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Mei Il MEI della Resistenza fa centro: enorme successo di critica e di pubblico per lo storico Meeting delle Etichette Indipendenti

07/10/2024 di Autori vari

#Mei#Italiana#Canzone d`autore

Si è tenuto a Faenza, dal 4 al 6 ottobre, il Meeting delle Etichette Indipendenti, fortemente voluto da Giordano Sangiorgi e dal suo staff, sostenuti dalla popolazione e dalle autorità del territorio. È stato un vero successo di critica e di pubblico, con incontri interessanti di ogni genere, e anche Mescalina e' stata presente, premiata con la Targa Musicletter come migliore sito web. Ecco il nostro report!
La Romagna si rialza, e con essa Faenza. Nonostante l'alluvione di settembre, il Meeting delle Etichette Indipendenti torna a disseminare per Faenza musica dal vivo e incontri per presentare dischi e libri.

Anche se il Meeting vive una giornata importante venerdì 4, con tanti eventi e concerti,  disseminati in tutto il centro, per noi di Mescalina, tutto inizia sabato 5 ottobre, e la prima tappa piacevolmente obbligata è la presentazione del libro di Paolo Talanca, Musica e parole. Breve storia della canzone d’autore in Italia, con Stefano Senardi e Giordano Sangiorgi, che animano un'interessante discussione sulla canzone d'autore. 

Molti sono gli spazi e altrettanti gli incontri, i concerti e gli eventi, anche in contemporanea, ed è impossibile seguirli tutti. Ce n'è uno però a cui è necessario e graditissimo esserci...Nello spazio dedicato al Forum del giornalismo musicale, diretto da Enrico Deregibus, quest'anno Mescalina.it riceve da Luca D'Ambrosio, responsabile di Musicletter.it  e ideatore del Premio Musicletter,  la targa MEI Musicletter come Miglior Sito Web. Collaborare a Mescalina è ben più che un semplice scrivere di musica e cultura: è un crogiuolo di vite distanti, in senso sia geografico, sia anagrafico, ma comunque affini, in nome dell'interesse per la cultura.


A ritirare il premio siamo il fondatore, Manuele AngeliniArianna Marsico e Laura Bianchi, ma sentiamo vicini anche tutti gli altri collaboratori del gruppo, assenti solo fisicamente, e l'emozione è tanta. È bello raccontare, grazie alle domande dell'ottimo D'Ambrosio, come è nata Mescalina, ormai ventiquattro anni fa, e come vorremmo che  continuasse a essere: inclusiva, sempre in evoluzione, e, si spera, anche sempre più apprezzata.

Vengono premiati anche Fardrock di Joyello Triolo per il Miglior Blog Personale, mentre il  Premio LaMiaTerra – note per salvaguardare il Pianeta, ideato da Stefano Starace, riceve il Premio speciale, destinato quest’anno al Miglior Progetto Musicale per l’ambiente.



 

Subito dopo le foto di rito, andiamo nello splendido teatro Masini, per assistere alla presentazione di La Musica è un lampo di Stefano Senardi, premiato per i 25 anni della casa discografica NUN Entertainment, e già protagonista nel pomeriggio, insieme a Walter Vacchino, proprietario del Teatro Ariston di Sanremo, dell’interessante presentazione di un altro libro, Ariston. La scatola magica di Sanremo, con Enrico Deregibus e l’organizzatore del MEI, Giordano Sangiorgi, come moderatori. 




Quella al Teatro Masini non è però solo l'occasione per presentare il libro, quanto per mostrare come la musica possa cambiare la vita, anche e soprattutto nei momenti difficili, cementando amicizie che durano per sempre. È infatti presente anche Vinicio Capossela, che, oltre a ricordare le tante avventure vissute insieme a Senardi, ci regala tre brani.



Il pubblico è emozionato ascoltando Stanco e perduto, dal suo primo disco, fortemente voluto da Renzo Fantini e dallo stesso Senardi, Voodoo mambo, dal suo disco in uscita a fine mese, Sciusten Feste N.1965, e una piacevole sorpresa con Zompa la rondinella, tratto dal suo Canzoni della Cupa, accompagnato con fisarmonica e violino dal duo Emisurela, due giovanissime sorelle faentine, Anna e Angela De Leo, per un divertente gemellaggio tra tradizione irpina e romagnola.



In Piazza Martiri della Libertà e in Piazza della Libertà, non manca ampio spazio per le esibizioni di artisti giovanissimi, come i Jam Republic. Segnatevi il nome perché, a dispetto della giovane età, hanno tantissimo da dire!

La serata prosegue con tantissimi artisti nelle varie location, anche se la più affollata, nonostante il clima autunnale, è la suggestiva Piazza del Popolo, che vede, tra gli altri, gli Estra, vincitori della Targa MEI, e, in conclusione,  Roy Paci e gli Aretuska, che fanno ballare tutti, con un importante messaggio di pace e inclusione e un'incredibile versione di Malarazza di Modugno.


