Rovere dalla terra a marte
2022 - Sony Music/Epic
Questo è il titolo dell'ultimo disco della band bolognese, rigorosamente in minuscolo, anche se le aspirazioni sono maiuscole: descrivere un percorso esistenziale, una sorta di concept album, come se ne facevano anni fa, per loro stessa ammissione, nel solco di Ziggy Stardust (e infatti 321...major tom è il primo brano, un minuto di clima strumentale, bowiano e intenso, seguito dal ritratto di un astronauta in cerca di un contatto col mondo di un essere amato).
Un viaggio nello spazio, ma anche nel tempo, è quello che propongono i cinque musicisti, che hanno intrecciato ascolti, esperienze, riflessioni, dubbi e timori su un periodo di passaggio, in senso sia collettivo - in un mondo che ha provato e prova il brivido della morte, della guerra, della lontananza - sia individuale - "riusciremo a crescere", cantano infatti nella struggente ballata crescere, sostenuta da un delicato assolo di chitarra -, e in ogni caso che si apre a nuove, inaspettate soluzioni per ripartire.
Il disco ostacola la voglia di raccontarlo per riassunti, o di estrarne mp3 isolati, poiché impone un ascolto continuo, attento, e chiede che ci si immerga nella storia di un astronauta (che poi sono loro cinque...o tutti noi), alle prese con un viaggio, una fuga, una strada sconosciuta, aperta, che può portare il viaggiatore a precipitare (non a caso l'ultima traccia), che però apre a una nuova prospettiva, inedita, positiva, propositiva, come a dire "precipitare potrebbe significare cambiare rotta, dobbiamo essere sempre pronti ad accettarlo!".
Per il fatidico secondo disco, dopo l'esordio che li ha portati a essere conosciuti in tutta Italia, i rovere sono riusciti nell'intento di comporre un mosaico poliedrico di riflessioni sul rapporto a due (la libertà, scritta con l'amico e collega Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, insieme a bim bum bam e lupo), sull'approccio alla realtà e al male presente in essa (lupo, che rovescia parodisticamente la consueta posizione del cattivo delle fiabe), sulla relazione tormentata con il passato (bim bum bam) o con il futuro (crescere).
Ma non si pensi che, in questo volo, le riflessioni si rivestano di sonorità malinconiche e di toni intimistici; una caratteristica dei rovere è planare sulle cose con leggerezza, come scrive Mattea Rolfo, in una frase falsamente attribuita a Calvino. E in questo disco leggerezza e profondità si sposano ottimamente, in una chiave musicale tesa alla ricerca, pur nelle sue declinazioni popolari; si ascolti looney, un invito rivolto a una ragazza a fare un tuffo nei tuoi ricordi, sostenuto da un ritmo leggero e da un synth frizzante, oppure i problemi di comunicazione di alveare, dall'atmosfera disco anni '70, o ancora il sorprendente pezzo quasi strumentale sentiero ripido, con inserti vagamente prog, in cui i cinque dimostrano di essere cresciuti anche nella competenza musicale. Un disco, infine, pensato per i concerti, per fare divertire, ma anche riflettere, il pubblico, condividendo con lui le scoperte di questo viaggio spaziale.
A recuperare la dimensione live, imprescindibile nella vita dei rovere, penserà il tour 2022, in collaborazione con Magellano Concerti. Ecco le date riprogrammate.
02/07 Padova – PARCO DELLA MUSICA (recupero della data inizialmente prevista il 25/03 Padova – HALL)
06/07 Bologna – BOTANIQUE (sostituisce le 3 date inizialmente previste il 24/03 a Nonantola – VOX CLUB, il 30 e il 31/03 a Bologna – ESTRAGON)
07/07 Firenze – ULTRAVOX (recupero della data inizialmente prevista il 11/03 Firenze – VIPER)
27/07 Segrate (MI) – CIRCOLO MAGNOLIA (recupero della data inizialmente prevista il 17/03 Milano – ALCATRAZ)
06/07 Bologna – BOTANIQUE (sostituisce le 3 date inizialmente previste il 24/03 a Nonantola – VOX CLUB, il 30 e il 31/03 a Bologna – ESTRAGON)
07/07 Firenze – ULTRAVOX (recupero della data inizialmente prevista il 11/03 Firenze – VIPER)
27/07 Segrate (MI) – CIRCOLO MAGNOLIA (recupero della data inizialmente prevista il 17/03 Milano – ALCATRAZ)