Shannon McNally The Wylon Sessions
2021 - Blue Rose Music / Compass Records
Il risultato è chiaro. Questo è un disco di cover che, se da una parte rafforza la comprensione degli originali, dall'altra ne aggiorna i canoni. "Quando ascolto Waylon, sento un adulto", dice la McNally. "Suona come un adulto, e per molto tempo, penso che essere un adulto sia stato confuso con l'essere un uomo. C'è una prospettiva femminile nascosta da qualche parte in ognuna di queste canzoni, però. Il mio compito era quello di trovare un modo per attingere a questo e tirarlo fuori".
Ecco quindi la chiave di volta di un disco che ha bisogno di alcuni ascolti attenti per evitare di cadere nella semplice constatazione di trovarsi davanti ad un album fatto di cover, per quanto grandi, ma pur sempre farina altrui. E se questo è vero da una parte, alla lunga prende corpo quanto scritto sopra, ribaltando la visione di queste canzoni.
Prospettiva piuttosto interessante e ricca di spunti per una musicista come Shannon che nel corso della sua carriera ha scavato nelle ricche vene della musica roots americana per più di due decenni. Nata e cresciuta a Long Island, ha vissuto a New Orleans, Nashville e Holly Springs, Mississippi, ma è a Los Angeles che si è imposta all'attenzione nazionale nei primi anni 2000 con il suo debutto alla Capitol Records, Jukebox Sparrows. facendo accendere i riflettori su di lei con l'interesse di NPR fino ad arrivare a Rolling Stone, portandola nei salotti "buoni" come quelli di David Letterman, Leno e Conan.
Il seguito, lo splendido Geronimo, un secondo lavoro acclamato dalla critica che spinse il New York Times a definirla "irresistibile" e il Washington Post a salutarla come "una brava paroliera che spesso richiama Lucinda Williams". Paragone un pò azzardato a mio avviso, ma che rende chiara la capacità e la personalità magnetica della nostra. Fino ad arrivare ad oggi con questo nuovo tassello che va ad impreziosire una discografia ricca di album ed EP, quanto di soddisfazioni. Direi del tutto meritate.