special
Bob Dylan - Murder Most Foul NON una recensione
Il punto, la linea e il vuoto
Emanuela Duina*, Pierluigi Gamba*, Mauro Musicco*
C’è da rimanere trafitti da Murder Most Foul, una pallottola magica di inedita sapienza e bellezza. La magic trick del “pistolero solitario” – versione a lungo sostenuta dalla commissione Warren per spiegare l’omicidio di John Fitzgerald Kennedy – che Bob Dylan rilascia rinnovando la memoria di quel tragico evento e prendendo un po’ tutti di sorpresa. Da consumato cecchino spara, in una primavera di contagio universale, in un mondo ammalato, recluso, la sua canzone più lunga, poco cantata, tanto parlata, lontana solo in apparenza dal nostro fare e dal nostro vivere. Il broccato di Murder Most Foul è disposto dentro cinque stanze, finissimo di centosessantaquattro-versi-164 incatenati in rima, che sfilano lenti su argini di lacrime, di accuse, intrisi di rabbia e di poesia. Non nuovo a queste sortite, Dylan parla di verità nascoste ma risapute, dello specifico assassinio del presidente più buono e bello d’America, ma anche del vento che soffia senza risposta su molte turpitudini umane. Della musica di Murder Most Foul meglio dire subito. E’ consona, puntuale, evocativa, coerente, ma è sfondo. L’intreccio scelto è monastico, gregoriano, quasi un ipertono orientale che sa di incenso, rame ed avorio, tende alla sonata, alla preghiera che diventa ballata nella quale poco c’è da ballare e molto da intendere. Insomma, il vaticinio di Dylan è ancora acqua che scorre.
Il pianeta globale e leale del menestrello ha reagito subito, catapultando nel cielo il suo richiamo alla ricerca d’intenzioni, significati, immagini e riferimenti. Le simbologie evocate da Murder Most Foul sono di semina abbondante, mani piene nel suo solco più lungo. Quasi diciassette minuti di orazione, forse il preludio di un nuovo, atteso, lavoro che non è dato sapere né, qui francamente c’interessa. Quest’ode dalla vetta, per ora, sazia ed appaga. Aderendo alla chiamata ci uniamo al coro delle vestali, degli esegeti dilaniani perché viziati come loro di quel dualismo cartesiano tra spirito e mente, in base al quale se il primo si bea e non chiede, la seconda annota e vuol sapere. Ci siamo presi un po’ di tempo, come è giusto, come si conviene. Abbiamo ascoltato il brano fino allo sfinimento e il “noi” non è affatto retorico. La scrittura è corale, tre amanti di Bob Dylan, chiamati a terapia intensiva. Per carità, come dice la canzone, siamo solo three bums comin’ all dressed in rags, tre vagabondi vestiti di stracci, da tempo contagiati e non guariti dal verso lungo, presi da comune benevolenza, consapevoli delle virtù ma anche dei vizi dilanioti. Dalla saggia, mascherata e forzata reclusione anti-virus, vogliamo presto uscire a prender luce e così abbiamo confabulato in un intrigo video-chiamato che ha generato questo “speciale” composto da una traduzione ragionata del testo, le note circa i riferimenti, tanti, contenuti nel brano e questo articolo a tre mani. Abbiate di noi, pietà, sebbene il piccolo atto sacrificale per calmare divinità arrabbiate con l’umano andava fatto, esorcizzato anche per questa via il “distanziamento sociale” che tutti stiamo vivendo. Dentro ci abbiamo messo tanto: le nostre soggettività spaesate, la nostra vanità, ma anche l’auspicio di tornar presto a incontrarsi per strada, in piazza, perché è l’incontro di corpi e di menti ciò che ha ispirato Dylan in una e più generazioni. Come formiche musicali a difesa del formicaio, presi da vertigine, da vanagloria, diciamo dell’opera confidando in un assunto condiviso quanto arbitrario: vacuo capire Bob Dylan, commovente tentare di comprendere per intero Murder Most Foul. La convinzione è estendibile all’intero del suo percorso, perché risposta non c’è o forse ce ne sono troppe, che poi è lo stesso. Non è infatti palese, solare, per quale motivo Dylan scriva “ora”, a quasi sessanta anni da quell’evento, dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Perché? E chi lo sa. Tra la saldatura di un cancello, una pennellata sulla tela, un bicchiere di whiskey da lui certificato, nella testa di Bob Dylan può passare di tutto. Certo prima o poi a illuminare seguiranno dichiarazioni, interviste, ma l'esercizio lo lasciamo a terra, lo imbraccino altri più bravi e più avvertiti di noi. Tuttavia è già nel gesto che c’è l’opera, così sosteneva Shitao, a dire come l’atto prolungato di Murder Most Foul è già invito a girargli attorno. Non di meno bisogna attrezzarsi di un artificio, un trucco, magari una metafora per scardinare il senso, trovare un ordine del possibile. Cosa tutt’altro che semplice, Dylan parla da insuperato e insuperabile confidente del mutamento. La cifra della sua narrazione è aria annusata, compresa prima d’altri. Scodinzola, si aggira irrequieto tra le parole, insapora di spezie, fa le capriole tra le rime, scivola scatta, giravolta il segno. Come al solito è chiaro come un trigramma confuciano. Vediamo bene il punto, il buco, dal quale sgorga il discorso, la linea che lo proietta. Ciò che invece non vediamo ma sentiamo è il vuoto nel quale ci getta, i margini cui aggrapparci, il tratto da intendere. La mappa è dunque incerta ma questa abbiamo.
Il Punto - macchia, puntura, linea spezzata
Dylan emerge nel brano puntando il cursore del tempo su quel dark day in Dallas, November ’63, giorno grigio, cupo, mortale, dell’attentato a John Fitzgerald Kennedy. Da lì parte l’irrompere del suo dire.
“Dov’eri quando sono crollate le Torri Gemelle?” è l’interrogativo più ricorrente del nuovo millennio. Ma nell’America esuberante e segregata degli anni ’60 del ‘900 la domanda: “Dove eri quando hanno sparato a Kennedy?” è stata la più condivisa. Già, John Kennedy. Figura storicamente controversa, un liberal, eroe di una guerra che gli lasciò segni indelebili, un politico propenso a un nuovo orizzonte di eguaglianza e libertà ma anche play boy dell’ordine mondiale, consapevole dei metodi non propriamente democratici della CIA, delle passeggiate mercenarie nel giardino sudamericano, del sostegno a dittatori sanguinari di ogni risma. Sapeva di Cuba e mal gli colse il disegno proferito e violentemente spezzato, di abbandonare il pantano vietnamita. La minaccia di pacificare ottanta miliardi di dollari/anno in armamenti gli furono fatali. Non è certo questo il John Kennedy di Murder Most Foul. Non può esserlo Dylan conosce la letteratura et anche la storia. Tuttavia in virtù del potere conferitogli dagli dei della musica popolare trasforma il Kennedy storicamente determinato nell’eroe tragico brutalmente colpito alle spalle da chi riteneva sodali. Fabbro del tempo, Dylan picchia forte sull’incudine della parola per trasformare umane miserie in mitologie positive. La stessa magia toccata a Billy The Kid, a Jesse James, a John Wesley Hardin(g). Maschere, dagherrotipi, alterazioni criminali della storia, sbalzati da cavallo e saliti nell’Olimpo. A John Kennedy toccarono tre pallottole, delle sei che gli spararono con fucili di precisione. Inutilmente Jim Garrison, procuratore distrettuale di New Orleans, provò ad alzare il velo. Resta però Oliver Stone che nel 1991 s’incaricò di farci sapere[1]. Questo è il punto.
