Factum Est

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Factum Est In anteprima la compilation II

06/12/2015 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Factum Est#Derive#Elettronica #Ambient #neofolk #indietronica #dream-pop

Seconda compilation per la Factum Est, costola ancora meno commerciale della Jestrai, che negli album aggiunge alla musica il valore aggiunto di copertine disegnate a mano, serigrafate e dipinte copia per copia. Sette brani tra elettronica, psych, ambient, noise, sonorità spettrali, sognanti o cinematiche, sette pezzi originali (tra cui uno inedito, il primo singolo dei Chincrus), ricchi di tensioni e contrasti, oppure minimali e struggenti e tanto altro ancora.
Seconda compilation per la Factum Est, costola della Jestrai nata nel 2013 per proporre musica ancora meno commerciale, pubblicata su cd a edizione limitata con copertina in digipack disegnata a mano, serigrafata e dipinta copia per copia. La sottoetichetta aggiunge con queste copertine, che hanno anche le scritte realizzate a mano, un valore aggiunto che sottolinei lo spessore del progetto e renda più prezioso anche il supporto fisico, in un’idea dell’arte più completa e globale. A realizzare gli artwork sono i Chincrus, pseudonimo dietro cui si celano gli stessi ideatori della Factum Est, Mariateresa Regazzoni e Pier Mecca che da qualche anno lavorano singolarmente o insieme a progetti pittorici come quelli appunto che danno vita alle copertine della Factum Est, mescolando e unendo due stili diversi, i disegni dell’uno e i colori dell’altra, ecc.

Mari e Pier appaiono alla ricerca di band che li stupiscano, di brani e dischi che siano frutto di sperimentazione e personalità artistica; la Factum Est compie due anni e, dopo undici produzioni, è pronta a pubblicare una seconda compilation, in uscita il 14 dicembre nei principali digital store, per raccogliere alcuni dei migliori pezzi dei nomi in catalogo. Lo scopo è ovviamente dare visibilità agli artisti dell’etichetta; sono presenti con il loro primo singolo anche i Chincrus, che musicalmente rappresentano un progetto elettronico e parallelo rispetto ai Fusch!.



Vediamo nel dettaglio tracklist e notizie sugli artisti presenti nella compilation II della Factum Est, che vi presentiamo in anteprima in streaming qui sopra.

1. The Delay In The Universal Loop, Your World Breathes In Me

Da Disarmonia, Factum Est (Fe 002), data di uscita: 6 dicembre 2013

Si tratta di un brano dalle sonorità eteree e impalpabili, che si distendono luminescenti su una ritmica elettronica al contrario pulsante e frenetica, come un respiro intimo e nervoso.

Info:

The Delay In The Universal Loop è Dylan Iuliano, giovane musicista beneventano, che ha realizzato il suo primo disco nell’estate del 2012, appena diciassettenne.

Le nove tracce che compongono l'album nascono sperimentando tra sintetizzatori, chitarre classiche ed elettriche, campionatori, basso e drum machine e racchiudono tutte le sensazioni provate da Dylan in quei mesi.

The Delay In The Universal Loop assorbe la psichedelia degli anni ‘60, i pattern del downtempo, la malinconia del grunge, i suoni dell'IDM, le chitarre del noise, lo sperimentalismo dei compositori concreti e mescola tutto alla new wave, al dream pop e all'indietronica dei giorni nostri.

Disarmonia è concettualmente influenzato dall'antica filosofia e ruota intorno all'idea di un ciclo cosmico eterno. Ad esempio Flumen (Fiume in latino) è dedicata alla visione Eraclitea del tempo, Pythagoras è un tributo al filosofo e matematico greco. Anche la traccia finale Nei Nostri Eterni Ritorni è ispirata alla teoria Nietzschiana sull'infinita ripetizione dell'universo.

2. St. Ill, Seeds_Blades of Grass_a New Forest

Da The Kingdom Is Coming, Factum Est Records (Fe 011), data di uscita: 02 ottobre 2015

È un brano visionario in cui l’elettronica appare tagliente come il ghiaccio; il pezzo sa riempirsi di un afflato onirico, così come accogliere sonorità noise oblique fino a farsi spettrali.

