Aporia<small></small>
Elettronica • Minimal • new age

Sufjan Stevens Lowell Brams Aporia

2020 - Asthmatic Kitty

15/04/2020 di Laura Bianchi

#Sufjan Stevens Lowell Brams#Elettronica#Minimal

Avete presente Sufjan Stevens? L'autore del celebratissimo Mystery of love, che impreziosisce il film culto Call me by your name? L'esangue cantautore indie folk? Bene; scordatevi questo aspetto del musicista del Michigan, e immergetevi in Aporia, un'esperienza totalmente diversa, nuova, per molti aspetti illuminante.

Se però non apprezzate l'elettronica, la musica ambient, le sonorità da colonna sonora di film distopico, allora è meglio che aspettiate che Stevens pubblichi un disco del calibro di Carrie & Lowell; perché, delle ventun tracce dell'album, solo una è cantata, The Runaround, peraltro con la voce di Stevens quasi irriconoscibile, ricca di echi, per nulla minimalista, come proveniente da un'altra dimensione, mentre il ritmo dettato dai synth segna picchi vertiginosi e si spegne in un refrain ipnotico.

Il musicista e il suo patrigno Lowell Brams, lo stesso che produsse l'album citato sopra, sembrano immergersi in un mondo di visioni e sogni, di viaggi e incubi, di storia e filosofia, retrocedendo verso le origini del pensiero, ma con un orecchio teso ai segnali che si colgono dallo spazio, come il leggendario ripetitore del kubrickiano 2001: A space Odyssey. E, se il titolo stesso dell'intero progetto significa, in greco antico, proprio incertezza, dissonanza, contraddizione, sono le tracce che lo animano a fornire un percorso, una chiave per comprenderlo: in Agathon viene suggerita la ricerca del Bene, del Giusto; in Ousia, ne viene indagata l'essenza; in Palinodes, forse una delle tracce più sorprendenti,  si insegna l'arte complessa della ritrattazione, della revisione delle proprie idee; nella spaziale Misology, invece, si esprime la sfiducia nei confronti dei procedimenti discorsivi, per raggiungere uno stato di Conciliation fra la creatività lirica e l'ispirazione elettronica.

Il tutto per entrare in una dimensione di Ataraxia, che non è mai indifferenza cinica, bensì equilibrio fra ansie e gioie, alla ricerca mobile e costante di un punto di incontro fra gli eccessi, e ottenere la vera Eudaimonia, la serenità del saggio, il benessere lontano dal ben-avere, la completa padronanza di sé, l'equidistanza fra piacere e dolore, stato in cui niente ci può toccare, pur consentendoci di provare empatia nei confronti dei nostri simili.

Per questo, un ascolto individuale, isolato, raccolto del disco può costituire un'esperienza utile, in giorni come questi, in cui siamo spesso lacerati fra ansia di isolamento e tensione verso il futuro.

Track List

  • Ousia
  • What It Takes
  • Disinheritance
  • Agathon
  • Determined Outcome
  • Misology
  • Afterworld Alliance
  • Palinodes
  • Backhanded Cloud
  • Glorious You
  • For Raymond Scott
  • Matronymic
  • The Red Desert
  • Conciliation
  • Ataraxia
  • The Unlimited
  • The Runaround
  • Climb That Mountain
  • Captain Praxis
  • Eudaimonia
  • The Lydian Ring