Olden Il cantautore presenta il nuovo singolo Per diventare un fiore (video)

A poco più di un anno da Prima che sia tardi, Davide Sellari in arte Olden è già pronto a tornare con un nuovo album, Cuore nero, in arrivo il 28 maggio per Vrec/Audioglobe; ad anticipare il nuovo lavoro, il singolo Per diventare un fiore, che gli abbiamo chiesto di suonarci e presentarci in un video esclusivo.

Nel brano si ascoltano “dissonanze e suoni distorti”, che annunciano una svolta rispetto al disco precedente, come si legge nel comunicato stampa; Per diventare un fiore appare infatti un magnifico brano rock, che piacerebbe anche a Manuel Agnelli, con un’apertura più soft, eterea e sintetica nella versione studio dell'album, chitarre elettriche robuste e un’interpretazione molto intensa. Vibra nel brano un doloroso bisogno di rinascita dopo “un gelido inverno”, di “strapparti via da me”, un desiderio quasi di annientamento, di un tuffo pericoloso e catartico nel vuoto, o nelle profondità del mare, per toccare il fondo e poi tornare “nuovi”, assomigliando a un fiore. Nel singolo si sente una volta in più anche la mano dell’ottimo produttore Flavio Ferri, che ha lavorato sull’intero disco.

Olden racconta: «Per diventare un fiore è un urlo liberatorio, scaturito dal silenzio e dalla solitudine del primo lockdown. Avevo bisogno di espellere le ferite interiori accumulate negli ultimi mesi, per cause personali e di forza maggiore. Trasformarsi in fiore è un modo per uscire da sé stessi e rinascere cancellando un'esistenza precedente e il suo dolore. È anche un nuovo inizio catartico, una liberazione. Il desiderio di sparire per sempre convive con la necessità di esistere di nuovo, di rinascere dalla terra, assumendo sembianze di bellezza primordiale. In questa canzone, per un attimo, riesco a esistere davvero, perché in fondo, citando Hegel, "il vero è il divenire di sé stesso".»

Il video ufficiale del singolo, diretto dallo stesso Ferri e ambientato a Barcellona, alterna contesto urbano, cieli vuoti e le onde del mare in bellissime immagini virate verso il blu, per rappresentare “un cosmo vuoto sul confine del mare, distopico e desertificato, in cui si riflettono nitidamente la rabbia, l'impotenza e il desiderio di riscatto che la canzone esprime”. Grazie anche all’interpretazione di Olden, il videoclip appare infatti una fotografia dell’inquietudine e della voglia di liberarsi del suo peso.



Il nuovo disco del cantautore, di origini perugine, ma da alcuni anni di stanza appunto a Barcellona, non sarà pubblicato per intero sulle piattaforme digitali; vi approderanno infatti solo i singoli. Una scelta analoga era stata compiuta dall’etichetta per l’album di Flavio Ferri Testimone di passaggio, per cercare di ridare “dignità alla musica ed a un certo tipo di fruizione più consapevole di certi progetti legati al rock d’autore”.

Olden, che è uno dei cantautori più talentuosi e interessanti della sua generazione, ci accenna la canzone in una versione esclusiva piano e voce, minimale ed emozionante, e ci racconta com’è nato il singolo, frutto di un periodo doloroso a livello personale e collettivo.



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