Setak Assamanu`
2024 - Ed. Cassis publishing srl
Targa Tenco come miglior album in dialetto, è il disco della conferma per Setak (al secolo Nicola Pomponi).
E non solo per il premio, per quanto esso certamente riempia di emozione: “Sono senza parole. Non riesco a spiegare bene quello che sto provando. Penso all’entusiasmo e alla passione delle persone meravigliose che hanno collaborato con me, alla fatica, al lavoro senza sosta, alle lacrime, alla solitudine, alla gioia, all’amore e a tutto l’impegno a fondo perduto che è stato dedicato al mio percorso tanto bello quanto fuori da ogni logica. Vorrei dare una carezza a quel bambino che da piccolo ascoltava emozionato quella cassetta dei genitori con su scritto Creu a matita. Senza saperlo stava ascoltando Creuza de ma, quel disco fatto da “perfetti sconosciuti” che ha abbattuto ogni barriera e che gli ha cambiato la vita. Quel bambino che adesso, da grande, ha la forza di cantare: ji só ‘ffàtte Assamanù”.
Assamanù significa “in questa maniera”. È “in questa maniera” che, dopo Blusanza (2019), Alestalé (2021), dopo tanti concerti in giro per l’Italia, dopo essere stato a fianco di Mimmo Locasciulli, il cantautore conferma la sua capacità di rendere universale il dialetto abruzzese.
Con pazienza, umiltà, con un cuore ricco di amicizia e con un approccio che dà un senso di artigianalità ad ogni traccia, Setak in questo disco ha portato il mondo in Abruzzo. Ne La fame e la sete e L'erba 'nzì fa pugnale ci sono arpeggi che sanno di carovana nel deserto, come se i dromedari con il loro incedere arrivassero a Penne. Chiedo alla polvere indossa una giacca country per parlare del dolore del distacco.
Avevamo scritto dell’amicizia. Setak in questi anni ha collaborato con tanti musicisti, creando un rapporto che spesso esula dalla semplice collaborazione. In questo disco troviamo la voce di Angelo Trabace (pianista già collaboratore di Baustelle, Dimartino e Tommaso Paradiso) ad accompagnarlo nell’emozionante title – track. Figli della storia riflette sull’importanza della memoria, messa sempre più a repentaglio, e si avvale della presenza di Simone Cristicchi. Luca Romagnoli (Management) con A ‘mme suggella una collaborazione tutta abruzzese, con un brano che trasuda vitalità.
Avevamo scritto anche dell’umiltà. Che si trova nel non dimenticarsi mai delle proprie origini. Il brano in chiusura è Sono felice (Vincenzino), una dolce canzone venata di Sud America, che Setak dedica al suo maestro Vincenzo Tartaglia.
Assamanù dà l’impressione di essere il completamento di una trilogia per i semi che sembrano essere stati piantati, in attesa di nuovi, splendidi fiori.
Tour estivo (in aggiornamento)
23 luglio - Isolotto (Firenze) - La Gaberiana
24 luglio - Pescara - Arena del Porto Turistico
26 luglio Loreto Aprutino (PE) - Amorotti
6 agosto - Roseto degli Abruzzi (TE) - Emozioni in musica
8 agosto - Basciano (TE) – Piazza Vittorio Emanuele
9 agosto - Spoltore (PE) - Note sotto le stelle
Assamanù, fresco della vittoria della E non solo per il premio, per quanto esso certamente riempia di emozione: “Sono senza parole. Non riesco a spiegare bene quello che sto provando. Penso all’entusiasmo e alla passione delle persone meravigliose che hanno collaborato con me, alla fatica, al lavoro senza sosta, alle lacrime, alla solitudine, alla gioia, all’amore e a tutto l’impegno a fondo perduto che è stato dedicato al mio percorso tanto bello quanto fuori da ogni logica. Vorrei dare una carezza a quel bambino che da piccolo ascoltava emozionato quella cassetta dei genitori con su scritto Creu a matita. Senza saperlo stava ascoltando Creuza de ma, quel disco fatto da “perfetti sconosciuti” che ha abbattuto ogni barriera e che gli ha cambiato la vita. Quel bambino che adesso, da grande, ha la forza di cantare: ji só ‘ffàtte Assamanù”.
Assamanù significa “in questa maniera”. È “in questa maniera” che, dopo Blusanza (2019), Alestalé (2021), dopo tanti concerti in giro per l’Italia, dopo essere stato a fianco di Mimmo Locasciulli, il cantautore conferma la sua capacità di rendere universale il dialetto abruzzese.
Con pazienza, umiltà, con un cuore ricco di amicizia e con un approccio che dà un senso di artigianalità ad ogni traccia, Setak in questo disco ha portato il mondo in Abruzzo. Ne La fame e la sete e L'erba 'nzì fa pugnale ci sono arpeggi che sanno di carovana nel deserto, come se i dromedari con il loro incedere arrivassero a Penne. Chiedo alla polvere indossa una giacca country per parlare del dolore del distacco.
Avevamo scritto dell’amicizia. Setak in questi anni ha collaborato con tanti musicisti, creando un rapporto che spesso esula dalla semplice collaborazione. In questo disco troviamo la voce di Angelo Trabace (pianista già collaboratore di Baustelle, Dimartino e Tommaso Paradiso) ad accompagnarlo nell’emozionante title – track. Figli della storia riflette sull’importanza della memoria, messa sempre più a repentaglio, e si avvale della presenza di Simone Cristicchi. Luca Romagnoli (Management) con A ‘mme suggella una collaborazione tutta abruzzese, con un brano che trasuda vitalità.
Avevamo scritto anche dell’umiltà. Che si trova nel non dimenticarsi mai delle proprie origini. Il brano in chiusura è Sono felice (Vincenzino), una dolce canzone venata di Sud America, che Setak dedica al suo maestro Vincenzo Tartaglia.
Assamanù dà l’impressione di essere il completamento di una trilogia per i semi che sembrano essere stati piantati, in attesa di nuovi, splendidi fiori.
Tour estivo (in aggiornamento)
23 luglio - Isolotto (Firenze) - La Gaberiana
24 luglio - Pescara - Arena del Porto Turistico
26 luglio Loreto Aprutino (PE) - Amorotti
6 agosto - Roseto degli Abruzzi (TE) - Emozioni in musica
8 agosto - Basciano (TE) – Piazza Vittorio Emanuele
9 agosto - Spoltore (PE) - Note sotto le stelle