special
Gillian Welch Special 8 Marzo 2010
*I più attenti tra gli amanti della musica prodotta da T- Bone Burnett l’avevano già incrociata nel 1996 quando l’allora sconosciuta Gillian Welch diede alle stampe, Revival, un album carico di tradizione (nello stile della Carter Family per capirci). Poi fu la volta della colonna sonora (forse una delle più intriganti della storia del cinema) di O Brother, Where Art Thou?, nella quale Gillian canta con Allison Krauss e Emmylou Harris in due pezzi, ma fu nel 2001 con Time (The Revelator) che l’artista di New York, da sempre innamorata del bluegrass e della musica tradizionale degli Appalachi, ebbe completa dignità di appartenenza a quella ristretta schiera di artisti i quali, pur rifacendosi al passato, riescono ad interpretare il nostro tempo in musica con quella delicatezza, passione ed ingenuità che proprio tipiche del nuovo millennio non sono; forse questi stessi artisti descrivono e disegnano il mondo come vorrebbero fosse, indossando gli occhiali per una vista tridimensionale di testa, cuore ed anima in un sol colpo. Il mood nel quale si muove la Welch è prossimo (non per la voce) a quello della grandissima Natalie Merchant e con lei rappresenta quanto di meglio l’asse New York-Nashville sia riuscito a proporre negli ultimi vent’anni. Da qualche anno (ultimo lavoro a suo nome è Soul Journey del 2003) Gillian non sta curando il proprio lavoro per dare visibilità al compagno di vita e d’arte (al suo fianco in tutti i dischi) David Rawlings, ciò che ne è scaturito è A Friend Of A Friend, recente debutto con il botto di Dave, ora attendiamo con ansia il suo ritorno.