Sanremo 2019

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Sanremo 2019 Una poltrona per due: le pagelle della seconda e terza serata

08/02/2019 di Autori vari

#Sanremo 2019#Italiana#Pop

I nostri prodi Barbara Bottoli e Paolo Ronchetti continuano a resistere imperterriti davanti alla tv per seguire per noi il Festival di Sanremo. Avranno cambiato idea e voti su alcuni pezzi dei 24 Big in gara nella 69ma edizione della kermesse, dopo averli riascoltati durante la seconda e terza serata? Scopritelo qui sotto.
Achille Lauro: Rolls Royce 

Barbara Bottoli: Vince il personaggio, bombarda il ritornello, cita personaggi che inorridirebbero se sapessero di essere citati in questo brano; prestando attenzione al testo, che viene sovrastato dal “voglio una vita così, voglio una fine così”, direi che non è proprio da prima serata in mondovisione. Meglio farsene una ragione fin da subito perché ci martellerà per le prossime settimane. 5

Paolo Ronchetti: Vorrebbe essere non lontano dal Vasco di Vita Spericolata ma si ritrova ad essere vicino al peggiore Jovanotti, quello che imitava Vasco. Detto ciò questo è un brutto brano di una furbizia immensa e altrettanto appeal commerciale. Ma quanto venderà? Comunque troppo! 4

Einar: Parole nuove 

BB: Anonimo il testo, ricorda un brano qualsiasi, di un giovane qualsiasi, in una qualsiasi edizione delle passate “nuove proposte”. Einair fa tenerezza però, forse si è accorto di presentare un brano che non lo farà sbocciare, ma le giovanissime, forse, lo premieranno in futuro. 3

PR: Il brano è bruttino ma orecchiabile. È sufficienza solo per quel bel suono sul ritornello. 6 generoso

Il Volo: Musica che resta 

BB: Tra gli autori appare la Nannini e non si capisce in quale parte; il trio appare sempre troppo sicuro, a tratti spocchioso, non riuscendo a trasmettere altro se non la propria vocalità. Il brano passa in secondo piano, già visto, già sentito, ma apprezzati dal pubblico che li guarda incantati, ma le canzoni andrebbero ascoltate e sentite, non solo con le orecchie. 2

PR: Il motivo del mio livore contro questi tre pseudo cantanti è dovuto al fatto che li considero dei truffatori. Si, truffatori! Perché convincono il pubblico di avere belle voci come, che so, Carreras Domingo e Pavarotti… E invece sono solo patetici, arroganti e finti tenorini da avanspettacolo. Ma il pubblico ha abboccato da tempo, purtroppo. 2

Arisa: Mi sento bene 

BB: Esibizione vocale e nulla di più, testo talmente ripetitivo che pur dimenticando le parole può inserire qualsiasi cosa. Troppo urlato, sguaiato e cercando diverse impostazioni che poi fanno risultare il tutto troppo, e lei la comica sul palco al posto della Raffaele. Probabilmente punta al musical per il futuro e questa è la prova generale. 4

PR: Lei per fortuna questa sera canta meglio e il brano è stupidissimo quanto efficace. Peccato solo per il finale seriosamente moralistico. Mi diverte questo brano senza pretese se non quella di essere realmente POP tra Ricchi e Poveri e ABBA! 7

Nek: Mi farò trovare pronto 

BB: Indubbiamente, essendo da anni in attività, sa benissimo come sfruttare il palco dell’Ariston, puntando alla fase successiva radiofonica. Probabilmente più a suo agio nella prima esibizione, ma il brano resta in testa e si canticchia. 6

PR: Nek dice di ispirarsi a Borges ma è una accoppiata poco credibile. Il brano invece è la sua solita bomba pop cantata con grinta anche se la voce sembra un filo più affaticata del solito. 6

Daniele Silvestri ft. Rancore: Argentovivo 

BB: Silvestri quando partecipa a Sanremo lo fa con la testa e col cuore, non propone canzoni, ma riflessioni che scuotono le coscienze. Attento ad ogni particolare, provoca e smuove i pensieri, risultando al di fuori dal circo sanremese, tornando alla vera comunicazione musicale. La musica si fonde con le parole, l’arrangiamento con l’immagine del banco e non si riesce a distogliere l’attenzione. Nel video, già in circolazione, appare Agnelli, coautore del brano, col quale duetterà venerdì e Argentovivo è uno di quei brani che ti entrano dentro e non ti lasciano, e che continui a scoprire con le sfumature infinite. 9/10

