Boy di ferro<small></small>
Italiana • Rock • punk

Visconti Boy di ferro

2024 - Dischi Sotterranei / La Tempesta Dischi

05/11/2024 di Roberta Matticola

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Novembre è di sicuro il mese più buio dell’anno e, con questo, siamo soliti associare la fine di ottobre alla cupa notte degli spiriti, ovvero Halloween: credo sia l’atmosfera perfetta per scoprire e ascoltare Boy di ferro, il nuovo disco di Visconti uscito per Dischi Sotterranei e La Tempesta Dischi.

Melodie minimali e voci pungenti sommate danno come risultato un disco dalle atmosfere cupe e rarefatte: si può descrivere in questo modo il lavoro, che crea una cesura con il lavoro precedente DPCM (2021), “per scrollarsi di dosso quell’etichetta ‘indie’ appiccicata alla sua musica” (si legge sul comunicato). Ed effettivamente, per quanto la parola “indie” designi un artista indipendente, ha sicuramente preso con il tempo i contorni di un genere musicale ben definito, spesso accostabile a sentimenti come la tristezza e la malinconia, dai quali Boy di ferro si discosta completamente: anche se spiccano dei sentimenti di tristezza, da un punto di vista prettamente musicale Visconti si muove su un profondo solco punk rock.

Esorcizzare un dolore e renderlo materia, fare di una rottura il proprio punto di partenza e di svolta: Visconti non si guarda indietro ma apre una nuova dirompente parentesi nella sua produzione musicale, offrendoci un disco buio ma bello, viscerale e sentito. Il dolore si fa carne, la carne si fa immagine e persona e anche i desideri più reconditi diventano frasi pungenti. Un insieme di turbamenti e di suggestioni ha indotto Visconti a produrre queste nove tracce il cui fil rouge è l’accettazione della fine di un amore.

Sul comunicato stampa si legge che “Visconti sperimenta, stravolge lo storytelling per indurre l’ascoltatore a cercare nei suoi versi il proprio significato, ma anche allo scopo di riprodurre la forma stessa dei ricordi: disconnessi, sfocati, frammentati, interrotti” e non si può dissentire. Ogni brano ha una storia, ha dei contorni nitidi e lucidi di quei momenti di abbandono e solitudine che tanto caratterizzano la fine di un amore. Ne è un esempio chiaro l’unica ballad sentimentale di tutto Boy di ferro quale Ascendente, scritta subito dopo la fine della storia, in cui è forte e tagliente il dolore espresso dal verso “pensarti è un cappio che mi avvolge”.

Un lavoro cupo, ma non troppo, grazie anche alla presenza di altri brani più melodici come Sotto Trema e Disordine che racchiudono la stessa condizione di disagio succitata: la prima canzone ruota attorno a una melodia ballabile e allegra confrontandosi con l’ossessione racchiusa nella frase chiave del ritornello “resta con me” cantata a ripetizione; Disordine invece affronta il costante scarico di colpe che si attraversa in una relazione in crisi in cui è “meglio il disordine del tuo ordine”.

Esemplare la dirompente traccia di apertura 01010110 che sembra quasi essere la rappresentazione binaria del Codice Morse di SOS, una richiesta di aiuto di uscire dall’annichilente algoritmo che ci tiene incollati per ore davanti ai nostri smartphone: una realtà in cui siamo tutti “vivi o morti nella stessa tomba”. In questa ombra si inserisce anche la traccia successiva Battesimo oscuro che esorcizza i sentimenti contrastanti al termine di una relazione, in cui si fondono rabbia, rancore e odio: una traccia, seppur oscura, lucida e limpida nella forza della descrizione dell’odio provato dallo stesso Visconti (“e non voglio seppellire / i miei pugnali dissidenti / i glicini con i cadaveri / delle speranze mie incoscienti”).

Psichedelia e elettronica avvolgono Wicca, l’ultimo brano del disco che utilizza particolari stratagemmi lessicali per fare allusioni all’erotismo; se in Salsa Rosa (la cui melodia sembra citare i Cani) si raccontano i sentimenti di nostalgia, rimorso e dolore, in CTIPP il filo narrativo è rappresentato dai timidi sentimenti che nascono al sorgere di un amore. Infine Wandervogel è una critica ai contesti artistici, spesso contraddittori e ipocriti.

Il disco è testualmente complesso, musicalmente metallico, a tratti asciutto e minimale e proprio per questo bello, per prendersi con audacia e fiducia un posto di tutto rispetto nella produzione contemporanea: un lavoro che ha pochi eguali e che per questo apre una pista da seguire con incanto.

Track List

  • 01010110
  • Battesimo oscuro
  • Wandervogel
  • Sotto trema
  • Salsa rosa
  • Disordine
  • CTIPP
  • Ascendente
  • Wicca