Saint Huck L'album Broken Branches in esclusiva streaming

Un album ruvido e oscuro, intimo e quasi notturno quello che segna il debutto come solista di Livio Lombardo (Fräulein Alice, Mapuche). Non mancano echi prog quasi spettrali, che poi si asciugano in suoni acustici obliqui e tenebrosi, dissonanze tese e oniriche sgranano e moltiplicano distorsioni perturbanti, arpeggi che avviluppano come una gelatina dolciastra di malinconie scure (come le atmosfere che si fondono a contrappunti melodici), minimalismi acustici e soprattutto suoni “sporchi, contaminati, distorti, vivi”.

Ecco come l’artista racconta la nascita di questo album, prodotto da Carlo Natoli (Gentless3) e in uscita per Viceversa Records / Audioglobe, che vi presentiamo in esclusiva:

“Broken Branches è il titolo del disco e della prima traccia (il brano più vecchio fra tutti). Rami spezzati, un taglio con un passato non molto lontano, senza aspettarsi nulla. In origine, rami protesi verso i diversi soggetti presenti nei brani; rami che, col tempo, si sono assottigliati fino a spezzarsi. L’ album è stato scritto nell'arco di 4/5 anni. Alcuni brani erano stati scritti per i Fräulein Alice (il mio primo gruppo), altri erano rimasti lì,… solo dei testi. Col tempo li ho ripresi e ne ho scritti di nuovi. Sono entrato in studio, a Ragusa, affidandomi completamente alle capacità di Carlo Natoli, scelto come produttore artistico proprio perché da anni sono affascinato dalle sue composizioni. Un solo brano (Hangover) è stato scritto in studio. Eravamo quasi alla fine, quando ho detto a Carlo: "attacca a registrare". E così è stato: "buona la prima".

Su chitarra, basso, batteria e mandolino si innestano eleganze di contrabbasso, slide guitar, farfisa, mandola, banjo, un clarinetto dai sapori world, note sacrali di organo e qualche synth, tra folk, blues, songwriting imbevuto di ombre che si fanno liquide e magmatiche in un sound cangiante, mentre la voce sussurra e graffia, narra e avvolge tra sonorità esterofile. Ancora si legge nel comunicato ufficiale sul lavoro:

“Intensa la voce che si scioglie e trasporta le parole come fossero sensazioni. Musiche e testi si specchiano e rispecchiano, separati ma inestricabili. […] Broken Branches si svela come creatura intera, entità unica composta da suoni, silenzi e respiri. Tempo ed echi di stanze vuote. Un immaginario personale e onirico che disegna un ponte, un non-luogo in cui si confondono gli anni che sono passati tra la scrittura di un brano e l’altro lasciando spazio solo alle diverse forme e stranezze che caratterizzano l’album”.

Un debutto da non perdere.



Saint Huck- Broken Branches

Viceversa Records / Audioglobe

1 Breaking Branches

2 Christine

3 The Deepest Sea

4 Hidden Words

5 Hangover

6 Flower

7 Glory Not Found

8 Memories From A Grotesque Landscape

9 Reef

 

SAINT HUCK

Saint Huck è il progetto solista di Livio Lombardo (Fräulein alice, Mapuche). Chitarrista, cuoco a caso, laureato. Il nome è preso dall'omonima canzone di Nick Cave. Non c'è un motivo particolare per cui proprio questo, bella la canzone e il nome suonava bene.

SAINT HUCK è:

Livio Lombardo – voci, chitarre elettriche, chitarre acustiche, mandolino, organo, synth

 
Hanno suonato:

Carlo Natoli – basso, slide guitar, mandolino, organo, synth, voce in Reef

Sebastiano Cataudo - Batteria

Sergio Occhipinti - chitarre elettriche in Hidden Words e Glory Not Found

Antonio Aiello – contrabbasso in Flower e Glory Not Found

Vincent Migliorisi – mandola in The Deepest Sea, banjo in Memories from a Grotesque Landscape

Stefano Meli – slide guitar in Hidden Words

Enzo Velotto – organo in Hidden Words

Nicoletta Fiorina – clarinetto in Reef

Testi e musiche: Livio Lombardo

Registrato e mixato presso il Phantasma Recordings & Production Studio, Ragusa, da Carlo Natoli

Masterizzato da Sergio Occhipinti presso il Recordings & Production Studio, Ragusa.

Artwork: Livio Lombardo

Fotografie: Cristina Bottiglieri

Fotografie dello speciale: Floriana Grasso

Link:

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sainthuckmusic@gmail.com
Contatto stampa:
Benedetta Bellotti
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