Vol. 1<small></small>
Emergenti • Alternative • Indie-rock, brit-rock, psichedelia, rockabilly

The Giornalisti Vol. 1

2011 - Boombica

18/12/2011 di Ambrosia J. S. Imbornone

#The Giornalisti#Emergenti#Alternative #Indie-rock #Brit-Rock

Il sole sunshine pop dei sixties spande un calore malinconico come il brit-rock e nostalgico come i colori alterati delle Polaroid. Le ritmiche del garage rock e del rock 'n' roll accolgono ombre morbide ripiegate tra “pensieri con le ali” (In continuo adesso) e la necessità di comunicare, attribuendo un peso alle parole e ai loro ponti atti a collegare “autostrade umane”: questi appaiono i tratti principali delle dieci canzoni che segnano l’esordio dei Thegiornalisti.

La band romana ci si presenta armata di classica bic nera, bassi post-punk che pulsano nudi, caute accensioni psichedeliche che scorrono nel solco di mood agrodolci o impetuose cavalcate spaghetti western, pronte a bruciare estatiche pause acustiche (La mano sinistra del diavolo), per raccontare promesse minacciate dal tempo, il circolo delle riflessioni, ribellioni sopite, gli spazi saturi di sospetto e odio per il diverso, che non lasciano posto ad un’umanità uguale per uguali emozioni (Siamo tutti marziani).

Il cantato appare a tratti un po’ troppo legato ad una certa esibita, ruvida trascuratezza rockabilly, o ricorda, suo malgrado, certe declinazioni del (poco)brit-(molto)pop italiano, mentre la tanta grazia musicale dei colori di questi brani potrebbe essere sviluppata in futuro, correndo qualche rischio in più, sfruttando intuizioni come le rare note di piano (la coda di E allora viva!), i fiati (v. Il marinaio)e forse persino la ritmica isterica della camaleontica E meno male.

Come in molto garage, come in molto indie-rock atmosferico, immerso tra le nuvole dei suoi cieli spenti (v. l’ottima e struggente Io non esisto con le sue sfumature emozionali amare d’amore sognato e negato: “tanto già lo so che non cambierà un cazzo / io per te non esisto”), il rischio è che complessivamente, di traccia in traccia, la musica appaia come ferma, statica, priva di picchi emotivi e sorprese strumentali.

Ma Tommaso Paradiso, Marco Primavera, Marco Antonio Musella ed Emanuele Guidoboni sono ancora al primo disco e ci sarà tempo perché questo già apprezzabile impasto di umori centrifughi rispetto al cuore dolente delle cose e fantasiosamente ironici da un lato, centripeti, “confessionali” e pensosi dall’altro (v. Autostrade umane con il suo spessore interiore e le sue immagini quotidiane che toccano nel vivo nella loro naturale realtà) possa far lievitare i germi densi di malinconia della musica dei Thegiornalisti, che mostra fin da ora una buona personalità nella contaminazione di suggestioni e modelli nella cullante, piacevole, apparente solarità dei brani.

Track List

  • SIAMO TUTTI MARZIANI
  • UNA CANZONE PER JOSS
  • AUTOSTRADE UMANE
  • ANIMALI
  • E MENOMALE
  • IO NON ESISTO
  • E ALLORA VIVA!
  • LA MANO SINISTRA DEL DIAVOLO
  • IL MARINAIO
  • IN CONTINUO ADESSO