La Linea - la pellicola, il discorso
Se la testa del “re” colpita a morte, reclinata a sinistra, è il foro attraverso cui Dylan inietta il veleno. Se lì entra la lama per procedere in un lungo taglio è insidioso avanzare in Murder Most Foul senza guida. Vagabondi, gufi, regine allucinate, orfani muti, ciechi e sordi di dolore, vi guardano dalla foresta indicando la via. Il Virgilio invocato da Dylan per attraversare l’inferno, per accogliervi e abbandonarvi esausti sul divano pare essere Robert Weston Smith meglio conosciuto come Wolfman Jack. Personaggio ameno, un DJ noto per la voce stridula, per l’ululato dei suoi interventi. All’epoca dell’attentato a Kennedy lavora per la XERF-AM potente radio piazzata sul collare di fuoco della frontiera messicana, la linea mobile di tragedie storiche passate ma anche odierne. Posizionata in modo strategico, il segnale della radio negli anni ’60 poteva accompagnare un automobilista da New York a Los Angeles senza dover cambiar canale. Perché questo deve fare, non cambiar canale. Ogni cosa che veniva promossa e venduta – dalle pillole per l’impotenza maschile ai pulcini – chiedeva un cinquanta per cento. Malgrado la sua ricerca smodata di profitto, le lucrose inserzioni pubblicitarie dentro programmi di predicatori e sensitivi pentecostali Wolfman Jack sapeva far radio, sapeva parlare al mondo. Chi meglio di lui per accogliervi sulla via, per dialogare col poeta.
Wolfman, oh wolf man, oh wolfman howl, ulula, precedi, suona, fai vedere, segna i passanti con l’olio benedetto del jazz, del blues, di tanta musica, letteratura, di quel cinema che incanta. Quel balsamo dei sognatori che rende migliori. Il Lupo pare reggere il braccio di Dante-Dylan, asseconda i passaggi tra la creazione e il consumo.
Mock and shock Dylan!
Beffati di loro, mima, urta, scandalizza rovescia odor di potere e zolfo del demonio, lo conosci bene. Pochi come te ne sanno descrivere la sua infamia, la violenza, menzogna ed efficacia. E’ questa la linea dove Dylan infila il coltello in una ferita non guarita. Una a caso. La lama affonda nella carne viva con lucidità, avanti e indietro come un blues che non trova il suo turning around. Dylan cuce, con cura religiosa il suo mandala, compone gli angoli aguzzi dell’evento, distribuisce con sapienza i dettagli dell’indicibile e dell’orrendo. Armonizza il dualismo, cuce con sapienza l’America del buio, assetata di danari con l’America candida di Marylin, splendente di epopee libertarie, delle loro malattie, dell’ebano di resurrezioni in bianco e nero. Non c’è un’America senza l’altra, non c’è Yin senza Yang, ci si può solo applicare nel vivere la propria via per comprenderla. Levigare-levigare, pulire-pulire, passare la cera.
Il Vuoto - senza il quale non c’è tratto
Tuttavia non c’è punto, tratto spezzato, né linea continua, senza il bianco del foglio sul quale depositare la lettera. La complicazione è inevitabile. Dylan prova a sollevarci, dice:
“Saluto i miei fan e follower con gratitudine per tutto il vostro supporto e lealtà nel corso degli anni. Questa è una canzone inedita che abbiamo registrato qualche tempo fa che potresti trovare interessante. Stai al sicuro, stai attento e che Dio sia con te”.
Il passaggio chiave dell’invito è quel: “(che) potresti trovare interessante”. Dylan infatti non si limita a comunicare l’uscita di Murder Most Foul ma trasporta gli adepti sulla soglia del disegno, chiede di scegliere tra entrare o starne fuori. Nel farlo ti scruta, ti avverte: ascolta, ho ritagliato una pagina di giornale, ho arredato, composto la storia, ho scelto le parole, trovato, con altri (abbiamo registrato), colori, suoni, i più adatti, ho fatto insomma tutto quanto sai che più mi riesce. Di meglio non ho potuto fare, ora tocca a Te trovare ciò che ha “interesse” per Te. Qui sta il bello, il vuoto del cielo nel quale sprofonda ogni anima, il colpo a rete che cerca il suo punto.
Vista da fuori non c’è molto altro a cui aggrapparsi. Non sappiamo quando la filastrocca è stata concepita (qualche tempo fa? quando?), non sappiamo nulla di cosa Dylan vuole o vorrebbe abbracciare. Ci vuol dire di Kennedy per parlare di Trump? Vuol stare in scena a pochi mesi dall’elezione del nuovo presidente americano? Vuole esercitarsi al proprio testamento musicale? Vuole fare il bootleg dei bootleg un anno prima dei suoi ottanta anni? Non si sa. Non di meno l’ascolto circuita la sensazione palpabile di un delitto efferato con il sapore del delitto ben più grande del sogno americano. Morto e stecchito tale che nessun Make Great America Again riuscirà mai riesumare. La memoria di quella pagina disgustosa lancia schegge di verità incandescenti che arrivano fin sui nostri piedi, qui e ora. Non sappiamo, ma capiamo come di un amico che stiamo ad ascoltare senza capir bene cosa gli sia accaduto. Ciò che invece sappiamo per certo è che Murder Most Foul è stato visualizzato da non meno di quattro milioni di persone in quasi due settimane e che non c’è bisogno di scomodare dei fenomenologi della musica per comprendere che il significato di quell’omicidio lontano, ripugnante, avrà senso solo se troverà posto nella nostra esperienza del mondo. Ciò che possiamo fare in questo stare a casa aspettando l’onda anomala che ancora non abbiamo visto è cantare We Shall not Be Moved…
*Emanuela Duina, Giornalista, editor - Dylan c’è e Dio è pensabile
*Pierluigi Gamba, Medico, musicista - In Springsteen & Companions we trust
*Mauro Musicco, Antropologo, lazyman - Quante umane cose sotto un rosso cielo
[1] “JKF - Un caso ancora aperto” è il film di Oliver Stone che nel 1991 espone le indagini di Jim Garrison procuratore distrettuale di NewOrleans per niente convinto delle conclusioni cui pervenne la Commissione Warren sull’attentato a J.F.Kennedy.
Murder Most Foul
L’assassinio più orrendo
Bob Dylan (Marzo 2020)
Testo e traduzione
1st Room
It was a dark day in Dallas1, November ‘63
A day that will live on in infamy
President Kennedy was a-ridin’ high
Good Day to be livin’ an’ good day to die2
Being led to the slaughter like sacrificial lamb
He said “Wait a Minute boys, You Know who I am?”
“Of Course we do, we know who you are!”
Then They blew off his head while he was still in the car
Shot down like a dog in broad daylight
Was a matter of timing and the timing was right
You got unpaid debts, we've come to collect
We gonna kill you with hatred, without any respect
We'll mock you and shock you and we'll put it in your face
We’ve already got someone here to take your place
The day they blew out the brains of the king
Thousands were watching, no one saw a thing
It happened so quickly, so quick, by surprise
Right there in front of everyone’s eyes
Greatest magic trick ever under the sun
Perfectly executed, skillfully done
Wolfman, oh wolf man, oh wolfman howl3
Rub-adub-dub4 , it’s a murder most foul 5
1a stanza
Era un giorno buio a Dallas, novembre '63
Un giorno che vivrà nell'infamia
Il presidente Kennedy era uno in gamba
Un giorno buono per vivere e per morire
Condotto al massacro come un agnello sacrificale
disse: "Aspettate un attimo, ragazzi, sapete chi sono?"
