Shipping News Flies the fields
2005 - Quarterstick Records
Anche se l´originalità non è mai stata il loro punto di forza, debolezza che si conferma anche in questa prova, un buon lavoro di arrangiamenti ha reso questo disco più sofisticato di altri, a volta addirittura melodico. Ma non basta.
Se l´inizio, pilotato da una lunghissima introduzione, si infila nei soliti canali dove i suoni sono trasportati dalle chitarre, se la traccia successiva è un lunghissimo armonioso strumentale che porta alla mente gli Slint, con "(Morays Or) Demon", la band si apre al solito garage compulsivo, ad un punk psichedelico che non si scompone dal dominio della chitarra elettrica.
Il trio formato dell´asse Louisville - Chicago, sa restare anche in un limbo sognante, "It´s Not Too Late", dove tutto è sfumato, notturno, a tratti persino visionario, quello che quasi sempre apre brani che possono chiudersi in se stessi, fino a ridurre i suoni al minimo.
Prendete the "Human Face": ha la solita intro che alla fine sfiora la monotonia, poi il pezzo riparte in modo assolutamente autonomo, totalmente dissociato dal suo inizio per tuffarsi in un sorta di rabbioso punk-rap (che orrenda associazione) che spegne da solo il suo ardore prima di ripartire con la stessa energia ossessiva, aggettivo che veste a misura buona parte del suono di questo gruppo americano, che ha pur sempre un paio di lustri di navigazione nella musica alle spalle.
C´è spazio anche per una ballata "Untitled w/Drums" che, pur con tutti i riferimenti possibili (nessuno escluso, nemmeno i Pink Floyd), riesce in qualche modo a farsi notare in un album non esattamente ricco di momenti esaltanti.
Questo è il garage psichedelico degli Shipping News di oggi, capace di trascinarsi anche per oltre otto minuti senza dire nulla di diverso da quanto espresso con i brani precedenti. Suoni enfatici, a volte spigolosi e metallici ma al loro terzo album, se si esclude "Three-Four" pubblicato nel 2003 per raccogliere i tre ep del terzo millennio, pur migliorandosi rispetto al precedente lavoro, non spiccano il volo e il loro esordio del ´97 "Save Everything", rimane ancora la loro prova migliore.