Red Wine Carolina Red Vintage 1978
2019 - Class Act Entertainment
La musica bluegrass, patrimonio dell’umanità e della cultura americana di stati soprattutto come il Kentucky, Tennessee, West Virginia, Alabama e Nord Carolina (luogo particolarmente importante per la sua nascita con l’apporto degli immigrati scozzesi e irlandesi che si trasferirono nei Monti Appalachi), trova dei degni rappresentanti anche qui in Italia grazie alla band costituita oramai da decenni da Silvio Ferretti (banjo a 5 corde, chitarra ritmica, voce solista e cori), l’amico Martino Coppo (mandolino, mandola, voce solista e cori) coadiuvati ora dal figlio di Silvio, Marco Ferretti (chitarra ritmica e solista, dobro e cori) e Lucas Bellotti al basso elettrico e cori. Sono oramai una istituzione questa formazione assai rispettata ed apprezzata nel nostro bel paese ma soprattutto duranti i loro lunghi tour in Europa e Stati Uniti d’America inclusi. 40 anni dopo la loro nascita e diversi dischi al loro attivo, amano ancora la musica di Bill Monroe proponendo una bluegrass music invitante ed affascinante suonata divinamente bene. I Red Wine di diritto sono una delle più importanti band europee con uno stile che non abbraccia soltanto il bluegrass tradizionale ma anche quello contemporaneo con accostamenti e indovinate e piacevoli disgressioni nel country, nel gospel, nell’Irish-folk, persino nello swing e nella canzone d’autore.
L’iniziale Henry Hill è una canzone che si rifà alle civil war songs ed è composta da un team squisitamente irlandese-americano. American girl è il giusto omaggio a Tom Petty. Tre brani portano la firma di Shane Sullivan e Gary Ferguson: Back to you, Henry Hill e dal solo S. Sullivan che aveva cantato Little Steps al Red Wine Bluegrass Party nel 2016. Altra illustre cover è La Canzone dell’amore perduto di Fabrizio De Andrè qui cantata meravigliosamente da Kathy Kallick. Somewhere between è uno standard di Merle Haggard e Randall Collins un piccolo capolavoro di Norman Blake.
Splendida Mc Caleb composta da Silvio Ferretti e dedicata ad un vecchio amico, Billy Mc Caleb, un ex marine che suonava il banjo e amava il bluegrass.
I Red Wine spesso spaziano e passano da sonorità squisitamente bluegrass a temi e aromi gaelici. La classe esecutiva dei 4 Red Wine è senza dubbio e l’album scorre via liscio risultando assai intrigante e piacevole.
www.redwinemusic.net