Tommy – a bluegrass opry<small></small>
Americana • Bluegrass & Old Time

The Hillbenders Tommy – a bluegrass opry

2015 - Compass Records / IRD

07/08/2015 di Claudio Giuliani

#The Hillbenders#Americana#Bluegrass & Old Time #Who #Tommy #Pete Townsed

Geniale! Decisamente geniale. L’idea di rifare Tommy in chiave bluegrass è commercialmente parlando un colpo da maestro. Non so se sia stata un’operazione attentamente pianificata e studiata a tavolino, ma se consideriamo a livello planetario il mercato rappresentato dal bacino dei collezionisti degli Who e del popolo dei rock fans dell’opera, nonché i favoreggiatori del bluegrass, le prospettive di una cospicua sorgente di vendite ed esposizione mediatica è fuori discussione. Aldilà della premessa sulle progettazioni mediatico-finanziarie quello che però più ci interessa è comprendere se il disco in discussione sia un lavoro degno di nota a cui dedicare tempo e ascolti o se sia un prodotto trascurabile che a malapena forse sfiora la sufficienza: dissipiamo quindi tutti i dubbi e diciamo a chiare lettere che l’album in oggetto è decisamente molto interessante e stuzzicante, che è suonato e cantato benissimo, che capace di dare soddisfazione sia agli appassionati della musica bluegrass che attirare i rockettari duri e puri.

Originariamente composta nel 1969 da Pete Townshend come un'opera rock che racconta la storia di un ragazzo sordo, muto e cieco, delle sue sinistre esperienze con la vita e del rapporto catastrofico con la sua famiglia. L'album originale ha venduto 20 milioni di copie ed è stato inserito nella Grammy Hall of Fame e nel 2003, la rivista Rolling Stone classificato Tommy numero 96 nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi. Ne hanno ricavato un film, è stato eseguito un balletto, una produzione sinfonica e una rappresentazione teatrale a Broadway! Dopo 45 anni Tommy resta sempre un album fondamentale del rock’n’roll!! 

Gli HillBenders, provenienti da Springfield, Missouri, con questa “Bluegrass Opry” portano una nuova prospettiva a Tommy e ci offrono una rivisitazione concretamente stimolante. La forza maggiore di questo rifacimento è la performance degli strumenti acustici degli HillBenders che mantengono l’energia e il vigore degli originali concedendogli nuove sfumature, nuovi colori grass-style… mancano, è vero, le sferzate dell’elettrica di Pete Townshend o l’incisività vocale di Roger Daltrey, ma non si può non apprezzare la resa dinamica del banjo di Mark Cassidy, del mandolino di Nolan Lawrence, del dobro di Chad Graves, del basso di Gary Rea e delle chitarre acustiche di Jimmy Rea in brani come Ouverture, transitando poi in Captain Walker o in Amazing Journey e rotolando in Sparks o Acid Queen.

Le parti vocali si rivelano essere oneste e discretamente espressive; tracks come Pinball Wizard o come I’m Free o la rappresentativa We’re Not Gonna Take It/See Me, Feel Me sono sempre fonte di piacere e l’intreccio del picking sulle corde degli strumenti è elettrizzante; se poi provate ad alzare un po’ più del solito il volume avrete di che sbalordirvi.

Tommy: A Bluegrass Opry supera l’esame e sfida l'ascoltatore di riascoltare (e riscoprire) la musica che è stata una parte della nostra colonna sonora per più di 40 anni.

Track List

  • Overture
  • Captain Walker
  • 1921
  • Amazing Journey
  • Sparks
  • Eyesight to the Blind The Hawker
  • Christmas
  • Cousin Kevin
  • The Acid Queen
  • Do You Think It’s Alright?
  • Fiddle About
  • Pinball Wizard
  • There’s A Doctor
  • Go To The Mirror
  • Tommy, Can You Hear Me?
  • Smash The Mirror
  • Sensation
  • Miracle Cure
  • Sally Simpson
  • I’m Free
  • Welcome
  • Tommy’s Holiday Camp
  • We’re Not Gonna Take It/See Me, Feel Me