Stoney Larue Us Time
2015 - Blue Rose Records / IRD
#Stoney Larue#Americana#Roots #Cody Canada #David Grissom #Warren Hodd #Greg Morrow #Casey Twist #Steven R. Conn
Us Time è la sua ultima fatica e fa il punto della situazione annoverando alcune delle sue songs incorniciate con cover di autori che lo hanno ispirato: tracks reincise per l’occasione e suggerite dai fans in una sorta di referendum nel web. Come già enunciato in prefazione Stoney LaRue si muove in uno stile Americana solido e istintivo, sviluppando sonorità a cavallo tra radici country e incentivi rock southern e la canzone d’autore texana. Un suono brillante, stuzzicante, elettrico e rurale allo stesso tempo. C’è dentro un po’ di Joe Ely e di Steve Earle, ma anche di Billy Joe Shaver, una spumeggiante anima elettroacustica rock’n’roll e quei caratteri pieni di impolverati frammenti di strada rovesciati in ballads che tanto sanno affascinarci. Tra i musicisti coinvolti spicca la presenza di David Grissom alle chitarre e Warren Hodd ai violini e al mandolino; Steven R. Conn al piano, hammond e fisarmonica; Greg Morrow on drums e Casey Twist al basso.
Tra le varie songs una menzione di merito va alla rocciosa Easy She Comes dall’andamento stradaiolo giustamente scelta come singolo e con una straripante sollecitazione dell’elettrica; la gradevole US Time, la vellutata Empty Glass sono amabili ballads e stessa cosa dicasi per la comunicatività affettuosa della mirabile Tel The Morning Comes. Mentre Into The Mistic (sì! proprio Van Morrison!) è una cover piacevolissima che assume un proprio carattere ed è condotta dalla fisarmonica; altra copertura di pregio è la suggestiva Train To Birminghan (John Hiatt), con il violino e una sottile tensione emotiva seducente, tra le tracks più attraenti del disco.
L’affascinante Seven Spanish Angel è un classico di Willie Nelson e Ray Charles e vede un ammaliante ed efficace duetto con la compartecipazione vocale di Cody Canada in una stimolante trasposizione. Ci imbattiamo poi nella nervosa Oklahoma Breakdown con il suo riff incisivo mentre in chiusura c’è la celebre Whichita Lineman di Jimmy Webb, è una languida song conosciuta ai più per la versione di Glen Campbell, ma l’hanno fatta in tanti, da James Taylor a Keith Urban, da a Cassandra Wilson a Johnny Cash (ineguagliabile) a Tom Jones; qui LaRue ce la porge con un’onesta melodica chiave romantica da chiaro di luna, sincera e cristallina.