Domenica 6 ottobre, nell'ampia sede del medievale Palazzo del Podestà, in cui si svolge la fiera del disco, assistiamo a tante presentazioni letterarie. Tommaso Zanello, in arte Piotta, con il suo libro Corso Trieste sviluppa ulteriormente i temi già anticipati con l'ultimo disco ’Na notte infame: la Roma pericolosa tra fine anni '70 e primi anni '80, il rapporto con il fratello Fabio prematuramente scomparso, l'accostarsi alla musica.

Esce maggiormente allo scoperto una vena autorale, che lui stesso ammette di aver innestato nei suoi lavori precedenti, pur centellinandola, ma che ora si sente più sicuro di voler mostrare. 




Sempre rimanendo negli anni '70, Giuseppe Catani ci racconta il libro Harpo’s Bazaar. Una storia di cassette. Una storia tutta bolognese, poco nota forse, ma grazie alla quale abbiamo avuto gruppi come Skiantos e Gaznevada.



Graziano Romani e Max Marmiroli intrecciano invece esperienze, ricordi e parole, presentando insieme  Still rocking, il disco del primo, e Un Sax Nato Per Correre - Il racconto di un'epopea musicale, il memoir del secondo, che si innestano bene, per raccontare non solo gli inizi di una carriera quarantennale, ma anche i nuovi progetti. Non manca l'importante citazione a un'etichetta indipendente, la Route 61 di Ermanno Labianca, che da anni sostiene e promuove la musica d'autore, sia italiana, sia internazionale. 


Altro evento emozionante è l’incontro con Stefano Cisco Bellotti, che presenta il disco Riportando tutto a casa Live - Trent’anni dopo, non solo dialogando con Deregibus, ma anche proponendoci un set acustico dallo spessore eccellente. Voce e chitarra, dal disco Canzoni dalla soffitta del 2021, Cisco ci incanta con Il fantasma di Tom Joad, ottima interpretazione dell’omonimo brano di Bruce Springsteen, e, tamburo e voce, con una versione da brivido di I cento passi, invitando tutto il pubblico a cantare con lui.



A seguire, la proiezione di un montaggio video di un omaggio al grandissimo Claudio Lolli, presente il suo bassista storico, Roberto Costa, disponibile anche su YouTube al link Omaggio a Claudio Lolli... per non dimenticarti - il docufilm.

Ma è tempo di trasferirci tutti a Piazza del Popolo, per l’ultima tranche di concerti live della rassegna.



Dopo la consegna degli attestati di partecipazione ai corsisti della MEI Academy (una due giorni di seminari guidati da esperti dei vari settori della musica), ecco arrivare Graziano Romani - chitarra e voce - e Max Marmiroli - sax e flauto, per proporre un set acustico breve, ma intenso, con canzoni storiche e altre tratte dal nuovo Still Rocking.



Il rocker emiliano scalda il pubblico, agganciandolo e preparandolo ai due concerti successivi: Fratelli&Margherita, una band di quattro fratelli appartenenti a una famiglia di sedici persone, che presentano un intrigante mix di cantautorato, folk, Tex Mex. Condotti dalla potente voce di Margherita Guidi, i tre fratelli, accompagnati dal violino di Matteo Penazzi, e da una nutrita fanbase (sono di Lugo di Romagna…), convincono per l’energia e la passione con cui si presentano, per la tenuta scenica e per le tematiche che propongono, per nulla banali, al punto che Cisco ha voluto collaborare con loro per il nuovo singolo Margherita e i suoi fratelli.



Le emozioni continuano: sul palco salgono il faentino Andrea Saviotti, storico fotografo del MEI, e Sangiorgi, che, visibilmente commossi, ricordano con affetto Massimo Cotto, grande frequentatore della rassegna, scomparso prematuramente il 2 agosto, e leggono un messaggio della moglie Chiara Buratti.



Un lungo applauso accompagna l’intervento, a cui si sostituisce quello che accoglie Finaz, il virtuoso ed eclettico chitarrista della Bandabardò, seguito da Cisco e dalla band al gran completo, per chiudere con questo concerto il tour Ultimo Tango, che li ha portati insieme in giro per l’Italia.

Un set incendiario e suonato con grandissima passione e bravura, tra assoli della chitarra di Finaz e quelli della tromba di José Ramón Caraballo Armas, coinvolge una platea intergenerazionale, che passa senza soluzione di continuità dalle canzoni della Bandabardò (Manifesto, Tre passi avanti, il bis iconico Se mi rilasso... collasso), a quelle dei Modena City Ramblers (Clan Banlieue, In un giorno di pioggia, I cento passi), guidate dalla potente voce di Cisco, talmente omogenee nell’ispirazione e nell’interpretazione da costituire un unico flusso di impegno ed energia.




Tra ricordi, nostalgia, impegno, resistenza alle avversità - meteorologiche e non - e spazio ai giovani, il MEI ha portato a termine con enorme successo anche questa edizione, ma il lavoro per dare spazio alla bellezza non si esaurisce in questi tre giorni. È un impegno continuo, come la rosa del Piccolo principe: e allora, attendiamo con grande fiducia l’edizione numero trenta! 

FOTO DI ARIANNA MARSICO E LAURA BIANCHI.

La playlist con alcuni video è disponibile a questo link.