PR: Un attacco feroce alla società fatto con gli occhi di un sedicenne. Arrangiamento orchestrale potente e l’unico rapper credibile sul palco sanremese. Bella anche la scelta della batteria in primo piano. 9

Ex-Otago: Solo una canzone 

BB: Semplici, sembrano si stiano vivendo l’esperienza con garbo e senza sussulti, in effetti la canzone non li farà seguire dal grande pubblico. Decidono di non rischiare, proponendo un brano immediato e “onesto” senza pretendere troppo. 6,5

PR: Ex-Otago presentano una canzone dolce e onesta come poche tra quelle presentate a Sanremo in questi anni… e mi commuovono. 8

Ghemon: Rose viola 

BB: Ci si perde nei troppi particolari dell’abbigliamento che sembrano essere la parte più originale per un brano piatto, senza nessuna conclusione e speranza. 3


PR: Non migliora, anzi! Ma e brutta brutta …anche se sarà di discreto successo  3

Loredana Bertè: Cosa ti aspetti da me 

BB: Dopo anni di polemiche e ruoli che non le competevano la Bertè torna grintosa, “sul pezzo”, con un brano che riesce a cucirsi addosso. Probabilmente verrà premiata per il suo ritorno. 7

PR: Che c…o di grinta; che star naturale… E questa sera canta molto meglio di martedì. Merita tutto! 7

Paola Turci: L'ultimo ostacolo 

BB: Peccato che la Turci non riesca a fare proprio il brano, sembra ingessata e di passaggio, manca l’interpretazione di un brano che dovrebbe richiedere maggiore intensità in questa descrizione del rapporto padre/figlia. 5

PR: Ma quanto mi manda via di testa la sua sensualità da sempre esibita! Parlando di musica il brano migliora rispetto a martedì ma purtroppo gli manca qualcosa per volare… e peccato per quelle note prese male. (Comunque il vestito nero le stava da paura) 6

Negrita: I ragazzi stanno bene 

BB: Sono i Negrita che cantano i Negrita a Sanremo, quindi l’unica differenza è il palco. 5

PR: Sono lì: sempre, comunque, dignitosi e nella parte. 6

Federica Carta / Shade: Senza farlo apposta 

BB: Migliorano, per quanto si possa migliorare un brano così semplice, prendono confidenza con la situazione e riescono a tirarne fuori qualcosa di meglio. Brano da giovani per giovani e che non ricorderemo più dopo la rotazione radiofonica. 5

PR: Federica Carta e Shade non capisco perché mi possa piacere questa canzone probabilmente bruttina. Comunque loro mi piacciono e sono bravi al di là della canzone che alla fine trovo, comunque, gradevole. 6

Mahmood: Soldi 

BB: Riesce a trarre il meglio da questa esperienza, mostrando sicurezza, interpretazione e un testo che sente proprio, oltre a coinvolgere col battito delle mani. Tratta un tema importante, ma riuscendo a trasmettere rabbia e spirito di rivalsa. Ha, indubbiamente, individuato la sua strada, ciò che vuole trasmettere e come farlo. 7

PR: Nel panorama asfittico di questo festival Mahmood si fa apprezzare perché si capisce che sa scrivere e interpretare. Soldi entra secca nell’orecchio ed è uno dei pochi testi che passano tra bocca e cuore, tra orecchie e cervello. Non un capolavoro ma uno dei pochi che sa cosa dire e come porgerlo. E riesce ad avere anche qualche idea ritmica meno scontata e più contagiosa. 7

Enrico Nigiotti: Nonno Hollywood 

BB: Tentativo lampante di conquistare il pubblico, cercando di toccarne il cuore con un testo retorico che riprende ogni pensiero nazional-popolare, ma non riesce a trasmettere nulla della moltitudine di emozioni cantate. Troppo studiato per arrivare, e, temo ce la farà, anche per gli applausi seguiti alla sua seconda esibizione. 2

PR: Non mi piace… anche se ne capisco la semplicità e il tema. Non mi piace l’esagerata enfasi del ricordo… anche se lo capisco. Sembra parlare di una nostalgia totalmente rivolta al passato. Un passato che sembra senza futuro… Mi sembra poi una canzone retorica e, soprattutto, toppo furba; anche quando usa espressioni forti sembra tutto un trucco.  E questo è imperdonabile nonostante il brano regga. 5

Anna Tatangelo: Le nostre anime di notte 

BB: Classico brano sanremese, vecchio stile, meglio perdersi a guardare gli archi che si muovono all’unisono. 2

PR: Sembra avere i lucciconi… canzone scritta per entrare nelle orecchie del pubblico e cantata in maniera impeccabile. Ma questo può bastare per Sanremo e le radio. A me non basta per dare più di 6 di circostanza.

