The Waeve The Waeve
2023 - Transgressive Records
#The Waeve#Rock Internazionale#Alternative #Graham Coxon #Rose Elinor Dougall #The Waeve
Più abbagliante o più sorprendente? Mi aspettavo molto da questo progetto dopo aver ascoltato i singoli, dopo aver scoperto di quest'inedita coppia, Graham Coxon (Blur) e Rose Elinor Dougall (The Pipettes). Tutto effettivamente sembra soddisfare le aspettative, le composizioni, la produzione, l'esecuzione, il modo in cui le voci della Dougall e Graham si compensano e fondono insieme. The Waeve il nome scelto dal duo che debutta con il disco omonimo The Waeve.
Graham Coxon - Rose Elinor Dougall, una bella combinazione artistica, un binomio interessante che si percepisce subito in questo album. Oltre alla chimica vocale le chitarre suonano fantastiche, i sassofoni, le drum machine e i synth, tutto al posto giusto nei tempi giusti. Un grande album art-rock, folk-rock, pop, colmo di emozione e calore, a tratti splendente, riuscito nell'intento di togliersi pezzo dopo pezzo la maschera sinistra che sembra celata da immagini e segretezza.
Le combinazioni di supergruppi sembrano oramai oggetti sempre più rari, più di quanto non siano mai stati in passato; i The Waeve risultano uno degli sforzi migliori materializzati in dieci tracce di una perfezione quasi surreale. La qualità eccelsa stimola l'ascolto, come l'intensità condivisa, la brillantezza al centro di un lavoro che sfida le aspettative elevate.
Coxon e Dougall hanno alle spalle un'eredità molto invadente e pesante, ma il loro background non pone limiti alla creatura The Waeve e riescono nell'impresa di pubblicare materiale di altissimo livello e per quanto duro sia in diversi passaggi, l'album ha momenti d'amore, tenerezza, una cura che può essere individuata dappertutto nella tracklist, brani che rilasciano una sensazione bellissima, l'energia punk che spinge gran parte del disco si dissolve in una serie di ballate rilassate e influenzate dal jazz-fusion. The Waeve, due anime artisticamente e umanamente unite, un risultato fecondo, funzionale che esplode senza farsi ingabbiare su binari predefiniti, viaggia verso l'infinito, solenne ed evocativo, abbagliante allo stesso modo sorprendente.
Graham Coxon - Rose Elinor Dougall, una bella combinazione artistica, un binomio interessante che si percepisce subito in questo album. Oltre alla chimica vocale le chitarre suonano fantastiche, i sassofoni, le drum machine e i synth, tutto al posto giusto nei tempi giusti. Un grande album art-rock, folk-rock, pop, colmo di emozione e calore, a tratti splendente, riuscito nell'intento di togliersi pezzo dopo pezzo la maschera sinistra che sembra celata da immagini e segretezza.
Le combinazioni di supergruppi sembrano oramai oggetti sempre più rari, più di quanto non siano mai stati in passato; i The Waeve risultano uno degli sforzi migliori materializzati in dieci tracce di una perfezione quasi surreale. La qualità eccelsa stimola l'ascolto, come l'intensità condivisa, la brillantezza al centro di un lavoro che sfida le aspettative elevate.
Coxon e Dougall hanno alle spalle un'eredità molto invadente e pesante, ma il loro background non pone limiti alla creatura The Waeve e riescono nell'impresa di pubblicare materiale di altissimo livello e per quanto duro sia in diversi passaggi, l'album ha momenti d'amore, tenerezza, una cura che può essere individuata dappertutto nella tracklist, brani che rilasciano una sensazione bellissima, l'energia punk che spinge gran parte del disco si dissolve in una serie di ballate rilassate e influenzate dal jazz-fusion. The Waeve, due anime artisticamente e umanamente unite, un risultato fecondo, funzionale che esplode senza farsi ingabbiare su binari predefiniti, viaggia verso l'infinito, solenne ed evocativo, abbagliante allo stesso modo sorprendente.
