Wire Red Barked Tree
2011 - Pink Flag/Mutesong
Superati i tentativi di ristabilire l´ordine interno relativo ai cambi di formazione e rotture varie, risolti con nuovi compagni di viaggio, la band di Colin Newman si presenta con un assetto ancora minimal rock da far pensare ad un album prettamente concentrato su attitudini soniche e costellata da muri chitarristici: invece così non è, naturalmente c´è ancora la voglia di fare del rock, ma senza una matrice ribelle. Così a spegnere gli entusiasmi ci pensa un indie rock da stupidi collegiale come Clay, brano dedito a farci tornare ai tempi della scuole e delle tendenze giovanili.
Le passioni di un tempo sono ancora vive in Red Barked Tree, infatti certi amplessi eterei non tardano ad arrivare: in Two Minute gli Wire danno il meglio rielaborando un post rock d´invecchiamento con un pop melodico magnifico, e come da buoni “bastard-contrari”, il punk creativo di Adapt e il giusto nervosismo chitarrisitico post punk di Moreover fanno da contrappeso alle pennellate pop, tra Kraut ed elettro new wave, di Bad Worn Thing.
Un album corposo è affatto scontato questo Red Barked Tree, pieno di riferimenti, imbevuto di sacra e lunga esperienza musicale e ovviamente attitudine punk, dove le diverse ambientazioni sonore trovano sempre un collocamento e un significato quasi propedeutico, condividendo propensione al rock, sperimentazione e gran gusto oltre che una tecnica magnifica (alla faccia delle origini). Un disco godibile e ben calibrato in cui i giochi sonori si rincorrono in un suono rigido ma estetico, che solo dei vecchi punk rockers britannici sanno fare. Rendiamo grazie al punk, e al rock e al pop e alla musica e ai vecchi bastardi come gli Wire che amano ancora diffonderla con sincerità!!!