Mei 2018

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Mei 2018 MEI 2018 tra palco e piazza

01/10/2018 di Arianna Marsico

#Mei 2018#Italiana#Alternative #MEI #Faenza #Musica Indipendente

L'edizione 2018 del Meeting delle Etichette Indipendenti anche quest'anno offre una interessante panoramica del presente e della storia della musica indipendente italiana.
Per gustare appieno tutti gli appuntamenti di questa edizione dei MEI sarebbe stato utile (e graditissimo) il dono dell’ubiquità. Nella deliziosa cornice di Faenza concerti, presentazioni di libri e workshop per addetti ai lavori erano disseminati un po’ ovunque, perciò quanto leggerete non potrà che essere un resoconto parziale.

Il Caffè Letterario Musicale lascia spazio alla presentazione di libri a tema musicale ovviamente. Tra gli altri Valeria Sgarella, con il suo Oltre i Nirvana presentato da Massimo Roccaforte, che fa sognare con la sua appassionata narrazione dell’epopea della Sub Pop Records, incluse le sue strategie di promozione come il Sub Pop Singles Club che permetteva di fidelizzare il pubblico, garantire un introito regolare all’etichetta e soprattutto promuovere anche artisti più “difficili”. Quello dell’etichetta era un approccio alla musica a tutto campo che oggi viene difficile ritenere applicabile, e che invece permise di lanciare i Nirvana, solo per fare un esempio.

Spostandosi da Piazza Nenni a Piazza Martiri della Libertà arriva la brezza estiva dei Macola& Vibronda, con il loro ultimo disco Resistere. Il loro folk – rock steady risulta piacevole e convincente. Porfirio Rubirosa, che avrebbe meritato una targa solo per essersi presentato in giacca e cravatta con tanto di fascia da sindaco nonostante il caldo, porta una proposta scanzonata ed irriverente, con brani come Sacramento. Passando per Piazza del Popolo si ha anche modo di assistere ai soundcheck di Edoardo Bennato e degli Zen Circus, di scorgere la dedizione che c’è dietro la preparazione di un concerto da parte dei musicisti e dei tecnici.

Proprio qui la serata è dedicata alla Notte Bianca della Musica Emergente, una vera e propria maratona tra premiazioni e concerti.  Lastanzadigreta con brani come Lisa ci presenta un mondo di suoni gentili e mai banali. I Ritmo Tribale, Premio Speciale per i 30 anni dal loro primo disco autoprodotto Bocca Chiusa, si presentano in formazione ridotta, solo Andrea Scaglia e Andrea Filippazzi, ed in una veste più intima, anche se ne L'assoluto la voce del primo graffia l’anima. Bandiere lascia senza fiato. Il rock leggero dei Motelnoir e la loro Welcome to my life  precedono la premiazione delle cover di Edoardo Bennato.

Decisamente intensa ed emozionante è però l’esibizione dell’originale (che riceverà il Premio di Radio Live). Il suo suono che trasuda blues, Mar Mediterraneo e calor partenopeo comincia a effondersi con le storiche Abbi dubbi  e Arrivano i buoni. A Napoli '55' è a' musica permette a Edoardo di raccontarci dei suoi esordi a Milano, dopo tanta anticamera presso le case discografiche. Un accorato appello a aprire le proprie menti, a capire che la risoluzione dei problemi mondiali non può prescindere dalla risoluzione di quelli del  cosiddetto Terzo Mondo, compresso (e pronto ad esplodere), come lui stesso afferma, “Tra Tropico del Cancro e tropico del Capricorno”, precede una Pronti a salpare struggente.

I Celeb Car Crash portano sul palco il loro sound massivo e chiudono il set con la loro versione di Helter Skelter dei Beatles. Bussoletti tra pop e rap presenta Correre e L’uomo di Vetro. Colombre, Premio  Super Mei Circus, propone brani dal suo Pulviscolo, tra cui Blatte.

Dopo 20 anni tra palchi e giri per l’Italia in furgone gli Zen Circus ricevono il premio PIMI Speciale 2018, per la loro carriera, “condotta all'insegna della coerenza, della ricerca di una sempre maggiore qualità musicale e testuale senza per questo rinunciare all'immediatezza e alla freschezza di un'autopromozione basata principalmente sull'attività live, della mai rinnegata militanza nel circuito indipendente.”  Le parole scritte da Federico Guglielmi trovano immediata materializzazione nel concerto della band. Con un entusiasmo  infinito che si legge sui loro visi, gli Zen inanellano un set spacca cuore, con Catene in primis. Passano per pezzi del passato recente come Ylenia e Il fuoco in una stanza senza dimenticare il siluro che li lanciò, Andate tutti affanculo. C’è L’anima non conta cantata in un abbraccio con il pubblico, con Karim che per l’occasione passa al microfono. E poi c’è Viva, con quel riff e il verso “Vivi si muore” che diventa mantra e  un lungo arrivederci.

La giocosità dei Kutso precede i Lacuna Coil, che riceveranno il Premio Speciale MEI per i 20 anni di carriera. La band milanese si esibirà con i Rezophonic, regalandoci una Enjoy the silence da brividi. La festa continuerà per un bel po’, tra gli altri salirà sul palco Mezzosangue.

Il MEI per chi ama la musica è come una festa di vecchi amici di una vita in cui però ognuno porta un amico non noto agli altri. Si ha modo di vedere e ascoltare da vicino ciò che già si ama, ma al contempo di accarezzare ciò che si potrebbe aggiungere in futuro alle cose amate.