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È
il 1969 quando Nada, che ha alle spalle solo un 45 giri
con la cover in italiano di "Les bicyclettes de Belsize"
, partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo.
Quell'anno vince "Zingara", la canzone proposta dalla
coppia Iva Zanicchi - Bobby Solo, una delle tante impossibili
che per anni calcheranno il palco dell'Ariston.
Bellissima e giovanissima, tanto da venir soprannominata
Il pulcino di Gabbro (suo paese natale in provincia
di Livorno) Nada canta l'ormai storica "Ma che freddo
fa" (con i Rokes di Shel Shapiro) e si classifica
quinta. Se la città dei fiori viene conquista nel 1971
con "Il cuore è uno zingaro" , questa volta in
coppia con Nicola di Bari, la prima vera svolta artistica
arriva solo due anni più tardi, quando la cantante toscana
non ha ancora compiuto vent'anni. |
Quell'aria
da bambina e certe canzoncine (non le sue che qualche
decennio più tardi chiamerà proprio così in un bella raccolta)
non le piacciono, forse non le sono mai piaciute. S'innamora
di un grande autore conterraneo come Piero Ciampi e spiazzando
tutti, Rca compresa, pubblica un disco che ai più fa storcere
il naso. "Ho scoperto che esisto anch'io" , uscito
nel 1973, è un lavoro coraggioso che l'avvicina per la
prima volta alla canzone d'autore.
Nel 1975 Nada cambia ancora registro e pubblica "1930:
Il domatore di scimmie" (uno dei tanti suoi dischi
mai ristampato in cd), un lavoro frutto della collaborazione
con la Reale Accademia di Musica. Il disco, che non otterrà
alcun tipo di successo commerciale, contiene curiosamente
anche una brano vagamente autobiografico intitolato
"Nada". Frequentando gli ambienti della Rca, Nada
approfondisce le amicizie con Piero Ciampi, Paolo Conte
e Renzo Zenobi, con cui prova, ancora una volta senza
particolare successo, a dar vita ad alcuni concerti che
frutteranno anche un omonimo album, l'ultimo targato Rca,
nel quale Nada canta anche due canzoni scritte proprio
da Paolo Conte. |
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Nemmeno
il passaggio in Polygram sembra portarle fortuna. Il
secondo vinile intitolato a suo nome passa infatti del
tutto inosservato per poi aggiungersi alla fila dei
dischi che ancora oggi attendono una prima stampa digitale
che forse non verrà mai. Nada galleggia grazie a qualche
canzone da juke-box, ma è solo nell'82, con il 33 giri
"Ti Stringerò" (al quale lavora Mauro Lusini)
da cui viene estratto l'omonimo 45 giri, che ritorna
a ottenere un successo considerevole. Ribadito e ampliato
l'anno successivo, questa volta in Emi, con "Smalto"
, long playing che contiene il celebre brano
"Amore disperato" , altro cavallo di battaglia mai
domo del suo repertorio odierno.
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Ci
vogliono però due dischi, "Noi non cresceremo" e "Baci
Rossi" , una bocciatura a Sanremo nell'87 (che di
solito porta solo bene), un lungo periodo di pausa, prima
che Nada si decida a scrivere le proprie canzoni.
"L'anime nere" , e siamo già nel 1992, non conquista
le classifiche (i dissapori con l'etichetta non l'aiutano)
ma rimane un disco decisamente maturo, forse il primo
che apre davvero una strada con un futuro ben delineato.
