Yakamoto Kotzuga USUALLY NOWHERE
2015 - La Tempesta International / Master Music
Un po' ambient, un po' dubstep, un po' hip-hop e leggeri rumorismi. "Post" qualcosa che non si sa bene cos'è. Il tutto contornato da atmosfere che non stonerebbero in qualche film di fantascienza cyberpunk. Echi di suoni provenienti da pianeti lontani, un viaggio allucinato alla deriva nello spazio. Undici tracce, undici tappe diverse, undici luoghi da esplorare. Un'ipnosi dall'inizio fino alla fine dalla quale è impossibile ritornare in se stessi. Un vortice trascinante ed elettronico, semplice e allo stesso tempo virtuoso che potrebbe interessare anche ai non appassionati del genere. Dagli ululati e la dub martellante di Night Rider all'hip-hop cibernetico di Permanence, passando per il post-rock psichedelico di Hermit che sfocia in un morbido piano jazz alieno e per la techno rarefatta ed esotica di Cruel: Usually Nowhere è un concentrato di sonorità sintetiche in cui il signor Mazzucato si diverte a mescolare elementi diversi, attraversare nuovi territori e superare alcuni limiti.
Tra ritmi tribali e spezzati, percussioni pesanti, rumori, loop e slittamenti continui, Yakamoto Kotzuga ha raggiunto una nuova dimensione dell'elettronica. Uno studio accurato, fresco, innovativo. Un incontro tra le allucinazioni dei God Is An Astronaut e il dj inglese Bonobo. Una sorta di elettronica progressiva, un prog elettronico che vi tiene inchiodati lì dove siete dal primo brano all'ultimo. Un esperimento interessante e originale, artificioso nella sua semplicità. Ipnotico ed avvolgente. Sicuramente da provare.
Lasciatevi catturare.