Roberta Giallo Reminiscenze
2024 - Yellow Music
Infatti, dopo Canzoni da Museo, di cui abbiamo scritto qui, eccola tornare con Reminiscenze, che, per sua stessa ammissione, “è un disco di nuvole e fuoco, di terra e polvere di stella...una specie di riconciliazione con tutte le parti di me: con quel che è stato, quel che è adesso, e ciò che mi dovrà capitare. Racconta storie d’umani e d’alieni, di navi e d’astronavi, pesca dal passato, dai ricordi di me bambina fino ai tempi più recenti, ma fa anche un viaggio nel futuro…tra le rivelazioni dei miei sogni e le mie lucide allucinazioni."
Ascoltiamo dunque questo pugno di canzoni acute e sognanti, alcune delle quali stupisce che siano scritte anni fa, tanto sono attuali, come la luminosa Voce al Bene, impreziosita dalla profonda voce di Samuele Bersani, oppure La città di Lucio Dalla, un'emozionante dedica alla Bologna dei suoi studi e della scoperta della sua strada - "mi sei un po' madre, mi sei un po'figlia".
Una valida mano alla confezione dell'album è fornita dalla produzione, in parte californiana; infatti il brano di apertura Ci salveranno gli Alieni e la successiva, incisiva Curriculum sono stati prodotti da Corrado Rustici al Rocky Road Studio di Berkeley, mentre la cantautrice si trovava a Los Angeles con il suo Astronave Gialla World Tour, ma anche gli altri brani presentano coerenza e compattezza compositiva, guidati da una voce armoniosa ed espressiva, che sottolinea l'originalità della scrittura, evitando così il rischio di scivolare in un pop incolore. Ad esempio, la conclusiva No Standard, che ricorda la linea melodica dei Pinguini Tattici Nucleari, viene interpretata con un canto modulato, o la ballata Di pianeta in pianeta sviluppa atmosfere rarefatte grazie a un efficace controcanto.
Un altro pregio del disco è l'autobiografismo dichiarato e schietto, in cui la voce narrante esprime la propria filosofica critica alla società contemporanea (Fuggi da Babilonia), o, come in Lulù, il proprio bisogno di affetto, con ironia e profondità, scappando via "dall'indifferenza degli umani". A dimostrare che esiste una scrittura al femminile coraggiosa, che sperimenta con entusiasmo e curiosità, e propone una personale visione del mondo, condividendola con noi. Accettiamola e ringraziamola per il suo dono.