"Certo che lo sappiamo. Sappiamo chi sei."
Poi gli han fatto saltare la testa mentre era ancora in macchina
Abbattuto come un cane in pieno giorno
Era una questione di tempo e il tempo era quello giusto
Hai debiti non pagati, siamo venuti a riscuotere
Ti uccideremo con odio senza alcun rispetto
Ti derideremo, ti spaventeremo e te lo sbatteremo in faccia
Abbiamo già qualcuno che prenderà il tuo posto
Il giorno in cui hanno fatto esplodere il cervello del re
In migliaia stavano guardando ma nessuno vide niente
È successo così velocemente, così in fretta, di sorpresa,
Proprio là davanti agli occhi di tutti
Il più grande trucco di magia alla luce del sole
Perfettamente eseguito, abilmente realizzato
Wolfman, oh Wolfman, ulula
Rub-a-dub-dub, è l’assassinio più orrendo
2nd Room
Hush, little children, you’ll understand
The Beatles are comin’ they gonna hold your hand6
Slide down the banister, got get your coat7
Ferry ‘cross the Mersey8 and go for throat
There’s three bums comin’ all dressed in rags
Pick up the pieces and lower the flags
I’m going to Woodstock, it’s the Aquarius 9Age
Then I’ll go to Altamont and sit near the stage
Put your head out of the window let the good times roll10
There’s a party going 11on behind the Grassy Knoll12
Stack up the bricks, pour the cement
Don’t say Dallas don’t love you, Mr President
Put your foot in the tank and then step on the gas
Try to make it to triple underpass
Black face singer, white face clown13
Better not show your faces after the sun goes down
Up in the red light district, they've got cop on the beat
Living in the nightmare on Elm street14
When you’re down on Deep Ellum 15 put your money in your shoe
Don’t ask what your country can do for you16
Cash on the ballot money to burn17
Dealey Plaza18 make a left-hand turn
I'm going down to the crossroads19, gonna flag a ride
The place where faith, hope, and charity lie
Shoot him while he runs, boy, shoot him while you can
See if you can shoot the invisible man
Goodbye, Charlie! 20Goodbye, Uncle Sam!
Frankly, Miss Scarlett, I don't give a damn 21
What is the truth, and where did it go?
Ask Oswald 22and Ruby23, they oughta know
"Shut your mouth," said a wise old owl 24
Business is business, and it's a murder most foul
2a stanza
Silenzio, bambini! Capirete
I Beatles stanno arrivando e vi terranno la mano
Scivolate lungo il corrimano, andate a prendere il cappotto
Traghetto sul Mersey e vai per la gola
Ecco tre barboni arrivare tutti vestiti di stracci
Raccogliete i pezzi, abbassate le bandiere
Sto andando a Woodstock, è l'Era dell'Acquario
Poi andrò ad Altamont a sedermi vicino al palco
Metti la testa fuori dalla finestra, divertiamoci
C'è una festa dietro il Grassy Knoll
Impila i mattoni, versa il cemento
Non si dica che Dallas non ti ama, signor Presidente
Metti i piedi a mollo e poi premi sull’acceleratore
Prova a farlo al triplo sottopasso
Faccia nera di cantante, faccia bianca di pagliaccio
Meglio se non vi fate vedere in faccia dopo il tramonto
Nel quartiere a luci rosse, c’è la pula di guardia
Vivere l’incubo sulla Elm Street
Quando sei a Deep Ellum, mettiti i soldi nella scarpa
Non chiedere cosa può fare il tuo paese per te
Contanti al voto, soldi da bruciare
Dealey Plaza, gira a sinistra
Sto andando verso l'incrocio, cercherò un passaggio
Il luogo dove morirono fede, speranza e carità
Sparagli mentre corre, ragazzo, sparagli finché puoi
Vedi se riesci a sparare all'uomo invisibile
Addio, Charlie. Addio, zio Sam
Francamente, signorina Scarlett, non me ne frega niente
Qual è la verità e dove è andata?
Chiedi a Oswald e Ruby, dovrebbero saperlo
"Chiudi la bocca" disse un gufo vecchio e saggio
Gli affari sono affari ed è l’assassinio più orrendo
3rd Room
Tommy, can you hear me?25 I'm the Acid Queen 26
I'm riding in a long, black Lincoln limousine27
Ridin' in the backseat next to my wife
Headed straight on in to the afterlife
I'm leaning to the left, I got my head in her lap
Hold on, I've been led into some kind of a trap
Where we ask no quarter, and no quarter do we give
We're right down the street, from the street where you live
They mutilated his body and they took out his brain
What more could they do? They piled on the pain
But his soul was not there where it was supposed to be at
For the last fifty years they've been searchin' for that
Freedom, oh freedom28, freedom over me
I hate to tell you, mister, but only dead men are free
Send me some lovin' 29, then tell me no lie
Throw the gun in the gutter and walk on by 30
Wake up, little Susie31, let's go for a drive
Cross the Trinity River, let's keep hope alive
Turn the radio on32, don't touch the dials
Parkland hospital, only six more miles
You got me dizzy, Miss Lizzy33 you filled me with lead
That magic bullet of yours has gone to my head
I'm just a patsy 34like Patsy Cline35
Never shot anyone from in front or behind
I've blood in my eye36, got blood in my ear
I'm never gonna make it to the new frontier 37
Zapruder's38 film I seen night before
Seen it thirty-three times, maybe more
It's vile and deceitful, it's cruel and it's mean
Ugliest thing that you ever have seen
They killed him once and they killed him twice
Killed him like a human sacrifice
The day that they killed him, someone said to me, "Son
The age of the Antichrist has just only begun"
Air Force One comin' in through the gate
Johnson39 sworn in at 2:38
Let me know when you decide to throw in the towel
It is what it is, and it's murder most foul
3a stanza
Tommy, mi senti ? Sono la Regina Acida
Sto viaggiando su una lunga limousine nera
Viaggiando sul sedile posteriore accanto a mia moglie
Dritto verso l'aldilà
Piegato a sinistra, ho la testa sul suo grembo
Aspetta, sono stato attirato in una specie di trappola
Dove non chiediamo né concediamo pietà
Siamo in fondo alla strada dalla strada in cui vivi
Hanno mutilato il suo corpo e gli hanno tolto il cervello
Cosa potrebbero fare di più? Hanno infierito sul dolore
Ma la sua anima non era lì dove doveva essere
Negli ultimi cinquant'anni lo hanno cercato
Libertà, oh libertà. Libertà su di me
Odio dirtelo, signore, ma solo i morti sono liberi
Mandami un po' d'amore e poi non dirmi bugie
Getta la pistola nella fogna e cammina
Sveglia, piccola Susie, andiamo a fare un giro
Al di là del fiume Trinity, manteniamo viva la speranza
Accendi la radio, non cambiare canale
L'ospedale di Parkland, a sole altre sei miglia
Mi fai venire le vertigini, signorina Lizzy
Mi hai riempito di piombo
Quel tuo proiettile magico mi è andato in testa
Sono solo un capro espiatorio come Patsy Cline
Non ho mai sparato a nessuno ne’ davanti e ne’ da dietro
Ho sangue negli occhi, ho sangue nell'orecchio
Non riuscirò mai a raggiungere la nuova frontiera
Il film di Zapruder che ho visto la sera prima
Visto 33 volte, forse di più
È vile e ingannevole. È crudele ed è cattivo
La cosa più brutta che tu abbia mai visto
Lo hanno ucciso una volta e lo hanno ucciso la seconda
Lo hanno ucciso come un sacrificio umano
Il giorno in cui lo hanno ucciso, qualcuno mi ha detto:
“Figliolo, l'età dell'Anticristo è appena iniziata"
L’Air Force One entra in aeroporto
Johnson ha giurato alle 2:38
Fammi sapere quando decidi di gettare la spugna
È quello che è ed è l’assassinio più orrendo
4th Room
What's new, pussycat?40What'd I say?41
I said the soul of a nation been torn away
And it's beginning to go into a slow decay
And that it's thirty-six hours past Judgment Day
Wolfman Jack, he's speaking in tongues
He's going on and on at the top of his lungs
Play me a song, Mr. Wolfman Jack
Play it for me in my long Cadillac
Play me that "Only the Good Die Young" 42
Take me to the place Tom Dooley 43was hung
Play "St. James Infirmary" 44and the Court of King James
If you want to remember, you better write down the names
Play Etta James45, too, play "I'd Rather Go Blind" 46
Play it for the man with the telepathic mind
Play John Lee Hooker47, play "Scratch My Back" 48
Play it for that strip club owner named Jack
Guitar Slim 49going down slow 50
Play it for me and for Marilyn Monroe51
4a stanza
Cosa c'è di nuovo, micetta ? Che cosa ho detto?
