Durango  (april 17 - april 30)<small></small>
• Country, Alternativo

The Coal Porters Durango (april 17 - april 30)

2010 - Prima Records

19/04/2010 di Gianni Zuretti

#The Coal Porters #Country

Senza ombra di dubbio Sid Griffin è artista di primario lignaggio nell’ambito del country alternativo e nella musica della tradizione americana quale il bluegrass in tutte le sue declinazioni. La sua lunga carriera, che gli ha dato grande notorietà con The Long Ryders, non deve fermarsi a quella breve stagione, in verità piuttosto datata in quanto il gruppo sbandò nel 1987, da allora Sid si è dedicato alla sua creatura bluegrass, i Coal Porters appunto, band costituita da eccellenti musicisti proveniente dal nuovo e vecchio continente dove (base Londra) Griffin si è stabilito da svariati anni. Dicevamo della cifra stilistica sulla quale i CP tengono diritta la barra di navigazione, il bluegrass; da tempo il povero Sid viene guardato con circospezione dalla critica più attenta e qualificata in quanto vuole spacciare come innovatore o meglio alternativo il suo modo d’interpretare la musica originaria dello stato dell’erba blu, personalmente non mi sono mai appassionato alle dissertazioni iper analitiche sulle sfumature di genere, quasi fosse elemento determinante stabilirne il DNA per giudicare il lavoro di un’artista, molto più semplice ed efficace lasciarsi trasportare dalla buona musica e apprezzarne le qualità. Griffin e soci si riuniscono a Durango (Colorado) e in meno di due settimane registrano il disco, semplicemente battezzato con il nome della località delle sessions, sciorinando una serie di belle e coinvolgenti canzoni che sprizzano energia da tutti i pori, suonate in modo magnifico da questo gruppo di eccellenti musicisti ai quali si sono aggiunti, per un paio di camei, anche gli immensi Tim O’Brian al mandolino nella cinetica ´Roadkill Breakdown´ e il ´maestro´ Peter Rowan che ci propone nuance country folk scrivendo e doppiando la voce della Frey in ´Moonlight Midnight´. Momenti particolarmente riusciti appaiono le iniziali ´Let’s Say Goobye´ e ´No More Chains´ che mettono in evidenza un gruppo che possiede un ´tiro´ davvero coinvolgente mettendo in mostra le individualità oltre che del leader anche della canadese Carly Frey, alla voce e violino, e di Robert Herd alle chitarre e voce; ma Griffin non si scorda di essere stato un songwriter scrivendo ´Permanent Twilight´ uno dei pochi momenti intimisti di un disco ´veloce´. Si segnala anche una interessante cover ´campestre´ della Youghiana ´Like a Hurricane´ e una rilettura di "Pretty Polly" dell´idolo di sempre di Griffin vale a dire Gram Parsons. In conclusione un lavoro che non ci cambia la vita e neppure segna nuove vie di genere, resta comunque il piacere di ascoltare bella musica interpretata in modo egregio, è poco? Di questi tempi cresce ed avanza.

Track List

  • Let´s say goodbye (like we say hello)
  • No more chains
  • Moonlight midnight
  • I´m not going away
  • One is way too many
  • The squeaky wheel gets the oil
  • Pretty Polly
  • Like a hurricane
  • Permanent twilight
  • Roadkill breakdown
  • Lookin´ for a soft place to fall
  • Closing time Genius
  • Sail away, ladies