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Antonio Calabrese L'EP I denti di leone in anteprima
In anteprima l'EP del giovane cantautore salernitano Antonio Calabrese, quattro canzoni delicate e intense, in cui, con sonorita' acustiche folk, si confronta con temi come il tempo, l'amore, la morte e i diritti umani.
Oggi vi presentiamo in anteprima un EP dalle sonorità acustiche e molto delicate: si tratta de I denti di leone del cantautore salernitano Antonio Calabrese, che sarà pubblicato ufficialmente il 6 dicembre da L’Airone Dischi.Si parte dalla title-track, una canzone minimale con punte intense che racconta la paura che ci assale al pensiero che un giorno noi, le nostre idee e fantasie saranno polvere, ma si sofferma anche e soprattutto sulla voglia comunque di costruire e sull’importanza di preservare la bellezza, per ricominciare da lì.
Proprio la bellezza del mondo, osservata in ogni particolare, nel quotidiano e nello splendore della vita naturale e delle stagioni, come vera certezza su cui fondarsi, è cantata nella successiva e immaginifica La meraviglia, canzone che oggi è intanto lanciata come nuovo singolo. Una chitarra che si fa incalzante come la base ritmica e il tocco sapiente di un piano sullo sfondo caratterizzano un pezzo semplice ed efficace, che insegna a concentrarsi sul presente e su ciò che può offrirci.
La canzone successiva è Umana umanità, un brano dal sapore folk e quasi country, che affronta un tema importante, quello dei diritti umani: l’umanità è incarnata da un uomo ormai anziano e stanco che narra la sua esistenza tra fame, sete e censura, tra culture, religioni, terre e governi; ricorda “storie tristi di confini” e di “denaro”, giorni felici ed eterna insoddisfazione, esperienze e quel che c’è sempre da imparare. Il pezzo ha vinto il Premio Cesare Filangieri di quest’anno.
In chiusura Ya’aburnee, parola araba che esprime un concetto che non ha una traduzione in una sola parola in italiano: "Preferirei morire prima di te, perché non posso vivere un solo secondo senza di te". Nella canzone, ispirata e appassionata, una trama impalpabile, dolce e struggente di suoni, che culla come una promessa e una scia di stelle.
In questi quattro pezzi, elegante, sinuoso e avvolgente, a tratti quasi poetico, appare il suono del violoncello; costante e fondamentale è la presenza della chitarra acustica, dal sapore ora malinconico, ora languido, ora rasserenante, oppure ancora dal ritmo incalzante; ben dosati e raffinati risultano infine i tocchi di piano.
I quattro pezzi sono presentati come “una summa di vita e di emozioni” del giovane cantautore, classe 2001. L’artista si è nutrito degli ascolti del grande cantautorato italiano, che lo hanno ispirato soprattutto per l’attenzione alle parole, e di ogni declinazione del folk, da quello nord-europeo a quello a stelle e strisce; Antonio Calabrese inoltre ha aperto concerti di nomi come Francesco Di Bella, Paolo Saporiti, Bobo Rondelli, ecc. Racconta il cantautore:
«Questo disco nasce, come più o meno tutte le forme d'arte, da sentimenti per niente positivi. Ad un certo punto della mia esperienza come cantautore mi sono reso conto di stare scrivendo per pura vanità, ed è dura ammetterlo ma da allora le mie canzoni sono radicalmente migliorate... E questa vanità è insaziabile, l'unico modo per nutrirla e soddisfarla è fare ascoltare in giro "le sue creazioni"».
Buon ascolto!
Registrato e mixato da Lucio Auciello presso l'Airone Dischi.
Chitarra, piano, voce: Antonio Calabrese
Violino: Mario Petacca
Violoncello: Valentino Milo
Basso, chitarre elettriche: Lucio Auciello
Batteria: Giovanni Caiazza
Tamburi a cornice: Alessandro Ferrentino
Oboe: Pietro Avallone
Banjo: Michelangelo Bencivenga
Cori: Giulia Romina Pagano
Francesca Rossi, Giuseppe Rossi, Mario Petacca, Lucio Auciello
Mastering: Davide Barbarulo - 20hz20khz
Biografia
Antonio Calabrese, classe 2001, è un cantautore e musicista di Bracigliano (Salerno). Sta terminando gli studi presso il conservatorio di Avellino in chitarra classica solista.
All’età di 11 anni ascolta per la prima volta La canzone di Marinella e capisce che la musica sarà la sua strada. Unisce la tecnica del fingerpicking a testi e melodie che pescano dal grande mare dei cantautori italiani ed internazionali, in un sound equilibrato, che prende il meglio dal passato e dal presente, con uno sguardo alle sonorità nordeuropee. Il primo impatto col mondo della musica avviene nella tribute band Le nuvole come prima chitarra.
Segue poi un'esperienza nel gruppo di musica popolare Anema Folk, grazie al quale ha l'onore di esibirsi di fronte a Peppe Barra. Fino al 2022 accompagna il duo musicale indie-rock The Recoveries come prima chitarra, prendendo parte ai live e al loro primo EP in studio. È il chitarrista del progetto alternative-rock Lys il cui primo Ep è in uscita nel 2025. Sta lavorando ad un disco di musica ambient con il progetto After Apple Picking e un disco internazionale con il suo amico Nacho Toso, artista Uruguagio, entrambi in uscita nel 2025.
Ha all'attivo due pubblicazioni: Banalità allarmante (premio della critica alla rassegna salernitana Palco d'autore) e La vastità del niente; ha avuto modo di esibirsi in numerose occasioni, aprendo anche il concerto di numerosi artisti (Francesco Di Bella, Paolo Saporiti, Bobo Rondelli etc.).
Link:
https://www.instagram.com/iosono.antonio/
https://www.youtube.com/@Antoni0595
https://open.spotify.com/intl-it/artist/5QrRzAUU59Wf0mrzu3ZoX3?si=YWE6uQxHSvCYXzbv5b5Jyg
Ufficio stampa: Protosound.