Sanremo 2021

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Sanremo 2021 Una poltrona per due: le pagelle dei primi ascolti delle canzoni in gara

04/03/2021 di Autori vari

#Sanremo 2021#Italiana#Pop

Pensavate che avessimo rinunciato alla nostra rassegna di orrori, errori ed eroi sanremesi? Invece no: i nostri Barbara Bottoli e Paolo Ronchetti hanno visto per noi le prime due puntate per Festival di Sanremo. Ecco i loro giudizi universali nel doppio pagellone delle canzoni delle Nuove Proposte e dei Big.
Nuove Proposte

Gaudiano – Polvere da sparo

Barbara: si perdono le parole, si perde lo stesso interprete alla ricerca di una propria linea e ci perdiamo anche noi a casa. 4,5

Paolo: sembra Al Bano ma con meno voce. Ho detto tutto! 3

Elena Faggi – Che ne so

Barbara: un po' Alice nel Paese delle Meraviglie, un po' Star Wars che nasconde una limpidezza vocale che non riesce ad esplodere. 5

Paolo: carisma e simpatia. Pop Retrò con brividi Wave. Brava. 7

Avincola – Goal!

Barbara: ci si riempie di aspettative appena si presenta in cima alla scalinata, carina la metafora calcistica, ma oltre al carino non si va. 5

Paolo: a me sembra Povia 2: La Vendetta. Mah! 3

Folcast – Scopriti

Barbara: D'Erasmo come direttore di orchestra è un 9 assicurato, la voce dell'artista è bella, l'arrangiamento pure, ma non sembra avere ancora un proprio stile definito. 5,5

Paolo: musicalmente splendida con un bell’arrangiamento che valorizza molto bene l’orchestra e le sue possibiltà timbriche. Lui sicuro con un bel modo di porgere la voce. 8,5

Wrongonyou – Lezioni di volo

Barbara: inizia molto bene, non esplode mai, tarandosi sul “meno rischio più risultato”. Nome certo per il secondo posto. 6+

Paolo: più o meno banale come mille altre. Senza infamia e senza lode. Voce forse banalmente carina con molto/troppo inutile autotune. 6

Greta Zuccoli – Ogni cosa di te

Barbara: è evidente che vorrebbe fare molto di più, ma l'emozione la frena. 5,5

Paolo: sembra sappia cantare. Molto sofisticata e non banale anche negli arrangiamenti. Potrebbe avere i numeri per svincolarsi dal pop più banale e mirare ad altro. 7,5

Davide Shorty – Regina

Barbara: è il primo tra le “nuove proposte” a mostrare una personalità definita. Bella voce, ma tra i vari stili si perde il testo nel complesso. 6

Paolo: lunga gavetta che passa sia da Xfactor che dai piccoli palchi. È bravo e credibile con il suo funk jazz tra Incognito e Alan Sorrenti (ancora!). Suonato molto bene e lui padrone sornione del palco. Anche l’intermezzo rap gira. Fa un po’ fatica su alcuni passaggi alti ma è comunque bravo e il testo fila via che è un piacere. Il problema è che sembra veramente un brano vecchio di trent’anni. Comunque  7

I Dellai – Io sono Luca

Barbara: sembrano stati catapultati sul palco direttamente dagli anni Novanta. Nelle prossime due settimane sentiremo Io sono Luca, ricollegandolo al brano di Silvia Salemi A casa di Luca. 5,5

Paolo: io sono senza parole. Forse non ho capito nulla di questo brano: doveva essere divertente? In realtà è solo scritta malino e banale. 5


 Campioni

Arisa – Potevi fare di più

Barbara: coppia pop da Sanremo: voce di Arisa e brano di D'Alessio. Per la seconda volta nel percorso sanremese Arisa è credibile. Facile da assimilare, facile da piazzare in classifica: prodotto sanremese brevettato. 6

Paolo: canta bene come quasi sempre. Nonostante la scrittura di D’alessio il brano è sin troppo simile alle sue prove precedenti. Forse sta rimanendo schiacciata da questo personaggio di perdente in amore. Comunque, credibile e brava.  6,5

Colapesce – Di Martino – Musica leggerissima

Barbara: versione Bee Gees lockdown evidentemente subiscono l'emozione, soprattutto Dimartino, ma sono la prima ventata di aria fresca sul palco del 2021. Tante riflessioni nel testo, forse, non molto sottolineate apparendo un “banale musica leggera”. 6

Paolo: molto! Forse troppo leggera l’ambientazione pop anni 70/80 del brano che entra nelle orecchie ma a cui forse manca qualcosa per essere considerato veramente BELLO. Sicuramente venderà e si ascolterà tanto. Con quel ritornello leggero ripetuto alla nausea. Alan Sorrenti sorride sornione per questi suoi Figli delle Stelle.  7

