The Afghan Whigs How Do You Burn?
2022 - BMG
#The Afghan Whigs #Rock Internazionale#Alternative #The Afghan Whigs
Un fuoco viscerale, denso, un disco a tratti oscuro che mostra la propensione di Dulli nel cercare nuovi orizzonti musicali per non porsi limiti, spazi sonori infiniti dove esplorare generi e influenze, dove espandere tutte le derive di un'anima inquieta e rabbiosa. Le tracce solcando malinconiche ambientazioni soul e R&B ripresentano i Whigs nella veste migliore seppur con una formazione in parte cambiata rispetto ai primi anni novanta e la volontà di non dover soddisfare per forza i fan ma cercare di solcare nuove rotte sonore attraverso diverse ballad energiche e intensi momenti di Pop-Rock che fanno della nuova fatica una perla rara in tempi di magra come questi. How Do You Burn? viaggia su tortuose strade, un percorso avvincente, coerente, affascinante da seguire fino al capolinea per non perdersi il seppur piccolo dettaglio.
Da sottolineare come l'album sia stato concepito e realizzato in pieno lockdown con i vari componenti sparsi qua e là negli States, Dulli, il co-produttore e chitarrista ex Blind Melon, Christopher Thorn, Patrick Keeler in California, il resto della band tra Cincinnati, il New Jersey e New Orleans. Al netto del lavoro a distanza una tracklist composta da dieci canzoni dove menzionare per meglio comprendere la varietà offerta i singolo estratti per anticipare la pubblicazione; l'opener I'll Make You See God, The Getaway e A Line Of Shots.
Dieci sussulti di passione e mestiere per un nuovo capitolo che non lascia dubbi sul talento incredibilmente eclettico di Dulli e i suoi afgani.