Tolto due anni più tardi anche il pensiero della pubblicazione
di una raccolta di successi e inediti (compresi i due
pezzi scritti per lei da Mr. "Alè oh oh" Claudio Baglioni)
in occasione dei suoi venticinque anni di carriera, Nada
Malanima si può ora tuffare libera in una nuova dimensione
live in cui riesce ad esprimere tutto ciò che probabilmente
cova da anni. |
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"Nada Trio", ovvero Fausto Mesolella alla chitarra e Ferruccio
Spinetti al contrabbasso, diventa nel 1988 anche un disco
che, pur rimanendo gran tesoro di pochi, lancia l'artista
verso una nuova e splendida carriera. |
Se il vecchio millennio si chiude con una nuova partecipazione
al Festival con "Guardami negli Occhi" , brano
contenuto nell'album "Dove Sei Sei" prodotto
da Mauro Pagani, quello nuovo si apre invece con un lavoro
che vira decisamente verso il rock d'autore alternativo.
"L'amore è fortissimo il corpo no" , è un disco
musicalmente asciutto, liricamente crudo e ispirato. Preludio
del vero e proprio capolavoro che pubblica invece nel
2004 per la brillante produzione di Robert Parish. |
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"Tutto
l'amore che mi manca" raccoglie una serie di canzoni
scarne e ruvide che consacrano Nada sia in qualità di
autrice sia in quella di interprete. Vale la pena di citare
"Chiedimi quello che vuoi", "Asciuga le mie lacrime",
"Piangere o no", "Ti troverò" , ma tutto il lavoro
viaggia su livelli altissimi. Non da meno sono i suoi
live di quei giorni recenti: "L'apertura" , lavoro
registrato dal vivo con Massimo Zamboni, raccoglie i frutti
maturi di un'altra stagione straordinaria. Nada ha saputo
ricostruirsi da sola, grazie alla sua tenacia, alla sua
voce e, soprattutto, grazie alle sue canzoni sincere,
oneste, figlie di un percorso davvero anomalo nella storia
della musica italiana. |
E
val qui la pena citare la strofa di una sua canzone (
"Inganno" ) che ben riassume tutto ciò: "Sono
nata onda anomala in un mare che non conosco ancore bene,
ma che so viaggiare ma che ci so restare a galla, ormai
ho imparato mi sono allenata a mie spese a mia insaputa"
. |
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Anche
quando partecipata nuovamente a Sanremo, nel febbraio
del 2007, Nada la fa a modo suo, con una canzone che,
pur limata degli spigoli più recenti, è sempre figlia
di quella radice rock che poco concede al pop o alle
"canzoncine" che si aspetta la kermesse ligure.
"Luna in piena" , che prende il nome dalla canzone
portata in riviera, è infatti un altro gran disco che
si avvale delle chitarre misuratissime di Cesare Basile
e di canzoni velenose come "Distese" o "Tutto a
Posto".
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Anche
qui, non è più una novità, la "nostra" Malanima non sbaglia
quasi nulla a iniziare proprio dalla title- track.
Riascoltata lontano dai fatui riflettori dell'Ariston,
prende tutto il corpo che Nada le regala e diventa presto
uno dei pezzi più richiesti dai fan ai concerti. |
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L'ultimo
capitolo è recentissimo, ne abbiamo appena scritto.
"Live Stazione Birra" , il primo disco dal vivo
ufficiale con una band, è un gran lavoro che unisce
ancora sensualità, femminilità, energia, consapevolezza,
rabbia e dolcezza. Schiaffi e carezze che qui sono rappresentati
anche da due canzoni inedite: "Stretta" , governata
da un magico organo e "Novembre" , dolcissima
ballata nata a Como che Nada ha subito voluto portare
nella sua Toscana.
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E
Novembre ci regalerà, dopo "Le mie madri" , anche
il suo secondo libro, "Il mio cuore umano" . Quel
cuore fiero, forte e orgoglioso, che a Sanremo porta "canzoncine"
che iniziano così:
"Spezzami
le ossa, non darmi tenerezza,
L'amore non mi basta, di più di più di più
E guardami negli occhi
Ti sembro sempre quella
Che vuole a ogni costo la felicità
Non sento più le lacrime
Scendono giù le lacrime
Non sento più le lacrime
Scendono giù le lacrime"
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