Aiello – Ora

Barbara: impossibile esprimere un'opinione perché la tensione viene riversata interamente nell'interpretazione ed è la sola cosa che arriva durante l'esibizione, tanto da cogliere solo alcune parole. La sensazione è che possa essere un brano radiofonico, ma lo si afferma in base al curriculum di Aiello. 3

Paolo: raglia parole incomprensibili urlando e cercando pianissimi che non riesce minimamente a gestire. Doveva essere la rivelazione del Festival ma, magari complice l’emozione, risulta inascoltabile e irritante. Per ora voto basso ma sono pronto a cambiare idea. 2

Francesca Michielin – Fedez – Chiamami per nome

Barbara: già dal nastro simbolico sui microfoni dimostrano di sapere come funziona l'acchiappalike, ma Fedez dimostra di trovarsi meglio dietro la telecamera dello smartphone che a quelle televisive, facendo tenerezza, mentre la Michielin sa che deve fare la maggior parte del lavoro. Sarà uno dei brani che ci accompagnerà per mesi, con video, post, stories. 6

Paolo: ma qualcosa di un pizzico meno banale e “liscio” non si poteva trovare? Sembrano la normalizzazione di loro stessi. Solo la nota in falsetto della Michelin su “parole” dice qualcosa di bello! Fedez è visibilmente sin troppo emozionato. Sonnolenti! 6


Max Gazzè e Trifluoperazina Monstery Band – Il farmacista

Barbara: la musica non è stata contemplata nelle riaperture, ma Gazzè si presenta con la sua orchestra. Peccato per gli evidenti problemi di audio che, durante l'esibizione, cerca di comunicare, ma non vengono risolti. Votazione per la capacità di pronunciare alcuni termini. 6,5

Paolo: anche Gazzè rimane nel suo comodo cliché! Il solito ritmo e i soliti accordi. A volte si invecchia diventa difficile essere sempre freschi. In questo pasticciata esibizione, comunque piena di sano mestiere artigianale, nulla sembra essere a fuoco; a partire dal testo sino alla bizzarra presentazione. E la cosa non aiuta la comprensione.  7

Noemi – Glicine

Barbara: passa inosservata, non emoziona, ammicca alla telecamera senza tirare fuori la voce che finora l'ha contraddistinta. Il brano riporterà le radio a parlare di lei, ma non sarà un brano che si ricorderà negli annali della kermesse. 5

Paolo: e vai con il cliché! Lei ha sempre una voce interessante ma questa scrittura musicale non ha nulla di interessante e nulla che possa valorizzare veramente la voce di Noemi. Il testo è poi un continuo e fastidiosissimo lavoro a stravolgere gli accenti delle parole. 6,5

Madame – Voce

Barbara: voce ormai conosciuta, 18 anni di carisma sul palco, il primo brano di questa edizione che si spera di sentire nelle prossime settimane. Forza, testo e presenza scenica, anche se avrebbe potuto essere maggiormente valorizzata. 7

Paolo: purtroppo, le lezioni di canto si fanno sentire e probabilmente si fa sentire anche un po’ di emozione. Persa la sua particolarità vocale rimangono difetti amplificati (ad esempio le “o” o le doppie che saltano), un testo non sempre cantato in maniera comprensibile (ed è la prima volta in vita sua) e troppo troppo autotune. Nonostante questo, la sua canzone rimane una delle cose migliori della prima serata. 7

Måneskin – Zitti e buoni

Barbara: bellissimo l'aver sottolineato con le inquadrature gli arrangiamenti tra basso, chitarra e violini. Che potenza! Aiutati dalle luci che danno spazio al brano riescono a distaccarsi un po' dall'immagine. Seguono il percorso dei gruppi a Sanremo e vanno direttamente in radio. 6/7

Paolo: Zitti e buoni assomiglia a qualcosa che so. Due canzoni: Una italiana e una forse di Jimi. Ma fossi più giovane di quarant’anni sarei in cameretta con la loro canzone al massimo. Un bel anthem per i live e una esecuzione praticamente perfetta con bel tiro. Non il mio genere, ma meritano perché sono credibili anche su questo palco così difficile per alcuni generi musicali. 7

Ghemon – Momento perfetto

Barbara: interessante la svolta di Ghemon, che si traveste meno e si scopre, scoprendo anche la voce e l'interpretazione. Non un brano che rientrerà tra i miei preferiti, ma inatteso: occasione interessante per rivalutare Ghemon. 6,5