Ho detto che l'anima di una nazione è stata strappata via
E sta iniziando a decadere lentamente
E che sono trascorse 36 ore dal Giorno del Giudizio
Wolfman Jack parla in tutte le lingue
Va avanti a squarciagola
Suonami una canzone, signor Wolfman Jack
Suonala per me nella mia lunga Cadillac
Suonami quella che fa Only the Good Die Young
Portami dove Tom Dooley è stato appeso
Suonami St. James Infirmary e Court of King James
Se vuoi ricordare, meglio che tu scriva i nomi
Suonami anche Etta James, suona I’d Rather Go Blind
Suonala per l'uomo con la mente telepatica
Suona John Lee Hooker, suona Scratch My Back
Suona per quel proprietario di strip club di nome Jack
Guitar Slim scende lentamente
Suonala per me e per Marilyn Monroe
5th Room
Play "Please Don't Let Me Be Misunderstood" 52
Play it for the First Lady, she ain't feeling any good
Play Don Henley53, play Glenn Frey 54
Take it to the limit 55and let it go by
Play it for Carl Wilson56, too
Looking far, far away down Gower Avenue 57
Play “Tragedy”58, play "Twilight Time" 59
Take me back to Tulsa60 to the scene of the crime
Play another one and "Another One Bites the Dust”61
Play "The Old Rugged Cross" 62and "In God We Trust" 63
Ride the pink horse 65down that long, lonesome road
Stand there and wait for his head to explode
Play "Mystery Train" 66for Mr. Mystery
The man who fell down dead like a rootless tree
Play it for the reverend, play it for the pastor
Play it for the dog that got no master
Play Oscar Peterson65, play Stan Getz 67
Play "Blue Sky68," play Dickey Betts 69
Play Art Pepper70, Thelonious Monk71
Charlie Parker 72and all that junk
All that junk and "All That Jazz" 73
Play something for the Birdman of Alcatraz 74
Play Buster Keaton75, play Harold Lloyd 76
Play Bugsy Siegel77, play Pretty Boy Floyd78
Play the numbers, play the odds
Play "Cry Me A River" 79for the Lord of the gods
Play Number nine, play Number six
Play it for Lindsey80 and Stevie Nicks 81
Play Nat King Cole82, play "Nature Boy" 83
Play "Down In The Boondocks" 84for Terry Malloy 85
Play "It Happened One Night" 86and "One Night of Sin" 87
There's twelve million souls that are listening in
Play "Merchant of Venice"88, play "Merchants of Death"
Play "Stella by Starlight" 89for Lady Macbeth90
Don't worry, Mr. President, help's on the way
Your brothers are comin', there'll be hell to pay
Brothers? What brothers? What's this about hell?
Tell them, "We're waiting, keep coming," we'll get them as well
Love Field is where his plane touched down
But it never did get back up off the ground
Was a hard act to follow, second to none
They killed him on the altar of the rising sun 91
Play "Misty" 92for me and "That Old Devil Moon" 93
Play "Anything Goes"94 and "Memphis in June" 95
Play "Lonely At the Top" 96and "Lonely Are the Brave" 97
Play it for Houdini98 spinning around his grave
Play Jelly Roll Morton99, play "Lucille" 100
Play "Deep In a Dream"101, and play "Driving Wheel"102
Play "Moonlight Sonata" 103in F-sharp
And "A Key to the Highway" 104for the king on the harp
Play "Marching Through Georgia" 105and "Dumbarton's Drums" 106
Play darkness and death will come when it comes
Play "Love Me Or Leave Me"107 by the great Bud Powell108
Play "The Blood-stained Banner"109, play "Murder Most Foul"
5a stanza
Suona Please Don’t Let Me Be Misunderstood
Suonala per la First Lady, lei non si sente affatto bene
Suona Don Henley, Glenn Frey
Portala al limite e lasciala andare
Suonala anche per Carl Wilson
Guardando lontano, molto lontano lungo Gower Avenue
Suona Tragedy, suona Twilight Time
Riportami a Tulsa sulla scena del crimine
Suonane un’altra e Another One Bites the Dust
Suona The Old Rugged Cross e In God We Trust
Monta il cavallo rosa giù per la lunga strada solitaria
Rimani lì e aspetta che esploda la sua testa
Suona Mystery Train per Mr. Mystery
L'uomo che cadde morto come un albero senza radici
Suonala per il reverendo, per il pastore,
Per il cane che non ha più un padrone
Suona Oscar Peterson, suona Stan Getz
Suona Blue Sky, suona Dickey Betts
Suona Art Pepper, Thelonious Monk
Charlie Parker e tutta quella merda
Tutta quella roba e All That Jazz
Suona qualcosa per L’Uomo di Alcatraz
Fai Buster Keaton, Harold Lloyd
Fai Bugsy Siegel, Pretty Boy Floyd
Gioca dei numeri, sfida la sorte
Suona Cry Me A River per il Signore degli dei
Gioca il Numero 9, gioca il Numero 6
Suona per Lindsey e Stevie Nicks
Suona Nat King Cole, suona Nature Boy
Suona Down In The Boondocks per Terry Malloy[1]
Guarda It Happened One Night e suona One Night of Sin
12 milioni di anime stanno ascoltando
Fai Il Mercante di Venezia, suona Merchants of Death
Suona Stella by Starlight per Lady Macbeth
Non si preoccupi, signor Presidente, gli aiuti sono in arrivo
Stanno arrivando i tuoi fratelli, si scatenerà l'inferno
Fratelli ? Quali fratelli ? Cos'è questo inferno?
Dì loro: "Stiamo aspettando. Venite, venite”. Prenderemo anche loro.
