The Sycamore Seamless
2019 - Emme Record Label
La formazione in sestetto è inusuale, e i musicisti sottolineano la propria peculiarità e unicità, consistenti anche nel fatto che alla composizione dei brani ha partecipato ogni membro della band, rivendicando l'omogeneità della loro esecuzione, che conferma un'impressione di ascolto fluido, compatto e coeso. Non esiste un leader, non si può trovare un solo brano in cui spicchi uno strumento sugli altri. Questo è il caso, rarissimo, di un vero e proprio ensemble, di artisti e amici, che collaborano e strutturano insieme gli arrangiamenti, dando il giusto peso al contributo di ciascuno e facendo di tutto per valorizzarlo.
Il risultato è complesso e affascinante: il gruppo si muove fra tradizione e contemporary jazz, facendo tesoro di ascolti nobili e variegati, che spaziano dal jazz di improvvisazione all'hip hop (si ascolti Submerged per capirlo), senza dimenticare i grandi maestri, e porge all'ascoltatore un flusso proprio seamless, ossia, senza soluzione di continuità, un viaggio arioso e libero attraverso i territori musicali più interessanti.
In Sa Panxa, ad esempio, ci si sposta in ambienti esotici e ipnotici; in La Spinara invece il nutrimento essenziale è costituito da fiati e chitarre, intarsiati su un tessuto ritmico di grande presa; Yosemite poi evoca davvero gli spazi aperti del parco, mentre Dark Lights sembra raccogliersi in un ambiente intimo, meditativo, grazie al dialogo fra una chitarra e un clarinetto basso, mentre il contrabbasso suggerisce un ritmo lento e soffuso.
In autunno avremo anche l'opportunità di ascoltare i sei nella dimensione live? Lo speriamo davvero.