Paolo: senza volere screditare il bel brano Momento perfetto un mix riuscitissimo tra qualcosa di molto vecchio e qualcosa di solo vecchio ma sempre con qualcosa di giovane e fresco all’interno e con un bell’arrangiamento che nobilita al meglio l’orchestra. Unico problema è che dal vivo la sua voce da sola sembra non reggere il brano. Si affida al suo personaggio e il suo modo di fare è molto carino ma non basta a sostenere al meglio tutta la canzone. 7,5

Coma Cose – Fiamme negli occhi

Barbara: bella l'interpretazione, intima e sensuale; lo sguardo maschile di Fausto protegge, incitando Francesca a non lasci trasportare troppo dall'emozione, dando ancora più senso al brano. Seguendoli ci si poteva aspettare un rischio maggiore. Testo sensato con belle immagini. Da aspettare nella serata cover. 6/7

Paolo: a me piace molto questo pop anni '60/'70 che sa vagamente di un Gainsbourg normalizzato dai Vianella. In realtà, tra i big della prima serata, la loro è una delle cose più dolci e belle così piena di una semplicità d’altri tempi e non banale. 7,5

Annalisa – Dieci

Barbara: Annalisa sa calcare il palco Sanremese, ma riesce, paradossalmente, a brillare nei duetti e cover. Quando è protagonista è troppo adeguata alla canzone, finendo per non emozionare ed emozionarsi. 5,5

Paolo: piccolo brano sostenuto da un po’ di feticismo nella presentazione (che non ci sta mai male ma che non c’entra nulla con la canzone). Rimane l’annoso problema di una scrittura a malapena sufficiente. 7

Francesco Renga – Quando trovo te

Barbara: è l'unico che fa rimpiangere il pubblico perché lo si percepisce solo con un brano che non riesce ad abbracciare. Si rimpiange il passato, ma sarà il futuro acustico del post Sanremo. 4/5

Paolo: assolutamente inascoltabile: tremendamente stonato e banale. Basta? Basta! 1

Fasma – Parlami

Barbara: l'auto tune totale non ci mancava così tanto, stile Fasma, già visto, già sentito anche se il testo non cade nell'ipocrisia e lui sembra crederci tanto, unica cosa da premiare perché sarà il successo radiofonico adolescenziale. 6+

Paolo: ma cos’è questo nulla? Fasma e la sua canzone sembrano la parodia di una parodia! 2


Orietta Berti – Quando ti sei innamorato

Barbara: in questo caso non si esprime un parere sul brano presentato, ma l'Usignolo di Cavriago insieme a Leali, Cinquetti e Bella dimostra che c'è un abisso tra passato e presente: rappresenta la gavetta, la nostalgia e che la professionalità paga sempre. 6,5

Paolo: se avesse avuto anche un arrangiamento anni 40 sarebbe stata straordinaria. Sa cantare e tenere il palco anche rimanendo ferma. In alcuni tratti il brano sembra uno standard cubano e forse, con un po’ di coraggio, bisognava rischiare un arrangiamento più alla “Buena Vista” che le avrebbe permesso di non rincorrere il testo. Canta senza auricolari e solo con i monitor segnando anche in questo una differenza generazionale. La Berti ci insegna come si possa essere sé stessi a qualsiasi età e come si possa dare lezioni di classe sul palco sanremese. 7

Bugo – E invece sì

Barbara: l'uomo più nominato tra il Festival precedente e questo. Il mondo di Bugo è altro rispetto a ciò che conosciamo. Piace, coinvolge, fedele a sé stesso. Potrebbe diventare la riscossa radiofonica. 6,5

Paolo: stona, ma ha la canzone più bella ed emozionante di tutte sino a quel momento. Suonata, scritta e arrangiata benissimo. Un susseguirsi di belle linee di canto e strumentali che la fanno diventare contagiosa. Orecchiabile, dolce e appassionato tra Battisti e i Beatles. 8,5

Gaia – Cuore amaro

Barbara: fa rimpiangere Elettra Lamborghini che almeno non si prende troppo sul serio. Nelle radio impazza già e si spera passi tutto velocemente. 4

Paolo: canzone per l’estate. Tormentone immobile al limite della decenza. In più si muove malissimo ed ha un testo imbarazzante. Eppure, sono qui a canticchiarla e forse qualcosa di bello qui dentro, prima o poi, lo troverò. 6

Lo Stato Sociale – Combat Pop 

Barbara: anche meno, potrebbe essere il riassunto della loro esibizione. Dopo “Dov'è Bugo” si passa a “Dov'è Lodo”. Tuttavia non ci si aspettava nulla di più. 4+