Love Field è dove il suo aereo è atterrato ma non è più decollato
Era difficile seguirlo perché non era secondo a nessuno
Lo hanno ucciso sull'altare dell’alba
Suona Misty per me e That Old Devil Moon
Suona Anything Goes e Memphis in June
Suona Lonely At the Top e Lonely Are the Brave
Suona per Houdini che gira intorno alla sua tomba
Suona Jelly Roll Morton, suona Lucille
Suona Deep In a Dream, suona Driving Wheel
Suona La Sonata al Chiaro di Luna in FA diesis
E A key to the Highway per il re dell’armonica
Suona Marching Through Georgia e Dumbarton's Drums
Suona al buio, la morte arriverà quando arriverà
Suona Love Me Or Leave Me del grande Bud Powell
Suona The Blood-stained Banner, suona Murder
Le Canzoni, i Film, le Citazioni e Who’s Who
Perché anche noi ci siamo divertiti…
1.“Dark Day In Dallas” – singolo di Tommy Durden del 1967. Durden è noto anche come co-autore di Heartbreak Hotel di Elvis Presley
2.“A good day to die” – frase associata alla cultura dei nativi americani ma anche titolo di una canzone di Robbie Robertson (storico chitarrista e collaboratore di Dylan, di origini nativo-americane) pubblicata sull’album Music for the Native Americans del 1994
3. Wolfman Jack (21 gennaio 1938 - 1 luglio 1995) – vero nome Robert Weston Smith, è stato il disc-jockey radiofonico più famoso d’America, celebre per la sua voce baritonale e gli ululati da lupo (da cui il soprannome di wolfman, l'uomo lupo). Partecipò come attore nella parte di se stesso nel film di George Lucas American Graffiti del 1973
4.“Rub-a-dub-dub” – antica filastrocca per bambini, risalente al XVIII secolo
5. “Murder Most Foul” – frase tratta dall’Amleto di William Shakespeare, Atto I, Scena V: [GHOST] Murder most foul, as in the best it is / But this most foul, strange and unnatural – [SPETTRO] Assassinio oltremodo infame, com’è nel miglior caso, ma in questo oltremodo infame, strano, e snaturato, (Shakespeare, Tutte le Opere, a cura di Mario Praz, Sansoni Edit. 1964)
6. “I Want to Hold Your Hand” – il primo grande successo dei Beatles in America (1964)
7.“Get Your Coat And Go” – brano di Tina Robertson, esponente del Philly soul (1964)
8.“Ferry Cross The Mersey” – popolare brano di Gerry and The Pacemakers del 1964. Il Mersey è il fiume che attraversa Liverpool, città natale dei Beatles sopra menzionati
9.“Aquarius” - The Fifth Dimension, dal musical Hair (1967)
10.“Let The Good Times Roll” – ci sono due brani con questo titolo: un jump-blues di Louis Jordan registrato nel 1946 e successivamente interpretato da molti artisti blues, tra cui B.B. King. E uno del duo Shirley & Lee del 1956
11."There's A Party Goin' On" – un successo della ‘Regina del Rockabilly’ Wanda Jackson (1961)
12. Grassy Knoll – collinetta sulla Dealey Plaza a Dallas, dove fu assassinato John Kennedy
13. “Blackface singer, whiteface clown” – riferimento ai cantanti bianchi che nei minstrel shows dei primi anni del secolo si dipingevano il volto di nero. L’esempio più famoso è rappresentato da Al Jolson nel film The Jazz Singer (Il Cantante di Jazz) del 1927, il primo film sonoro della storia
14.“A Nightmare On Elm Street” (Nightmare – Dal Profondo della Notte) è un film horror del 1984, scritto e diretto da Wes Craven. Fu in prossimità della curva fra la Houston Street e la Elm Street che Kennedy venne ferito mortalmente da un colpo di fucile alla testa
15. “Deep Ellum Blues” – brano tradizionale, registrato per la prima volta nel 1927 dai Georgia Crackers con il titolo Georgia Black Bottom. Deep Ellum (o Elem o Elm) era il quartiere afro-americano a luci rosse della città di Dallas, da dove sono emerse figure leggendarie come Blind Lemon Jefferson, Blind Willie Johnson e Lead Belly. Per anni la canzone è stata nel repertorio di Jerry Garcia e dei Grateful Dead
16. “Ask not what your country can do for you, ask what you can do for your country” – celebre frase dal discorso di insediamento tenuto da John Kenndy a Washington il 20 gennaio 1961
17. “Money To Burn” – film commedia del 1939, diretto da Jack Townley
18. Dealey Plaza – piazza di Dallas dove venne assassinato John Kennedy il 22 novembre del 1963
19. “Cross Road Blues” – uno dei 29 blues registrati da Robert Johnson fra il novembre del 1936 e il giugno del 1937. Celebre la versione dal vivo di Eric Clapton con i Cream, rinominata Crossroads, registrata al Winterland di San Francisco il 10 marzo del 1968 e pubblicata sull’album doppio Wheels of Fire
20.“Goodbye Charlie” (Ciao Charlie) è un film del 1964 diretto da Vincent Minnelli, protagonisti Tony Curtis e Debbie Reynolds. Ma il riferimento potrebbe anche essere il Mr. Charlie che per gli schiavi designava il padrone, e per i neri da sempre designa noi bianchi e i nostri inganni (cit. A. Portelli, il Manifesto)
21. “Frankly, miss Scarlet, I don't give a damn” – citazione della celebre frase (in originale: Frankly, my dear, I don’t give a damn) che Rhett Butler (Clark Gable) rivolge a Scarlet O’Hara (Vivien Leigh) alla fine del film Via Col Vento (1939)
22. Lee Harvey Oswald (18 ottobre 1939 – 24 novembre 1963) – responsabile dell'assassinio del Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, come risulta dalle tre inchieste ufficiali dell'FBI e da quella della Commissione Warren. Arrestato lo stesso giorno dell’attentato, venne ucciso da Jack Ruby due giorni dopo nella Centrale della Polizia di Dallas, mentre stava per essere trasferito alla prigione della contea.
