Sparkle Division To Feel Embraced

To Feel Embraced è uno di quei lavori capaci di creare un certo stupore per chi, come me, prova ancora un certo godimento nel recarsi nel proprio negozio di dischi, parlare con chi li vende (che nel corso degli anni è diventato anche un amico) e farsi consigliare da lui su questa o quella uscita. La cover è quella che inizialmente colpisce quando compulsivamente si cerca qualcosa, tra migliaia di vinili o CD, scartabellando alla ricerca di novità o ripescaggi da ascoltare quando si torna a casa. E spesso veniamo attirati da un particolare o da tutto quello che richiama il nostro gusto musicale o, al contrario, passiamo rapidamente oltre se non c’è nulla che ci colpisce. Che qualcuno mi contraddica, se non è così.

Qui l’impatto della copertina è forte, dal momento che dominano colori sgargianti, una attempata e imbellettata signora che da lontano potrebbe essere confusa per Mara Maionchi o Lea Pericoli (chi seguiva il tennis qualche decennio fa non potrà dimenticarla) e tutto sommato potremmo trovarci di fronte all’ennesima pubblicazione che potrebbe tranquillamente essere passata in una di quelle radio che mai ascolteremo. In genere scatta la domanda “Ma che cazzo è sta roba?”. E qui il colpo di scena, perche l’amico venditore di cui vi fidate, e che nel corso degli anni ha tirato su il negozio a sua e vostra immagine e somiglianza, vi stupisce. “Non immaginerai mai chi ci suona” dice lui. In effetti è così perché mai avremmo potuto pensare che Sparkle Division  sia il progetto rimasto nel cassetto di William Basinski per quattro lunghi anni. Qui non c’entrano nulla Disintegration Loops e tutti i suoi derivati. To Feel Embraced è quanto di più sconvolgente il compositore texano abbia tirato fuori dal cilindro, con l’aiuto del suo assistente di studio losangelino Preston Wendel e del compianto Henry Grimes, recente vittima a 85 anni del Covid 19, qui al contrabbasso e violino in Oh Henry. Q

uindi, piacevolmente sorpreso, chiedi di poterlo ascoltare. L’amico venditore lo mette sul piatto, perché ha il giradischi e ne ha una o due copie delle 750 uscite in vinile viola. E qui inizia lo stupore. L’intro, You Go Girl!, sembra uscita da un film di Tarantino per il ritmo incalzante di fiati e chitarra. Seguono i 4 minuti di You Ain't Takin' My Man, oscuro incastro di campionamenti e sassofono (vecchio amore di Basinski), tra nubi a notte fonda. Capiremo subito che il sassofono è il protagonista assoluto di tutti i 13 brani che compongono un lavoro notturno e estremamente sensuale per prepotenti slanci free jazz in salsa exotica e dub-lounge tra loop di nastri ambient. Pezzo dopo pezzo nasce quasi la consapevolezza di riuscire a collocarlo in questo o quel genere o di trovare similitudini con questo o quel gruppo. Non sarà così. E’ semplicemente To Feel Embraced di Sparkle Division.

Tramortito dalla sorpresa, alla fine lo compri e lo porti a casa. Tra i dischi più belli del 2020.