Settembre Grattacieli di Basilico
2020 - Oltre Le Mura Records
I Settembre non sono solo un duo, Angela Cicchetti e Ivan Imperiali sono una coppia anche nella vita. L’affiatamento dà un afflato articolare ai brani, quel tocco di reale a parole come “amore che sei qui, tu che puoi capire, basta uno sguardo”. Parole che provengono proprio dalla title track. Grattacieli di basilico inoltre mette subito in risalto il peso che la bossa nova ha per il duo: “Aspettarti con un disco di Jobim, mentre Londra dalla finestra vuole tutto e non sa dire basta”.
Il brano però, pur avvolgente e ben eseguito e con la voce di Angela che a tratti ricorda Mina, evidenzia un piccolo neo del gruppo che talvolta si manifesta: della bossa nova manca una certa impercettibile rugosità, se mi passate il termine, come se levigando levigando si finisca col virare più sulla lounge. Magari è una scelta, ma i Settembre mostrano capacità che meritano maggior spazio.
Brani come Teggiano (località in cui si sono trasferiti, proprio nella casa che era della nonna di Angela, e dove hanno messo su lo studio di registrazione Red Temple Studio) evidenziano una felice vena narrativa (“due passanti innamorati proprio come noi, hanno appuntamento in un posto che non c’è un bambino in bicicletta canta una canzone senza ritornello”). Lenzuola Blu è impreziosita da venature jazz sugli intarsi di chitarra.
Un dolcissimo salto nel passato è Le Tue Camicie, tenerissima dedica al padre di Angela che purtroppo non c’è più. Quel “tu sei qui con me” cantato come un mantra è un abbraccio infinito che sale sale senza fermarsi.
Aspettiamo dunque gli sviluppi successivi, perché dai Grattacieli di Basilico parta un qualcosa che danzi sempre più in alto.
Il brano però, pur avvolgente e ben eseguito e con la voce di Angela che a tratti ricorda Mina, evidenzia un piccolo neo del gruppo che talvolta si manifesta: della bossa nova manca una certa impercettibile rugosità, se mi passate il termine, come se levigando levigando si finisca col virare più sulla lounge. Magari è una scelta, ma i Settembre mostrano capacità che meritano maggior spazio.
Brani come Teggiano (località in cui si sono trasferiti, proprio nella casa che era della nonna di Angela, e dove hanno messo su lo studio di registrazione Red Temple Studio) evidenziano una felice vena narrativa (“due passanti innamorati proprio come noi, hanno appuntamento in un posto che non c’è un bambino in bicicletta canta una canzone senza ritornello”). Lenzuola Blu è impreziosita da venature jazz sugli intarsi di chitarra.
Un dolcissimo salto nel passato è Le Tue Camicie, tenerissima dedica al padre di Angela che purtroppo non c’è più. Quel “tu sei qui con me” cantato come un mantra è un abbraccio infinito che sale sale senza fermarsi.
Aspettiamo dunque gli sviluppi successivi, perché dai Grattacieli di Basilico parta un qualcosa che danzi sempre più in alto.