23. Jack Ruby (25 marzo 1911 – 3 gennaio 1967) – nato Jacob Leon Rubenstein, è stato un criminale statunitense, proprietario di un night-club a Dallas. Il 24 novembre 1963 sparò a Lee Harvey Oswald nei sotterranei della Polizia di Dallas, uccidendolo. Il 1 marzo 1964 un tribunale lo condannò alla pena di morte sulla sedia elettrica, ma morì di cancro nel 1967 mentre era in attesa di un nuovo processo
24. “The Wise Old Owl” – filastrocca per bambini (trad.) risalente alla seconda metà dell’800. Fox Trot registrato dall'orchestra di Kay Kyser nel 1941
25. “Tommy, Can You Hear Me ?” – brano dell’opera rock Tommy, quarto album degli Who pubblicato nel 1969 su doppio vinile
26. “The Acid Queen” – scritta da Pete Townsend per l’opera rock Tommy. Nel film omonimo del 1975, diretto da Ken Russell, il ruolo dell’Acid Queen è interpretato da Tina Turner
27. “Long Black Limousine” – brano di Vern Stovall and Bobby George (1961). Grande successo di Elvis Presley nel 1969
28. “Oh Freedom” – canto popolare afroamericano della seconda metà del XIX secolo, inciso da Odetta nell’album Odetta Sings Ballads and Blues (Spiritual Trilogy) nel 1956
29. “Send Me Some Lovin'” – standard del rock and roll inciso da Little Richard nel 1957
30. “Walk On By” – composizione di Burt Bacharach e Hal Davis, per la voce di Dionne Warwick (1964)
31. “Wake Up, Little Suzie” – popolare canzone scritta da Felice e Boudleaux Bryant. Fu un successo per gli Everly Brothers nel 1957
32. “Turn Your Radio On” – brano country del 1939, forse noto a Dylan nella versione di Roy Acuff and The Smoky Mountain Boys del 1963
33. “Dizzy, Miss Lizzy” – rock and roll scritto e registrato da Larry Williams nel 1958. I Beatles ne fecero una cover pubblicata sull’album Beatles VI in U.S.A. e sull’album Help in Europa (1965)
34. Gioco di parole su “patsy” – I’m just a patsy (sono solo un capro espiatorio) è la frase che Lee Oswald disse alla Polizia quando fu arrestato. Patsy Cline è una cantante
35. Patsy Cline (8 settembre 1932 – 5 marzo 1963) – nome d’arte di Virginia Patterson Hensley. È stata una cantante tra le più influenti del XX secolo, e tra le prime a passare con successo dal genere country-rockabilly al pop. Morì in un incidente di aereo pochi mesi prima dell’attentato a JFK. Dal 1973 è nella Hall Of fame Country
36. “Blood In My Eyes” – blues dei Mississippi Sheiks del 1932, registrato anche dallo stesso Dylan nell'album World Gone Wrong del 1993
37. “La Nuova Frontiera” – formula usata da John Kennedy nel discorso tenuto alla convenzione democratica di Los Angeles il 14 luglio 1960 per indicare il senso e la sfida della sua presidenza: “Ci troviamo ogggi alle soglie di una nuova frontiera, la frontiera degli anni ’60. Non è una frontiera che assicuri promesse, ma soltanto sfide, ricca di sconosciute occasioni, ma anche di pericoli, di incompiute speranze e di minacce”
38. Abraham Zapruder (15 maggio 1905 – 30 agosto 1970) – sarto ucraino naturalizzato statunitense di origine ebraica, divenuto celebre per aver ripreso con una cinepresa 8 mm il corteo presidenziale di John Kennedy ad Elm Street a Dallas nel momento dell’omicidio del presidente degli Stati Uniti
39. Lyndon B. Johnson (27 agosto 1908 – 22 gennaio 1973) – nel 1963 LBJ era vicepresidente degli Stati Uniti d’America: a seguito dell’assassinio di John Kennedy il 22 novembre 1963 divenne il 36º presidente degli Stati Uniti d'America. La cerimonia avvenne all'interno dell'ufficio di bordo dell'aereo, presso il Love Field Airport a Dallas, alle 2:38 pm, due ore e otto minuti dopo la morte del presidente Kennedy
40. “What’s New Pussycat ?” – brano di Burt Bacharach e Hal Davis, interpretato da Tom Jones per l’omonimo film del 1965, una commedia brillante scritta da Woody Allen e diretta da Clive Donner. Protagonisti Peter Sellers, Peter O’Toole, Romy Schneider, Ursula Andress. Esordio di Woody Allen come attore, il suo personaggio si chiama Victor Shakapopulis (!)
41. “What’d I Say” – celebre brano di Ray Charles (1959)
42.“Only The Good Die Young” – canzone di Billy Joel, dall’album The Stranger (1977)
43. “Tom Dooley” – murder ballad tradizionale del North Carolina, racconta l’assassinio di una donna di nome Laura Foster avvenuto nel 1866 di cui fu accusato un soldato confederato di nome Tom Dula (poi storpiato in Dooley), impiccato nel 1868. La prima registrazione del brano risale al 1929, ad opera del duo Grayson and Whitter. La canzone divenne un grande successo nella versione del gruppo folk The Kingston Trio nel 1958
44. “St. James Infirmary” – blues in minore, di origine anonima. La prima registrazione, come Gambler’s Blues, risale al 1927. La versione di Louis Armstrong è del 1928
45. Etta James (25 gennaio 1938 – 20 gennaio 2012) – nome d'arte di Jamesetta Hawkins, è stata una cantante statunitense di jazz, blues, rhythm and blues e gospel.
46. “I’d Rather Go Blind” – un classico del blues, scritto e registrato da Etta James nel 1957
47. John Lee Hooker (22 agosto 1917 – 21 giugno 2001) – è stato un influente cantante, autore e chitarrista blues dallo stile inconfondibile. Nella sua lunga carriera ha collaborato con molti artisti rock come Keith Richards, Santana, e Van Morrison
48. “Scratch My Back” – brano registrato nel 1965 da Slim Harpo (James Isaac Moore), musicista blues, autore anche della famosa “I’m A King Bee”
49. Guitar Slim (10 dicembre 1926 – 7 febbraio 1959) – nome d’arte di Eddie Jones, è stato un celebre chitarrista blues di New Orleans, attivo negli anni ‘40 e ’50. Ha avuto un notevole impatto sul rock and roll, in quanto è stato tra i primi ad utilizzare la distorsione sulla chitarra elettrica, anticipando lo stile e il suono di Jimi Hendrix. Alcoolizzato, morì di polmonite a 32 anni
50. “Goin’ Down Slow” – blues scritto da Jimmy Oden e registrato per la prima volta da St. Louis Jimmy nel 1941. Howlin’ Wolf e B.B. King hanno pubblicato una loro versione del brano nel 1962, altre versioni sono state registrate dagli Animals, Canned Heat, Aretha Franklin
51. Marylin Monroe (1 giugno 1926 – 5 agosto 1962) – nata Norma Jean Mortenson Baker, è stata una attrice, modella e cantante americana, ed è considerata una delle più grandi stelle della storia del cinema
52. “Don’t Let Me Be Misunderstood” – canzone di Nina Simone inclusa nell'album Broadway-Blues-Ballads del 1964. Reinterpretata in chiave elettrica con enorme successo dagli Animals nel 1965
53. Donald Hugh Henley (22 luglio 1947) – cantante, batterista, produttore, membro fondatore degli Eagles e coautore (con Glenn Frey) della maggior parte delle loro canzoni
54. Glenn Lewis Frey (6 novembre 1948 – 18 gennaio 2016) – è stato un cantante, chitarrista, autore, attore e co-fondatore degli Eagles. Nella band, Frey condivideva il ruolo di cantante e frontman con Don Henley, con cui ha anche scritto la maggior parte delle canzoni prodotte dagli Eagles
55. “Take It To The Limit” – canzone scritta da Randy Meisner, Don Henley e Glenn Frey per il quarto album degli Eagles One Of These Nights del 1975
56. Carl Dean Wilson (21 dicembre 1946 – 6 febbraio 1998) – musicista americano, era il più giovane dei fratelli Wilson con cui fondò i Beach Boys. Principale chitarrista della band, è stato a volte cantante solista, come nella famosa ‘God Only Knows’
57. “Desperados Under the Eaves” – brano di Warren Zevon del 1976 che si conclude ripetendo la frase Look away down Gower Avenue. Ai cori partecipava Carl Wilson dei Beach Boys (vedi)
58. “Tragedy” – brano di Thomas Wayne and the DeLons arrivato al 5° posto della classifica dei Top 100 di Billboard nel 1959. Due anni dopo, una cover dei Fleetwoods arrivò al 10° posto della classifica. Una cover del brano è stata registrata e pubblicata anche da Paul McCartney sull’edizione Deluxe dell’album ‘Red Rose Speedway nel 2018
59. “Twilight Time” – Brano dei Platters, dall’album The Great Pretender (1965)