Info:

C’era una volta in una periferia lontana lontana un gruppo di strani individui. Durante le rigide sere invernali e nelle calde notti estive si divertivano a rievocare le gioie degli antichi baccanali. Nel corso della giornata si trovavano immersi in situazioni assurde come il dover lavorare, il dover studiare o anche il solo doversi svegliare. Ancor peggiore era il fatto che, come in tutte le periferie, i nostri erano costretti ad affrontare i temibili nemici della beatitudine: l’oscura Noia e l’astuta Ansia. Allora, si appellarono alla creatività per evocare le antiche forze che animavano la natura (ormai sepolta dalle nuove e deformi costruzioni in calcestruzzo). Annoiati e rigonfi d’ansia, quindi, decisero di creare nuovi rituali per evitare di appiattirsi e scomparire come tutto il resto. La loro idea fu di fondersi con l’universo facendo danzare le particelle d’aria, con qualunque mezzo, reinventandosi così cantori di inni di paura, speranza, bene, male, piccolo, grande, bello, brutto.

3. Mambo Melon, Bill Calò

Da Metro Jungle, Factum Est (Fe 007), data di uscita: 6 marzo 2015

Questo pezzo ha qualcosa di vagamente (ma fin da subito ambiguamente) festoso e ballabile, così come di oscuro e impenetrabile, in un fiotto di colori contrastanti e stridenti.

Info:

I Mambo Melon sono un trio di Cuneo la cui scelta è quella di suonare basso e batteria sotto un mix di campioni dal sapore marcatamente mashup, a cui affiancare arrangiamenti di flauto traverso e sintetizzatori.

Campionatori impazziti, mashup samples, sintetizzatori si sposano alla perfezione con l'impatto caotico, ma, al contempo quadratissimo, di basso e batteria. Al tutto si aggiungono devianti arrangiamenti di flauto traverso. Il ritmo dei Mambo Melon è trascinante, aggressivo, e non disdegna certo mostri sacri del tiro, come Trans Am e Battles.
Metro Jungle è il primo full lenght dei Mambo Melon a distanza di due anni dal precedente EP. Sono 8 brani composti e arrangiati nell’arco di 3 anni e registrati e mixati in autonomia dagli stessi Mambo Melon. La scrittura dei brani è frutto di una lunga e assidua ricerca. L’idea è quella di attingere al catalogo mondiale musicale senza distinzioni di genere facendosi guidare esclusivamente delle esigenze del brano che si sta componendo. I Mambo Melon campionano e riciclando il materiale scelto fino al raggiungimento di una nuova forma.

Alfieri del più selvaggio copy-left, suonano poi basso e batteria interagendo con questa marea di campionamenti precedentemente raccolti e manipolati. A tratti affiancano a questo insieme di suoni delle eteree linee di flauto traverso. Il titolo Metro Jungle e la cover del CD rispecchiano a pieno l’idea di musica che ne scaturisce: in continuo movimento, selvaggia, caotica e frenetica, ma anche quadrata e spigolosa.

4. Chincrus, Aigrene

Il pezzo, inedito, è stato registrato in un’unica ripresa e suona livido e sinuoso, tetro e carezzevole, malinconico e struggente, in una coesistenza di umori e opposti che stringe un nodo in gola.

Info:

Tra Mari e Pier si è creata una sinergia che è anche scambio e condivisione perfetta di passioni: da qualche anno si dilettano anche con la pittura, una passione che Mari coltiva da anni e che ha trasmesso anche a Pier. Lavorano singolarmente, ma anche in comune su uno stesso progetto pittorico, metodo usato anche nella realizzazione delle copertine per Factum Est. Pier, batterista di vecchia data, ha trasmesso dal canto suo a Mari, già promotrice di musica con Jestrai, la passione della musica. Oltre all’attività nei Füsch!, i due amano giocare con l’elettronica: lo fanno d’istinto come in questo pezzo. Lo pseudonimo Chincrus in dialetto bergamasco significa “quelli in croce” e fa riferimento al luogo in cui Mari e Pier abitano, il Monte Croce.

5. Selfishadows, My Faces

Da Step On, Factum Est (Fe 001), data di uscita: 4 ottobre 2013

Sonorità minimali e avvolgenti, voce da crooner e sperimentazione che anima il brano di scintillii delicati, quasi poetici: My Faces è un gioiellino suggestivo, nostalgico e accorato.

