Take 6 Believe
2017 - SoNo
#Take 6#Jazz Blues Black#Soul #Soul #Gospel #r & b #Alvin Chea #Khristian Dentley #Mark Kibble #Claude V. McKnight III #Joey Kibble #David Thomas
Il recente album Believe, prodotto da Ross Vannelli, non tradisce le attese e ci offre ancora musica di qualità rafforzata da una varietà stilistica e creativa di prim’ordine. Il gruppo attuale, parzialmente mutato negli anni, comprende: Alvin Chea , Khristian Dentley (che ha sostituito Cedric Dent nel 2011), Mark Kibble , Claude V. McKnight III, Joey Kibble (che ha sostituito Mervyn Warren nel 1991), e David Thomas.
Ebbene, si avvicina la primavera e Believe potrebbe esserne, nella sua leggera, estrosa e cromatica lucentezza, l’ideale colonna sonora. Per rendersene conto basta ascoltare i suoi numerosi incantevoli episodi tipo il suggestivo cocktail a base di hip hop, soul e pop di Walk Away, i profumi inebrianti di Motown anni settanta nel meraviglioso soul (con superbe aperture al vocal jazz) di Here in L.A., le r&b ballad di You Know You Are in Love (Stevie Wonder all’armonica), On Your Side, When Angels Cry e 5 Minutes with God (scritta da Diane Warren), l’intima intensità di Song For You e ovviamente la loro eccellenza vocale “a cappella” rappresentata qui in modo esemplare dalla geniale, ipnotica Reset e dalla gioiosa You Make Me Happy. Quattordici pezzi totali, alcuni magistrali altri meno, ma non si butta via niente.
Believe, che sembra pavoneggiarsi in assoluto splendore nei suoi ispirati incastri vocali a sei voci, mantiene sorprendentemente la stessa classe in contesti diversi: in evoluti pezzi gospel, r&b contemporaneo, a cappella, hip hop e ballad dalla fine sensibilità pop.
Tra tematiche cristiane, spiritual/religiose e visioni romantiche il disco è pervaso di naturale energia, spontaneo e godibile, con un sound rinnovato, arrangiato in modo sapiente; inoltre con gli ascolti si rimane conquistati da una corporea sincerità, un credibile connubio di testi e musica che non lascia dubbio alcuno sui reali fini artistici del gruppo.
La rigenerante, vitale freschezza compositiva e musicale di Believe ha il pregio di farci “credere” ancora in una realtà fatta di condivisione e compassione, in quella gioia intrinseca dove sguardo e stupore si uniscono per riconoscere quei semplici doni di vita capaci di “muovere” attorno a noi l’essenza di ogni cosa.