60. “Take Me Back To Tulsa” – tradizionale western song registrata da Bob Willis and The Texas Playboys nel 1941
61. “Another One Bites The Dust” – brano dei Queen dall’album The Game (1980)
62. “The Old Ragged Cross” – country-gospel scritto dall’evangelista George Bennard nel 1912. Registrato dalla cantante Jo Stafford nel 1962 ed in seguito da molti altri artisti come Merle Haggard, Johnny Cash, Ella Fitzgerald
63. “In God We Trust” – motto nazionale degli Stati Uniti riportato sulle banconote americane
64. “Ride The Pink Horse” – (Fiesta e Sangue), film del 1947 diretto da Robert Montgomery. Tratto dal romanzo La Giostra Della Morte di Dorothy B. Hughes del 1946
65. “Mystery Train” – brano scritto da Junior Parker e dal colonnello Sam Phillips, primo singolo pubblicato dalla Sun Records nel 1953. La versione di Elvis Presley è del 1955
66. Oscar Emmanuel Peterson (15 agosto 1925 – 23 dicembre 2007) – è stato un celebre pianista jazz e compositore canadese. Straordinario virtuoso del pianoforte, è stato probabilmente uno tra i pianisti più prolifici della storia della musica afro-americana. Duke Ellington lo definì “il Maragià della tastiera”
67. Stan Getz (2 febbraio 1927 – 6 giugno 1991) – nato Stanley Gayetski, è stato un celebre sassofonista di jazz. Era noto con il soprannome di ‘The Sound’ per il timbro caldo e lirico del suo sassofono tenore
68. “Blue Sky” – canzone scritta dal chitarrista Dickey Betts e pubblicata sull’album Eat a Peach dell’Allman Brothers Band (1972)
69. Forrest Richard Betts (12 dicembre 1943) – noto come Dickey Betts, è un chitarrista, cantante, compositore e membro fondatore della Allman Brothers Band. Autore di Blue Sky, qui citata da Dylan, e di Jessica (nome della figlia di Betts), brano strumentale fra più celebri della ABB
70. Art Pepper (1 settembre 1925 –15 giugno 1982) – sassofonista e clarinettista, leggenda della musica jazz degli anni ’50. Attivo fino all’inizio degli anni ’80
71. Thelonious Monk (10 ottobre1917 – 17 febbraio 1982) – pianista e compositore di musica jazz, noto per lo stile unico nell’improvvisazione, ha contribuito alla creazione di numerosi standard del jazz
72. Charlie Parker (29 agosto 1920 – 12 marzo 1955) – noto come ‘Yardbird’ o semplicemente ‘Bird’ è stato un celebre sassofonista e compositore di musica jazz, ricordato per essere stato uno dei padri fondatori del movimento musicale chiamato bebop
73. “All That Jazz” – brano tratto dal musical Chicago (1975) interpretato da Chita Rivera a Broadway. Singolo di Liza Minnelli nello stesso anno. La canzone dà il titolo al successivo film (All That Jazz – Lo Spettacolo Comincia) diretto da Bob Fosse nel 1979, protagonisti Roy Scheider e Jessica Lange
74. “Birdman of Alcatraz” (L’Uomo di Alcatraz) – è un film del 1962 diretto da John Frankenheimer, tratto dal romanzo biografico Birdman of Alcatraz del giornalista Thomas E. Gaddis del 1955, che a sua volta racconta la storia del criminale Robert Stroud che in carcere si dedicò allo studio dei canarini, guadagnandosi una rispettata fama di ornitologo. Protagonista del film fu Burt Lancaster
75. Joseph Frank Keaton (4 ottobre 1895 – 1 febbraio 1966) – detto Buster, è stato uno degli attori più famosi dell’epoca del cinema muto. Celebre per l'espressione stralunata e malinconica dei suoi personaggi e soprattutto per il suo talento "acrobatico”
76. Harold Clayton Lloyd Senior (20 aprile 1983 – 8 marzo 1971) – è stato un attore americano, tra i maggiori protagonisti del cinema muto
77. Benjamin “Bugsy” Siegel (28 febbraio 1906 – 20 giugno 1947) – mafioso statunitense di origine ebrea, pluriomicida, trafficante di alcool e stupefacenti, boss del racket del gioco d’azzardo, noto come uno tra i più infami e temuti gangsters dei suoi tempi. Finanziò uno dei primi casinò (il Flamingo) sorti nel deserto del Nevada, nucleo di quella che sarebbe diventata la città di Las Vegas
78. Charles Arthur “Pretty Boy” Floyd (3 febbraio 1904 –22 ottobre 1934) – è stato un bandito e rapinatore di banche negli anni ’30. Nei resoconti dell’epoca fu descritto come una specie di eroe (negativo) popolare. Nel 1939 Woody Guthrie gli dedicò una ballata dai toni romanzeschi, reinterpretata molti anni dopo anche dai Byrds e da Dylan stesso nell’album Folkways: A Vision Shared del 1988
79. “Cry Me A River” – ballata blues-jazz, interpretata da Julie London (1955) e da Ella Fitzgerald (1961). Joe Cocker ha pubblicato la sua versione dal vivo nell’album Mad Dogs & Englishmen del 1970
80. Lindsey Adam Buckingham (Palo Alto, 3 ottobre 1949) – musicista, cantante, autore e produttore americano, meglio noto come chitarrista e primo vocalist dei Fleetwood Mac dal 1975 al 1987 e dal 1997 al 2018. Al 100° posto nella classifica stilata da Rolling Stone dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi. Al suo attivo anche album con la cantante e compagna Stevie Nicks, a cui il suo nome è spesso associato (anche da Dylan in questo testo), e diversi album da solista
81. Stephanie Lynn Nicks (26 maggio 1948) – nota come Stevie Nicks, è una cantante ed autrice americana, co-vocalist dei Fleetwood Mac insieme al compagno Lindsey Buckingham. Ha pubblicato con successo diversi album da solista. Con l’amico Tom Petty nel 1982 ha pubblicato il singolo Stop Draggin’ My Heart Around
82. Nat King Cole (17 marzo 1919 – 15 febbraio 1965) – vero nome Nathaniel Adams Coles, è stato un cantante, pianista jazz e attore statunitense. Fu il primo artista afro-americano ad avere un suo programma radiofonico e bissò il suo successo nei tardi anni cinquanta con il primo show televisivo a copertura nazionale condotto da un afro-americano. Combatté il razzismo durante tutta la sua vita, rifiutandosi di esibirsi nei locali dove venivano applicate le norme sulla segregazione razziale
83. “Nature Boy” – brano di Nat King Cole pubblicato nel 1948. In seguito registrato tra gli altri anche da Frank Sinatra e Sarah Vaughan
84. “Down In The Boondocks” – scritta da Joe South, fu un successo nella versione di Billie Joe Royal nel 1965. Ry Cooder l’ha inclusa nel suo album Borderline del 1980
85. Marlon Brando (3 aprile 1924 – 1 luglio 2004) – attore statunitense, considerato una delle maggiori stelle di Hollywood, oltre che uno degli attori più carismatici e di maggior talento della storia del cinema. Nel film Il Fronte del Porto del 1954, diretto da Elia Kazan, interpreta il ruolo di Terry Malloy
86. “It Happened One Night” (Accadde Una Notte) – è un film del 1934 diretto da Frank Capra, con Clark Gable e Claudette Colbert. Fu il primo film a vincere i 5 maggiori premi Oscar (miglior film, regia, sceneggiatura, attore protagonista e attrice protagonista)
87. “One Night Of Sin” – brano di Smiley Lewis (1956), un altro successo per Elvis Presley nel 1957
88. “Merchant to Venice” – Tragedia di William Shakespeare. Il titolo esatto è The Merchant of Venice. Dylan ha sostituito ‘of’ con ‘to’
89. “Stella By Starlight” – standard del jazz, scritto per la colonna sonora del film The Uninvited del 1946. Registrata da Frank Sinatra, Charlie Parker, Stan Getz, Chet Baker, Bud Powell, Miles Davis, Nat King Cole e molti altri. Alcuni di questi artisti vengono citati da Dylan nel testo di questa Murder Most Foul
90. “Macbeth” – tragedia di William Shakespeare
91. “The House Of The Rising Sun” – canzone tradizionale di autore sconosciuto. La prima registrazione risale al 1925. Dylan la inserì nel suo primo album (Bob Dylan, 1962), con un arrangiamento ‘rubato’ all’amico folk-singer Dave Van Ronk, autorevole esponente della scena folk newyorkese (era soprannominato ‘Il Sindaco di MacDougal Street’). La versione elettrica degli Animals (1964) fu un successo planetario
92. “Misty” – standard del jazz scritto dal pianista Erroll Garner nel 1954. Un successo per Johnny Mathis (1959). Interpretato anche da Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan e Frank Sinatra fra gli altri.
