Shakes Your Bones<small></small>
Jazz Blues Black • Blues • Blues-rock

The Magic Bones Shakes Your Bones

2017 - The Hive

15/07/2017 di Fausto Gori

#The Magic Bones#Jazz Blues Black#Blues #Giovanni Grasso #Matteo Sodini #Valentina Bartoli #Blues #r&b #Soul #rock and roll #Funk #Emiliano Degl Innocenti

“E’ da quando avevo tredici anni che suono blues…”.  Una breve frase ma già significativa che ci dice già qualcosa sulla credibilità musicale di Emiliano Degl’Innocenti (già protagonista di un disco solista EMIBLUES, 2012), chitarrista e cantante dei The Magic Bones, band pistoiese che lo scorso anno fece uscire il loro primo disco Shake Your Bones (in collaborazione con The Hive). Non è mai tardi per riscoprire dischi e talenti genuini che hanno amato e approfondito un genere che ha prima di tutto nell’attitudine il suo lascia passare definitivo e che i The Magic Bones, evidentemente, hanno già ottenuto da tempo. Va anche detto che la preparazione tecnica e culturale acquisita negli anni con varie e prestigiose collaborazioni firmate Eddy Floyd, Ben E.King, The Miracles, Martha Reeves, Guitar Crusher, etc… li ha certamente aiutati a capire un mondo musicale e artistico che certo non si improvvisa, il blues si può solo vivere.  

 

I The Magic Bones sono composti da Emiliano Degl’Innocenti (chitarra, voce), Giovanni Grasso (basso), Matteo Sodini (batteria), Valentina Bartoli (organo Hammond).  Di rilievo le collaborazioni del disco : Marcos Coll all’armonica, Roberto Luti alla slide (in questi giorni in tour al fianco di Luke Winslow King) e il bluesman newyorkese Guitar Crusher alla voce nel brano finale.  Chi li ha visti dal vivo sa già di quanto siano realmente vitali nelle loro esibizioni, un dinamismo anche geografico visto che la loro musica li ha portati, negli anni, per club e festival di mezza Europa. Emiliano Degl’Innocenti, che da giovanissimo ebbe come primo riferimento il celebre chitarrista di casa Stax Steve Cropper (figura di rilievo per l’evoluzione del Memphis Sound), sembra davvero aver mantenuto fede a questi suoi primissimi interessi musicali,  avvalendosi di una pregevole tecnica chitarristica e di un canto suggestivo, particolarmente “black” nel timbro e “luminoso” nella sua dimensione espressiva. Non di meno sentir cantare l’inglese (in questo caso più l’americano) in modo corretto è un altro fattore fondamentale da sommare.


 

Shake Your Bones con gli ascolti prende decisamente quota, ha una bella base ritmica, sonorità corpose, chitarre incisive, e l’organo spesso ad arricchire; il blues delle origini, il classic soul dei 60’s, r&b , funk, rock and roll e una buona dose di gusto rock enciclopedico che arriva fino ai giorni nostri riescono a darci l’idea di un gruppo totalmente americano ma che in realtà di americano ha l’anima e il vestito, infatti per il “carattere” i The Magic Bones ci offrono una loro dimensione personale basata su un’energia contagiosa, gioiosa, in parte metropolitana e una capacità di scrittura classico-moderna (Emiliano è l’autore di tre brani originali: Shake Your Bones, Many Need Two Times e Dit On Dirt) che sembra integrarsi a meraviglia con le tante e lussuriose cover del disco (diversi classici blues). Tra gli altri episodi non si può certo rimanere indifferenti ascoltando la brillante e sorprendente cover di Imagine di Lennon, completamente ribaltata e stravolta in una specie di boogie blues d’altri tempi. Oppure pezzi come She’s Allright di Muddy Waters, Directly From My Heart di Little Richard o Mohair Sam (Dallas Frazier) mostrano al tempo stesso rispetto verso gli originali ma anche una qualità espressiva e modernista che alla fine anima e valorizza tutto il disco. 

 

Nel complesso, in dodici brani senza evidenti cadute di tono, lo spirito del disco risiede  chiaramente nella performance, nell’attitudine assoluta dei suoi protagonisti, originali o cover non fa differenza, la musica di Shake Your Bones è ben suonata, compatta, vitale, credibile e soprattutto, cosa importante, non accademica. The Magic Bones (le ossa magiche) hanno sfruttato i loro poteri con estrema dovizia, chi non crede al paranormale ascolti il disco, magari potrebbe cambiare idea.

Track List

  • Shake Your Bones
  • Many Need Two Times
  • Mohair Sam
  • Sixteen Tons
  • 44 Blues
  • Imagine
  • Directly from My Heart
  • Te Ni Nee Ni Nu
  • I Can Tell
  • Dirt on Dirt
  • She`s Alright
  • I Don`t Need No Doctor (feat. Guitar Crusher)