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Gintsugi L'artista si presenta e ci presenta Blind (video)
L'artista si presenta ai nostri lettori, parlandoci del suo pseudonimo, del suo background musicale, che spazia dalla musica classica a PJ Harvey e Antony and the Johnsons, e di come e' nato il singolo Blind, un brano alt-rock magnetico e suadente, che ci accenna in acustico.
“Le persone trovano nel proprio mondo fantastico un rifugio dalla realtà che non riescono ad accettare, o si fanno trascinare in mondi fantastici, paradisi artificiali che si rivelano autodistruttivi. Quando la realtà diventa insopportabile fuggono via. Le mie canzoni guardano queste realtà direttamente, senza filtri”. (Gintsugi)Conoscete Gintsugi? No? Beh, allora dovete rimediare. Artista in bilico fra la musica, la danza e le arti performative, dopo aver vissuto per un periodo in Francia, Luna è tornata in Italia e tra il 2019 e il 2020 ha scritto i brani del suo primo Ep, che ha come titolo il suo pseudonimo. Il nome fa riferimento infatti al kintzugi, la pratica giapponese che prevede di riparare gli oggetti in ceramica, saldandone i cocci con oro o argento liquido. Nella copertina dell’Ep questa tecnica si può osservare su un vestito per le bambole, un abito da principessa un po’ gotico, quasi a indicare che nei sogni dei bambini ci saranno delle crepe, la vita lascerà i suoi segni, ma si possono guarire le ferite senza sentire la necessità di nascondere le cicatrici: le imperfezioni infatti sono umane e possono diventare preziose.
Abbiamo chiesto all’artista, il cui vero nome è Luna Paese, di spiegarci come è nato il suo singolo Blind, che ci ha accennato in acustico; la canzone nella versione studio è un brano suadente e oscuro con un riff tagliente e magnetico, un violoncello sontuoso e una tessitura vocale da brividi, che gioca su tonalità diverse. Blind è un ottimo brano alt-rock, dal ritmo pulsante, in cui è presentata “una tematica forte attraverso una melodia gentile”, come ha affermato l’artista nel comunicato stampa ufficiale, in cui si aggiunge che l’arrangiamento ha trasportato il pezzo in “una dimensione quasi surreale, una vera e propria favola noir e grottesca di vendetta”. Il video è anche accompagnato da un video suggestivo soprattutto nella scelta dei colori, bianco e nero in un color splash con tocchi di rosso sia per gli ambienti esterni, un paesaggio arido e spettrale, sia per gli interni.
L’Ep di Gintsugi è stato registrato a Berlino nel 2020 in due settimane di lavoro presso i Riverside Studios con Victor Van Vugt (Nick Cave and the Bad Seeds, Beth Orton…); Luna l’ha voluto come produttore artistico per “l’importanza che dedica alla registrazione dal vivo e per la sua capacità di valorizzare l’aspetto emotivo nell’interpretazione e creativo nella composizione, piuttosto che quello tecnico”.
Le canzoni dell’Ep prendono le mosse da sogni, esperienze, incontri, ecc., incarnati da personaggi inseriti in una dimensione sonora e interpretativa onirica e surreale; fil rouge del lavoro sono “la menzogna e il diniego”, mentre le fonti di ispirazione vi sono i diari di Anaïs Nin, che la scrittrice ha tenuto dal 1931 alla sua morte, così come le performance e la biografia della danzatrice June Miller.
Non perdetevi questo video, in cui Gintsugi ci parla del suo nome d’arte, del suo background musicale, che spazia dalla musica classica a PJ Harvey e Antony and the Johnsons, e di com’è nata Blind, nei suoni e nell’interpretazione accentuatamente e ironicamente “goth”.
Bio
Gintsugi ha sempre voluto fare musica o far parte di un circo. Dopo una lunga esperienza in ambito performativo, ha iniziato a scrivere canzoni a partire dalle sue parti d’ombra, sensitive e vulnerabili, con l’intento di mettere a nudo la bellezza delle imperfezioni. La sua musica, emotiva e visionaria, abbraccia un sapore lo-fi con degli elementi elettronici. Il suo primo EP, in uscita nella primavera 2021, prende il nome dal suo pseudonimo ed è stato prodotto con Victor Van Vugt a Berlino nel 2020.
Credits dell’Ep
Autore/compositore: Luna Paese
Mix e produzione artistica: Victor Van Vugt
Mastering: Ed Woods
Violoncello: Lee Caspi
Violino: Yemi Gonzales
Foto: Dagmara Bojenko
Logo: Barbara Boiocchi
Artwork: Laura Triscritti
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