Ultimo: I tuoi particolari

BB: Un anno di successi che lo hanno riportato a Sanremo, ma ha saputo scrivere di meglio per la sua età. Molto più sicuro, forse troppo. tanto da perdersi da solo, ma indubbiamente sarà molto votato, sia come personaggio che per il brano immediato, tipicamente sanremese.

PR: Questa sera canta anche malino una canzone con un testo di una oscenità rara. Musicalmente è Sanremo puro. Orecchiabilità assoluta. Ma sembra lì per caso. E forse è vero: è li per caso. 1

Francesco Renga: Aspetto che torni 

BB: Sembra voler ritentare l’emozione di Tracce di te , ma sembra troppo preso da sé e dalla voce, che non sembra sempre accompagnarlo. Speriamo che Bungaro, da autore del brano, sappia metterci più pathos nella serata dei duetti. 5

PR: Sembra meno dalliana e anche meno bella della prima sera. Troppo costruita la canzone e troppo costruita la sua interpretazione. 5

Irama: La ragazza col cuore di latta 

BB: Un insieme di tragedie, accostate al gospel che sono in netto contrasto con l’immagine che il giovane ha mostrato precedentemente. Nella seconda esibizione sembra molto forzata l’interpretazione, ma il televoto potrebbe farlo volare nella classifica. 5

PR: Ma a quante cose assomiglia questo ritornello? E quanto è banale la strofa? Detto questo la canzone prende bene anche se bruttina e questo è possibile solo a Sanremo. 6

Patty Pravo/Briga: Un po' come la vita 

BB: L’unione fa la forza, ma in questo caso sembra Briga sia assuma il ruolo di bastone per Patty Pravo, irriconoscibile, in un brano che non lascia nulla di che. 4

PR: Patty Pravo e …. Non si fissa nulla di questa canzone, che scivola via come non l’avessi mai ascoltata… peccato 4

Simone Cristicchi: Abbi cura di me 

BB: Lo immagino già con premio in mano, ma non mi convince pienamente, troppe similitudini con una delle canzoni più belle della storia della canzone: La cura. Fortunatamente ci si lascia cullare dalla musica, distogliendosi un po’ dal testo che usa immagini un po’ troppo scontate. Ma giocare sull’emotività recitativa paga sempre… e Cristicchi lo sa. 6,5

PR: Purtroppo quello che Cristicchi fa mi sembra sempre più banale delle sue intenzioni. Come se fossimo su due treni che viaggiano per tragitti completamente diversi. Eppure la canzone tocca il pubblico in sala e tante persone che conosco. Però devo giudicare con il mio metro. Ma con generosità… 5

Boomdabash: Per un milione 

BB: Non ci si poteva aspettare nulla di diverso, sono a Sanremo, si divertono e cantano nel loro stile, ma si sa che Sanremo nel 2019 ha voluto accontentare tutti. 4,5

PR: Reggaeton senza bellezza. (Ma probabilmente arriveranno tanti soldi) 4

Motta: Dov'è l'Italia 

BB: Non aveva di certo la necessità di partecipare a Sanremo, ma si vede che aveva la necessità di esporsi con un brano così, lo si vede da come lo interpreta. Non immediato, ma curato sia come testo che come arrangiamento, pulito, chiaro e sentito. 8

PR: È certamente uno dei pochi brani il cui testo vola realmente dalla bocca del cantante all’ascoltatore, o almeno ad alcune categorie di ascoltatori. La trovo compatta, acuta e scritta in maniera coerente. La trovo interpretata con la giusta intensità. Tra le cose da salvare di questo festival. 7

Zen Circus: L'amore è una dittatura 

Modificano la chiusura rispetto alla prima serata, finalmente qualcuno si rende conto di avere disposizione degli strumenti musicali. Il testo di questo brano andrebbe letto, ogni frase un concetto, una descrizione, un’immagine, meriterebbero un plauso anche solo per aver saputo riassumere in pochi minuti la nostra contemporaneità. Brano lacerante e penetrante, di un’intensità spiazzante. 9

PR: Canzone potente forte e inesorabile! Un testo denso e difficile. E l’esibizione di questa sera è stata potente e asciutta come speravo. 8

 

Nino D'Angelo / Livio Cori: Un'altra luce 

BB: Nino D’Angelo appare troppo tirato in un’unione di due stili e generazioni che sembra non funzionare. 3

PR: Molto meglio questa sera anche se purtroppo il brano non trasmette tutto il fascino che potenzialmente sembrava avere. 6

 

Attendiamo ora i duetti e i verdetti finali!