Scary Mansion è il nome un po’ spettrale di una band dietro cui si cela la graziosa e creativa Leah Hayes: giovanissima artista-cantante che si sta facendo notare in vari ambiti nel fertile ambiente newyorchese. Questo ´Make me cry´ è la loro seconda uscita dopo il ben accolto esordio, ´Every joke is half the truth´, uscito in Europa con più di un anno di ritardo. Oltre alla ragazza completano il gruppo il batterista Ben Shapiro, già negli Asobi Seksu, e il bassista Bradley Banks – entrambi vecchie conoscenze di Leah perché ´colleghi´ nel precedente progetto La Laque.
Negli Scary Mansion, la ragazza oltre a cantare suona lo strumsticks in sostituzione della chitarra, uno strumento musicale a tre corde tipico degli Appalachi che però si suona come un mandolino. Quando si parla della musica degli Scary Mansion e della voce di Leah Hayes si finisce col menzionare Cat Power, da sempre termine di paragone piuttosto pesante. Affinità vocali sono indubbie ed entrambe nelle loro canzoni trasmettono un vago senso di oscurità: però il suono degli Scary Mansion si incunea in meandri più distorti, noise, approdando su sponde lontane dal minimalismo tipico di Cat Power.
´No law´ apre il disco e si avverte fin da subito la carica rock e graffiante di cui quasi tutte le tracce sono imbevute. A seguire ´Over the weekend´, sicuramente il brano più riuscito: melodico e dolce in apertura, lentamente cresce ritmicamente grazie alla complicità degli archi e alle rapide braccia di Ben Shapiro che ´bacchettano´ fino a raggiungere un picco ritmico, quasi liberatorio, catartico. ´Over the weekend´ era già apparsa in una versione scarna e senza arrangiamenti sul myspace di in un side-project di Leah chiamato A Magical Touch of Class (www.myspace.com/amagicaltouchofclass). In ´Yer Grief´ la batteria domina l’intera traccia, ´Mighty´ e ´On my mind´ sono invece due composizioni fiacche, molto lente e poco convincenti. ´Go to hell´ nell’album precedente ha un ritmo anche più rilassato, ma a differenza di ´Mighty´ e di ´On my mind´ è affascinante e tutt’altro che noiosa. Tutti i brani più lenti di questo album risultano deboli; quando invece è il ritmo a farla da padrone gli Scary Mansion si sentono a loro agio, "suonano" più convincenti e credibili.
Leah ha pubblicato anche due libri illustrati, ´Holy Moly´ nel 2004 e nel 2008 ´Funeral of the heart´ – fumetto realizzato totalmente con la tecnica dello scratchboard. Le atmosfere fuligginose e le tonalità dark di ´Funeral of heart´ ricordano i lavori di Thomas Ott (anche lui fumettista e al contempo cantante della band The Playboys). È evidente che il curriculum artistico di Leah è molto vasto e lambisce vari settori; aggiungiamo: in Europa ha aperto alcune date di Will Oldham, ha prestato la sua voce ai Tv On The Radio nella traccia ´Snakes And Martyrs´, bonus track della versione americana dell’album ´Return To Cookie Mountain´.
Questo ´Make me cry´ purtroppo non è un album eccezionale; è sempre più evidente che la forza degli Scary Mansion è proprio nella particolare e mai melensa voce di Leah Hayes: un urlo silenzioso che esalta e commuove.