93. “Old Devil Moon” – brano composto per il musical di Broadway Finian’s Rainbow del 1947, interpretato da Ella Logan
94. “Anything Goes” – scritta da Cole Porter per il musical omonimo (1934). Reinterpretata dalla cantante Eileen Rodgers nel revival del musical andato in scena off-Broadway nel 1962.
95. “Memphis In June” – scritta nel 1945 dal celebre compositore Hoagy Carmichael, autore anche di Stardust e Georgia On My Mind, interpretata da Julie London (1956) e da Nina Simone nell’album Forbidden Fruit del 1961
96. “Lonely At The Top” – brano di Randy Newman, dall’album Sail Away del 1972
97. “Lonely Are The Brave” (Solo Sotto le Stelle) – film western del 1962, diretto da David Miller, protagonista Kirk Douglas
98. Harry Houdini (24 marzo 1974 – 31 ottobre 1926) – nato Erik Weiszt, è stato un illusionista e attore austro-ungarico naturalizzato statunitense. È stato uno dei più famosi illusionisti ed escapologi della storia, reso celebre dalle sue fughe impossibili
99. Jelly Roll Morton (20 settembre 1890 – 10 luglio 1941) – vero nome Ferdinand Joseph LaMothe, è considerato il primo importante compositore e pianista di musica jazz della
100. “Lucille” – celebre brano di Little Richard del 1957
101. “Deep In A Dream” – standard scritto nel 1938, interpretato fra gli altri da Frank Sinatra (1955), Al Caiola (1956), Chet Baker (1960)
102. “Driving Wheel” – blues registrato dal musicista di colore Roosevelt Syker nel 1936. Verosimilmente Dylan si riferisce alla versione di successo che ne fece Junior Parker del 1961. Meno probabile il riferimento ad un brano con lo stesso titolo scritto dal folk singer anglo-canadese David Wiffen (1971), più noto nella versione di Tom Rush
103. “Moonlight Sonata” – Sonata per pianoforte n. 14 , nota come “Sonata al Chiaro di Luna”, di Ludwig Van Beethoven (1801)
104. “Key To The Highway” – standard del blues, scritto da Charlie Segar e Big Bill Broonzy. Registrato per la prima volta da Charlie Segar nel 1941. Little Walter ne fece una versione elettrica nello stile del blues di Chicago nel 1958. Incisa anche da Eric Clapton nell’album Layla del 1970
105. “Marching Through Georgia” – marching song scritta da Henry Clay Work alla fine della guerra civile americana nel 1865, registrata fra gli altri da Pete Seeger nell’album Songs of the Civil War del 1960 e dal cantante country & western Tennessee Ernie Ford nell’album Civil War Songs of the North del 1961
106. “Dumbarton’s Drums” – antica canzone tradizionale scozzese, risalente alla prima metà del XVII secolo. Forse nota a Dylan nella versione dei Corries, gruppo folk scozzese attivo negli anni ’60
107. “Love Me Or Leave Me” – brano del 1928, scritto da Walter Donaldson per l’opera Whopee! in scena a Broadway. Bud Powell ne ha utilizzato la sequenza di accordi per la sua composizione Get It del 1957
108. Bud Powell (27 settembre 1924 – 31 luglio 1966) – pianista e compositore statunitense di musica jazz
109. “The Blood-stained Banner” – La bandiera insanguinata, inno degli Stati Confederati d’America
Altre parole, o frasi, del testo potrebbero essere riferite ad altre canzoni, film, o alludere a personaggi veri o di fantasia, ma il contesto di Murder Most Foul non le recepisce come compatibili con il racconto e il periodo storico narrato da Dylan. Per questo motivo non le abbiamo inserite e commentate. Tuttavia ne diamo ugualmente nota certi che qualcosa comunque ci possa essere sfuggito:
Pick Up The Pieces (Average White Band, 1974)
Infamy (Rolling Stones, 2005)
Woodstock : in questo caso sembra che la citazione riguardi il festival, non l’omonima canzone di Joni Mitchell
Tell me no Lies (The Golliwogs, poi CCR, 1975 - Dr Feelgood 1993)
Long and Lonesome Road (Shockin Blue, 1969)
Backseat Blues (Roomful of Blues, 1998)
Le Canzoni lunghe di Bob Dylan
Perché anche noi ci siamo divertiti…
Quando abbiamo sentito dei quasi diciassette minuti di Murder Most Foul il pensiero è andato subito a Browsville Girl (1986) come la canzone più lunga di Dylan, ma ci eravamo sbagliati…
Titolo |
Release |
Album |
Anno |
Time |
Idiot Wind |
1976 |
Hard Rain (Remastered) |
Maggio 1976 |
10.06 |
Desolation Road |
2018 |
Live 1962-1966 Rare Performance From the Copyright Collection |
1966 |
10.37 |
Brownsville girl |
1986 |
Knocked Out Loaded |
1986 |
11.03 |
Joey |
1976 |
Desire |
1976 |
11.05 |
Desolation road |
1965 |
The Best of Cutting Edge 1965-1966 The Bootleg Series Vol.12 |
1965 |
11.16 |
Sad-Eyed Lady of The Lowlands |
1966 |
Blonde on Blonde |
1966 |
11,19 |
Desolation Road |
1965 |
Highway 61 Revisited |
1965 |
11.21 |
Desolation Road |
1966 |
Live 1966 Royal Albert Hall Concert: The Bootleg Series Vol.4 |
1966 |
11.32 |
Desolation Road |
1966 |
No Direction Home: Bootleg Series Vol. 7 (movie soundtrack) |
1966 |
11.45 |
Desolation Road |
1966 |
The Real Royal Albert Hall (live) |
1966 |
12.05 |
Tempest |
2012 |
Tempest |
2012 |
13.54 |
Highlands |
1997 |
Time Out of Mind |
1997 |
16.31 |
Murder Most Foul |
2020 |
Single MP3 |
2020 |
16.55 |