Paolo: inizia alla Bennato e sembra di essere con il Capitani Uncino: ma è il rock n roll che è fatto così! La canzone va avanti cambiando pian piano sino a quando, pian piano il brano si sgonfia e per canzoni come questa lo sgonfiarsi è un peccato mortale! Non aiutano le trovate sul palco che confondono e sono veramente poco utili alla canzone. 7


La Rappresentante di Lista – Amare 

Barbara: una delle maggiori conferme. Sanno esattamente cosa fare e lo fanno sapientemente. Hanno tutto, forse il brano non era in linea con le aspettative, ci hanno abituati a testi migliori, ma sul palco sono i brividi. Si confermano una delle proposte migliori degli ultimi anni. Radiofonicamente potenza pura. 8

Paolo: non ci sono parole! Perfettamente pop e assolutamente perfetti. Certo il brano non è bello e innovativo come altre loro cose, ma capolavori come ”Questo Corpo” escono una volta sola nella vita; e devi tenerli stretti e non imitarli mai! Tornando a questa sera la band canta e suona con una gioia unica e contagiosa che dà i brividi 8,5

Malika Ayane – Mi piace così

Barbara: non ho capito. Se tra gli autori non fosse stato menzionato Pacifico ci avrei visto troppa malizia, ma la sua voce è sempre come una medaglia a due facce: interessante, ma poi è sempre quella. Tuttavia è un'artista sanremese e ha il suo posto già scritto. 6+

Paolo: sembra un brano assolutamente da alta classifica. Pop e radiofonica. Lei Stonacchia ogni tanto come sempre ha fatto. Nulla di non sentito. Probabilmente un altro talento senza identità e gusto. 7


Ermal Meta – Un milione di cose da dirti 

Barbara: un posto sul podio è già suo, ma senza dubbio. E' il primo artista che si presenta rilassato e che riporta alla mente il Festival di Sanremo. Ermal ci mette tutto: voce, musica, interpretazione, ci sono, ma soprattutto Ermal Meta è sempre fedele sia nei live che in radio e anche sul palco di Sanremo. 8,5

Paolo: veramente una bella scrittura: personale e matura. In alcuni momenti quasi dalliana senza mai copiare. Peccato per i pochi momenti più pop ma qui, come scrittura e interpretazione personale, siamo su un altro pianeta. 8,5

Extraliscio e Toffolo – Bianca luce e nera

Barbara: a differenza de Lo Stato Sociale, sanno fare spettacolo e sanno di avere un'orchestra a disposizione. Divertono e si divertono. 5

Paolo: bravi, divertenti e divertiti. Le voci si sposano splendidamente e il contrappunto dei fiati è pura gioia per le orecchie. Bella la follia del Terehim e soprattutto quella elettrica noise ed impazzita che è stata colpevolmente penalizzata dal mix. Bella bella e Piena di ironia e scritta benissimo.  9


Random – Torno a te

Barbara: probabilmente sostituisce Caccamo in questa edizione. Scontato e già scordato. Anche lui paga lo scotto dell'emozione che in questo 2021 è stata una costante, dimostrando che l'isolamento della pandemia sarà uno degli effetti col quale dovremo fare i conti. 5

Paolo: all’inizio è veramente inascoltabile, ma piano piano aggiusta il tiro e si salva a un passo dal baratro. 6


Fulminacci – Santa Marinella

Barbara: dopo la Targa Tenco era atteso. Porta la canzone d'autore e conferma che è interessante e da seguire. Bella scrittura descrittiva, emotiva. 7

Paolo: non lo conoscevo. Ha un bel piglio cantautoriale assolutamente autentico. E ci sono anche altre belle influenze nascoste oltre al palese De Gregori. Gente come gli scozzesi Beta Band e il migliore brit pop. Il brano cresce sino alla fine. Bravo! 8


Willie Peyote – Mai dire mai (la Locura)

Barbara: va oltre le aspettative. Ha testo, concentrazione e riesce a coinvolgere. Brano di denuncia nazionalpopolare capace di descrivere il panorama contemporaneo. Si arrotonda a 7 per l'effetto sorpresa. 7

Paolo: bravo. Un altro che riesce a essere tirato tra parlato e cantato con credibilità e un bel testo. Brano veramente pieno di cose. 8

Gio Evan Arnica

Barbara: testo da Gio Evan, impatto da Sanremo, ma in questo 2021 come l'arnica diventa calmante. 7

Paolo: no no no; questa cosa non è ascoltabile! 1

Irama – La genesi del tuo cuore

Barbara: la novità è vedere Irama senza canotta. Partecipa in differita e risulta non necessario, soprattutto perché è veramente difficile cogliere ciò che sembra una base registrata male … 4? Forse…

Paolo: bella voce con grande attitudine ritmica ma purtroppo il brano è proprio brutto. 4