Elisa Genghini

special

Elisa Genghini L'album Fuorimoda in anteprima

09/04/2017 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Elisa Genghini#Emergenti#Songwriting

Delicatezza appassionata, uno sguardo dall'interno che cattura storie e personaggi con ironia, poesia e realismo, una voce corposa e morbida: ecco a voi il nuovo album della cantautrice riminese.
Uscirà il 19 aprile il secondo album della cantautrice riminese Elisa Genghini: si intitola Fuorimoda e ve lo presentiamo in anteprima. L’artista nella sua seconda prova mostra una sensibilità viva, che cattura e racconta storie con sguardo delicato o ironico, osservandole come dall’interno, sviscerandole con realismo, poesia o sarcasmo pungente, per racchiudere e restituirci intatte delusioni e ferite, sbagli e meccanici, rifiuti e storie individuali.

La Genghini ha una voce dalla dolcezza naturale, appassionata, corposa e morbida, che si staglia su arrangiamenti comunque mossi e ricchi, tra sonorità acustiche, compreso l’ukulele, ritmi vivaci e chitarre elettriche, spesso tese, pronte a piovere come staffilate, ma anche meditabonde. Elisa ci propone suoni dall’anima avvolgente e malinconica, dotati di un’intensità che è un abbraccio poetico, o si muove ancora tra tarantelle e valzer ironici, stilizzati come la danza dei personaggi di un cucù, sorridenti, segretamente dolenti e al contempo amari.

La cantautrice riminese ha stoffa, è chiaro: da ascoltare.



Biografia

Figlia di bagnino romagnolo e tedesca in vacanza a Rimini Elisa Genghini è scrittrice per caso e cantautrice per masochismo e nonostante i suoi trentacinque anni pensa delirando che quando sarà grande diventerà come Joni Mitchell.
Si sente Fuorimoda come una venere di Willendorf , una donna di Botero , come le tre grazie di Rubens, come Velma Dinkley, tutte donne affascinanti, a dir la verità. “Fuorimoda” come le sue canzoni che sono ancora legate a chitarre basso e batteria, voci e tempo speso a pensare bene alle parole. Canzoni fuorimoda legate a storie d’amore e di viaggi, a nomi di donne e di uomini, a ricordi d’infanzia e a meccanici che ti fan pagare duecento euro un cambio dell’olio.
Durante la sua ormai decennale onorata carriera ha fatto svariate cose: ha partecipato a molti concorsi musicali parrocchiali di quelli dove vince sempre il nipote del prete. Ha fatto tutto quello che fanno in molti, tipo vincere targhe e fare aperture musicisti di tutto rispetto. Qualche anno fa ha pubblicato un disco nel che si chiama Catturarti è inutile (Still fizzy 2013). In circostanze puramente casuali ha scritto: Volevo sposare Kurt Cobain o fidanzarmi per sempre con Manuel Agnelli, ed. Coniglio, 2007; Zuccagialla ed. Eumeswill, 2007; 101 cose da fare in Romagna almeno una volta nella vita, ed. Newton & Compton, 2009; Serena Variabile, scritto a quattro mani con Gianluca Morozzi, ed. Castelvecchi, 2011. Visto che adesso è una donna matura non si vuole più fidanzare con Manuel Agnelli, infatti ha scritto un nuovo romanzo in cui se lo vuole direttamente sposare (Sposerò Manuel Agnelli, ed. Pendragon 2017).

Foto 1 e 2 di Dagmara Ima

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