Monna Lisa.
Il 2014 si apre con l'uscita del singolo Bomboletta spray a febbraio estratto dal nuovo EP Dinecessitavvirtù in lavorazione e in prossima uscita. La canzone raggiunge una cinquantina di network nazionali dove viene proposta in rotazione.
A maggio 2014 per la seconda volta consecutiva arriva la finale del Premio Pigro in onore di Ivan Graziani dove la canzone, eseguita chitarra, voce e stomp box, Dinecessitavvirtù si piazza tra le prime.
A luglio arriva l'apertura dello spettacolo di Ascanio Celestini nell'ambito dell'Eclettica Fest a Roma, con un concerto chitarra e voce che riscuote un gran successo.
Il 21 ottobre 2015 esce il suo nuovo lavoro, Tornando a noi.
Link:
https://www.facebook.com/francesco.vannini.dinecessitavvirtu?fref=ts
https://www.youtube.com/channel/UC-Z2ekE7PaqnVrAxSUhAlvA