Sam Lee Songdreaming
2024 - Cooking Vinyl - Egea Music - The Orchard
Songdreaming è il quarto album di Sam Lee, il seguito di Old Wow del 2020, in cui il cantautore inglese continua la sua collaborazione con Bernard Butler e con l'arrangiatore e compositore James Keay, per vivificare la canzone popolare tradizionale, adattandola non solo a un pubblico contemporaneo, ma anche e soprattutto allo spirito dei tempi, fondendo insieme musica, estetica e filosofia.
Troviamo sempre il contrabbasso, il violino e le percussioni, ma vi si aggiungono l'arabo qanun, l'arpa svedese Nyckelharpa, piccoli flauti, a costruire atmosfere rarefatte e materiche insieme, nelle quali è impossibile distinguere la matrice folk inglese dalle provenienze orientali, in una sorta di paesaggio sonoro poliedrico, screziato di infinite venature, per realizzare la migliore world music.
Nelle sue dieci tracce, il disco accosta cori gospel e urban, elettronica e folk, cantautorato classico e ballate popolari, per un effetto cangiante e stimolante. Si ascolti, ad esempio, l'intervento del coro transgender di Londra Trans Voice, in Meeting Is a Pleasant Place, una sorta di suite che non sfugge al centro tematico della traccia, pur presentando sfaccettature ricchissime. Oppure, accanto alla classica ballad Sweet Girl McRee, troviamo l'intensa e quasi ansiosa Bushes and Briars, forse il brano più inquieto del disco, nel quale il cantautore esprime la propria preoccupazione per il futuro della natura in cui siamo immersi.
La voce di Lee, tra Jim Reeves e Donovan, ci conduce, come quella di uno sciamano, a conoscere un mondo che rischiamo di dimenticare: ascoltare le aperture della cinematica Leaves of Life restituisce emozioni che si credevano perse, mentre Aye Walking Oh utilizza il riverbero e la strumentazione di accompagnamento, a descrivere l'esplorazione della nostra anima errante.
L'aria fresca delle brughiere del Devonshire penetra ovunque, nel disco, ci raggiunge nel centro esatto della nostra consapevolezza, e ci porta a un ascolto attento, consapevole, più simile alla meditazione mistica che allo svago; una scommessa impegnativa, che però restituisce dignità al rapporto tra musicista e ascoltatore.