MOLOTOY Il video di Soave in anteprima

Oggi vi presentiamo in anteprima il nuovo video di Andrea Buttafuoco, che ha proseguito come solista il suo progetto MOLOTOY e ha pubblicato a dicembre il suo terzo album Music for Ministeriali. L’idea di fondo che ha ispirato questo disco è “una riflessione sul lavoro, capace di condizionare spesso la vita delle persone, togliere tempo al pensiero e aprire le porte all’alienazione”.

Il video è quello di Soave, secondo singolo tratto dall’album, e ha come protagonisti Caterina Politi e Marco Di Nardo, due danzatori contemporanei con cui Andrea Buttafuoco collabora da molti anni, poiché ha anche firmato alcune colonne sonore dei loro spettacoli, mentre i ballerini si sono esibiti dal vivo nei suoi tour.

Il brano appare un inno di liberazione, sulla scia di una musica eterea, che oscilla tra suoni di vetro che si intonano con la neve e il cielo, sonorità ambient e cinematiche, in un'elettronica insieme semplice e maestosa. I due personaggi si liberano di orpelli e maschere, imposte dal ruolo sociale, fino a incrociare le loro rotte in una danza amorosa fatta di sguardi e movimenti sinuosi.

È solo un momento, forse solo immaginato, una possibilità, e si torna alla realtà, a guardare l'orologio e a indossare i panni di sempre. Oppure no e si può allentare il nodo della cravatta e buttare all'aria tutti gli impegni, le scadenze, le scartoffie? 

Il video è presentato infatti così:

“Due impiegati escono dall’ufficio e smettono gli abiti imposti dai rispettivi ruoli lavorativi. Maschere sociali che bramano l’orario di uscita per iniziare a vivere. “SOAVE” è solo il sentimento nato tra i due colleghi e questo comincia ad estrinsecarsi sotto forma di Danza. 

La Danza Contemporanea riesce a dar voce a qualcosa che giace in profondità e, se all’inizio il movimento istintuale di liberazione la fa da padrone, man mano tutto sembra fermarsi, congelarsi. La musica assume la forma di un drone dichiarando l’imminente chiusura, Il momento di evasione sta per terminare - torneranno a casa dalle rispettive situazioni rassicuranti?

Il videoclip diventa un breve spunto di riflessione sul mondo del lavoro, sulla sicurezza del contratto indeterminato… L’apparente serenità salariale diventa serbatoio di disagi e frustrazioni interiori. 

Chi è felice?”.

Il posto fisso è un sogno, o una prigione? Chissà. Su questo e altri argomenti ci spinge appunto a riflettere questo lavoro, il cui ascoltatore ideale sarebbe proprio il lavoratore del settore pubblico, in due modi diversi, uno che vede la musica più come uno sfondo dei momenti liberi e uno che immagina il disco gustato in ogni particolare in uno stereo:

“1. Music for Ministeriali come sottofondo per letture, cene con amici, meditazione, pomeriggi con l’amante, bricolage e preparazione di ricette. Una musique d'ameublement che trova origine in Satie, aspira al capolavoro di Brian Eno Music for Airports, ammirando l’opera di Hiroshi Yoshimura.
2. Music for Ministeriali come album da scoprire minuziosamente, elettronica con tante stratificazioni da seguire, magari con un buon bicchiere in mano e attraverso un bell’impianto hi-fi. Strumenti analogici e digitali, nastri magnetici, chitarre elettriche, sintesi granulare, processing estremo in the box, insomma tante micro-variazioni e sfumature tese a far sì che non esista una battuta uguale all’altra sul tracciato di Tim Hecker e Alessandro Cortini. Un’elettronica che si ripete e al contempo si rinnova nel suo mantrico incedere.”.

Tim Hecker è menzionato anche tra i punti di riferimento di questo brano specifico, come “maestro assoluto di paesaggi e tormenti”.

Buona visione e buon ascolto!



Director and Editing: Alvaro Rodriguez
Script: Andrea Buttafuoco
Music: MOLOTOY
Dancers starring: Caterina Politi & Marco Di Nardo
Location: Berlin

Link:
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Ufficio stampa: Promorama https://www.facebook.com/prom.rama