Madeleine Peyroux

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Madeleine Peyroux Special 8 Marzo 2010

08/03/2010 di Vittorio Formenti

#Madeleine Peyroux

Le donne, le voci e la sensibilità dell’universo femminile in musica

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*Nata ad Athens (città dei R.E.M.) nel 1973 Madeleine é stata definita da molta critica come la Billie Holiday dei nuovi tempi.
Definizione impegnativa che basterebbe a dare un senso alla sua collocazione nel nuovo decennio; tuttavia a nostro parere questo paragone, se limitato allo slogan, rischia di essere poco equo per quanto lusinghiero.
Certamente Madeleine ha una verve ´blues in jazz´ che ricorda la Lady in Satin ma ha anche alcune caratteristiche tipiche del suo periodo.
La sua interpretazione di classici dell’anteguerra (Fats Waller, Billie Holiday, Bessie Smith) non costituisce un tributo ma una lettura aggiornata unita anche a brani di sua scrittura, cosa che già la distingue dalle sue pur eccelse antepassate.
Madeleine inoltre è in grado di esercitarsi sul terreno dei cantautori quali Hank Williams, Bob Dylan, Leonard Cohen, Elliott Smith, Serge Gainsbourg e Tom Waits, dimostrando un’elasticità sempre lontana comunque da una semplice replica degli originali.
Il suo ´Bare Bones´ del 2008 infine presenta lavori di suo pugno.
Per chi vuole approcciare l’artista crediamo che ´Careless Love´ (2004) resti la prova più consigliabile proprio per questa modernità profondamente legata al passato, con una maggior confidenza dei suoi mezzi tecnici ed un senso dello swing messo meglio a punto; spicca inoltre quell’evidente senso di riservatezza e di indifferenza alle luci della ribalta che ne costituisce un tratto di estrema grazia tutto ed esclusivamente suo.