Roberto Scippa Canzoni d`emergenza
2015 - Astral Record/Lunatik
Scippa, a distanza di quattro anni da quel suo timido impatto con il mondo della discografia indipendente, questa volta vira in modo deciso in direzione di un rock FM accessibile e dalle venature pop, schietto ed energico, di impatto immediato, con chitarre in primo piano, arricchite da una voce ispirata e da linee melodiche ficcanti. Elettricità a manetta, ma anche concessioni acustiche, lentezze con cui fare i conti (la desertica Un naufrago), divagazioni da folk-singer (L’isola), leggerezze assortite (Sporcarsi le mani). Un disco che rappresenta una piacevole sorpresa, che suona sincero e diretto, sia pur muovendosi tra sentieri conosciuti e già battuti in precedenza. Un omaggio alla bellezza della vita, alle sue sorprese, alla voglia di cambiarne il corso (un pezzo come Piccole rivolte quotidiane è piuttosto esplicito al riguardo).
Canzoni d’emergenza scivola via bene, come un veliero adagiato su di una tavola blu. Se proprio dovessimo rivolgere una critica al buon Roberto Scippa, gli diremmo di migliorare l’impatto di certi testi, comunque sia gradevoli e mai banali, ma che talvolta hanno il difetto di incappare in costruzioni e rime forse un po’ troppo frettolose. Ma, al cospetto di un album così vivo e genuino, è come cercare il classico pelo nell’ancor più classico uovo.