Info:

“I confini del mio mondo sono i confini del mio linguaggio”. Autoreferenzialità. Songwriting personale ed ispirato. Sembrano queste le parole emotivamente più eloquenti per descrivere il progetto Selfishadows, moniker del reggino Daniele Giustra, già batterista dei Fjelds. Ideale corrispondenza tra il microcosmo dell’artista ed i suoni, le parole, le immagini usate per descriverlo. Traduzione perfetta. Imprescindibile fil rouge. Fatale. In questo modo anche le ispirazioni che, inevitabilmente, condizionano il sound di casa Selfishadows (wave, kraut pop, neofolk), sono filtrate attraverso visioni intimiste e familiari. In questa ottica si inserisce l’ultimo singolo, My Faces, gemma di fragile bellezza animata da uno spirito malinconico e crepuscolare. Pop sintetico e levigato al servizio di una vocalità da crooner, contemporaneo e disilluso. Egualmente dotato di potenza suggestiva il video, pensato ed integralmente realizzato da Daniele, per My Faces: composte incursioni downtempo nei meandri emozionali di un album di famiglia, capaci di creare un “tappeto di struggenti visioni retrò, di solitudine contemplativa, di flussi paranoico-ipnotici, amplificati agli occhi di chi guarda dalle velature nostalgiche del color seppia. L’uno che si fa nessuno, poi centomila in un vortice metamorfico di personalità, di volti."

Selfishadows è l'aspirazione di un set improvvisato e la necessità di una forma canzone ritrovata. Daniele Giutra mescola abilmente nuovi e vecchi sintetizzatori, voce e batterie elettroniche in un kraut pop d'atmosfera pieno di pathos. Tra wave e glitch la ricerca sonora si piega alla naturale propensione verso un cantato di tipo crooneristico "terapeutico" secco e minimale. La staticità come espressione di movimento.

6. Francesco Lenzi, Alienation Phase

Da Magic Lantern, Factum Est (Fe 003), data di uscita: 7 marzo 2014

Lampi allucinati di sonorità ambient irrequiete e affilate, psych imprevedibile che distorce le linee e rende cangianti i colori: un pezzo ricco di tensioni e sperimentazione.

Info

Francesco Lenzi: comincio ad ascoltare musica fin da bambino...e a suonare la chitarra nell'adolescenza.

Ho fatto parte di numerosi gruppi musicali, soprattutto di genere rock e affini; con alcuni di essi ho girato dal vivo, con altri ho inciso del materiale in studio (tra i più importanti cito i Full Circle).

Nel 2009 incido con i Malameccanica un cd per un'etichetta estera; nello stesso periodo, parallelamente comincio a comporre e a registrare materiale strumentale, che definisco “musica psichedelica/sperimentale”, un personale (spero!) incrocio tra ambient, drone e – appunto – una mia personale visione della psichedelia.

Dopo un primo album per la ozky-e sound, Psychedelic House (in edizione ultralimitata), ce ne sono stati altri per alcune piccole label (alcuni in pochissime copie, altri solo in rete).

Magic Lantern è un po' la summa di tutte queste esperienze. Attualmente, oltre a continuare a sperimentare da solo, suono anche con gli Assassini del Pop, i Royal Company e i Donnie's Leach 88.

7. Postit, Coming Back From Sadness

Da Aroma(n)tic People, Factum Est (Fe 004), data di uscita: 10 ottobre 2014

Un brano quasi cinematico, imperniato su note struggenti di piano attorno a cui si costruisce un’atmosfera rarefatta e dolceamara: è la conclusione ideale della compilation. Emozionante come un abbraccio.

Info:

I Postit propongono musica strumentale capace di evocare atmosfere e situazioni, di raccontare storie e stati d'animo facendo a meno di un testo, addentrandosi nei territori cari al post-rock, alla psichedelia o a certo jazz d'avanguardia. Le loro composizioni sono strutturate in più parti e movimenti, all'interno dei quali vanno alternandosi tratti di calma apparente ad altri di nervoso fragore sonico, tra chitarre docili o sferraglianti, sonorità acustiche, manipolazioni elettroniche ed effettistica, ritmi lenti sino allo sfinimento o incalzanti sino all'apnea.

Legata dalla passione per la musica strumentale e da una profonda amicizia, la band nasce in Molise alla fine del 2007 dopo un lungo periodo di sperimentazione alla ricerca del suono e della formazione giusti.

Contatti:

http://www.factumestrecords.com/?page_id=201&lang=it
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factumestrecords@gmail.com

Si ringrazia la Factum Est.