Transmission Towers Transmission One
2024 - E Soul Cultura / Mr. Bongo
#Transmission Towers#Derive#Elettronica #space-funk #soultronic #wonky
Stesso feeling ravvisato fra il suddetto DJ/Producer (che, va ricordato, è uno dei protagonisti di metà anni ‘90 della scena club UK) e Gilles Peterson, testimoniato dalle esibizioni su BBC Radio 6 a cura di quest'ultimo, e ulteriore indizio di una mano qualitativamente esperta, in azione qui su Transmission One.
Già dall'apertura (Up) qualcosa di grosso bolle in pentola: turbolenze funk/nu soul (affini ai mai troppo celebrati Gramme) scoperchiano, in rapida successione, il sound astrale à la Mndsgn di Body Wash (Roller Skater 23), che per direttissima manda poi in onda una versione electrosoul sagomata ad arte su banchi di analog bass da capogiro (Planetary Alignment), con gli stessi allo sprint in centrifughe psych e voci in reverse (Cosmic Trigger).
Atterraggio morbido previsto a fasi alterne: qua e là stati di cogitazione in ottica soul (Go Slow Heart, Affirmation Of Love), finanche addossati al deliquio di singulti elettronici, ricami pianistici e flute&strings, conciati a suite classicheggiante dall’aria ultraterrena (The Universal Drift). Il tutto sobriamente anticipato dalla resina di beats appiccicati a un soul moderno, sulla cattedra del Luke Solomon di The Different Engine (My Shadow).
Perché sì, Transmission One ha precipui picchi emozionali, soultronica al velluto, i cui illustri baluardi siedono di fianco: Sparse prima e One poi, rileggono un Bilal o un Van Hunt in chiave cosmica digitalizzata.
Un attimo prima, tribalismi ondeggianti sferzano un cantato stile TV On The Radio (Mega), apripista al post-punk revival targato DFA giusto lì dietro l'angolo (Everything). Uno scorcio fra i tanti, di bellezza rara e maestria abbagliante.