Topsy The Great Fampor
2014 - Fromscratch/Santa Valvola Records
#Topsy The Great#Emergenti#Alternative #Punk #Noise #Strumentale
Benvenuti. Ecco il disco che vi assicurerebbe la vendetta sul vicino che da anni non ha ancora capito che alla domenica mattina non deve martellare i suoi quadretti ridicoli in salotto o tagliare quel maledetto prato che sembrerà sempre una barba a chiazze.
Topsy The Great, con Fampor, per la seconda volta hanno fatto scorta in ferramenta. Tagliano, fresano, saldano, collegano a poli invertiti e costruiscono montagne russe mentali di puro terrore, i cui binari sono fasce di nervi al di fuori di ogni controllo. E quando ti sembrerà di esserti schiantato, quando ti sembrerà che stai per esplodere, in realtà non sarai neanche a metà.
Anche un clima che si avvicina a quello spagnolo (Lyndia), sissì, quel calore rotondo e sanguigno del gitano, viene trasformato in qualcosa di metallico e bastardo.
La realtà di questi ragazzi di Prato è disumana. Avranno due cuori (modificati) a testa. Quattro braccia ciascuno. Sei occhi.
L’impeto violento di questo power noise trio è interessante quanto scioccante. Suonato con una naturalezza devastante, nessun arrangiamento è stato forzato, nessuna scelta combinata per chissà quale mercato. Eppure dal vivo ve le suonano parecchio. Pura energia, pura follia per un lavoro strumentalmente capace e complesso.
Certo, voi che lo ascolterete, perché va ascoltato, tenete in tasca due aspirine magari, ché non si sa mai.
Bravi. Autentici. Oh, sono i fratelli arrabbiati degli Zu. Quindi o giocate anche voi a fare la guerra, oppure inscrivetevi a un corso di Pilates e lasciate perdere.