Raiz canta Sergio Bruni - Si ll` ammore e`  o` ccuntrario d` `a morte<small></small>
Italiana • Canzone d`autore

Raiz Raiz canta Sergio Bruni - Si ll` ammore e` o` ccuntrario d` `a morte

2023 - Visage music/ Egea / Pirames

15/03/2023 di Laura Bianchi

#Raiz#Italiana#Canzone d`autore

Di solito, non racconto nulla delle mie esperienze biografiche, quando scrivo una recensione, anzi, cerco di mantenere un tono oggettivo. Ma qui devo proporre una premessa, sull'onda dell'emozione suscitata dall'ascolto di Si ll’ammore è ‘occuntrario d’ ’a morte, il nuovo album di Gennaro Della Volpe, alias Raiz, una raccolta di alcuni dei brani più significativi della Voce di Napoli, ossia Sergio Bruni.

Tutta la mia famiglia è del Nord Italia, eccezion fatta per un nonno toscano, ma ricordo distintamente la TV accesa, e il Festival della Canzone Napoletana, competizione canora nata a Napoli nel 1952 e cessata nel 1971, e i suoi protagonisti, fra cui proprio Sergio Bruni, un fuoriclasse di quel genere, che interpretava, attraverso il piccolo schermo in bianco e nero, cantando in diretta, in mezzo al vociare del pubblico, tutta la poetica di una città e di una lingua uniche al mondo. E la musicalità dell'opera di Bruni, pensosa e a tratti struggente, viene restituita appieno dall'interpretazione resa dalla voce degli Almamegretta, che negli ultimi anni si è dedicato a un'intensa attività solistica, accompagnato dai Radicanto.

Sono dunque molte le emozioni che scaturiscono dall'ascolto dei brani; ad esempio, Napule 'e mille ferite, composta da Bruni su versi del poeta Salvatore Palomba, acquista una ritmica lenta, dolente, perfetta per sottolineare i troppi problemi di una città ferita, che non vede ancora una completa guarigione. Sempre del grande Palomba, che, a quasi 89 anni, è ancora attivo, toccano il cuore una splendida versione di Carmela (presente in una sequenza del film Qui rido io di Mario Martone, come sottofondo allo sconforto del protagonista), di cui Raiz rende tutto lo sperdimento, oppure Che lle conto, in cui le percussioni e i rapidi tocchi di fisarmonica sottolineano l'atmosfera sentimentale e quasi esotica.

Ma anche altre splendide canzoni sono presenti nel disco, nate, questa volta, dalla penna di Aniello Langella  (la dolcissima Na bruna) o di Enzo Bonagura, come Palcoscenico, che chiude il lavoro con una sferzata di energia, sostituendo alla chitarra di Bruni (ricordiamolo, grande compositore, grande interprete e grande chitarrista) un esplosivo ensemble di suoni e di percussioni, con Francesco De Palma in bella evidenza, che riescono nel miracolo di essere autenticamente partenopei senza essere folkloristici. 

Abbiamo detto dei musicisti, e vale la pena ricordarli tutti: Giuseppe de TrizioAdolfo La Volpe, chitarra portoghese, chitarra classica; Giovanni Chiapparino, fisarmonica; Francesco De Palma, cajone set, riq, darbuka, udu, caxixi, e Giorgio Vendola al contrabbasso, oltre a  Daniela Mastrandrea, piano in ‘A fata d’’e suonne. Un lavoro compatto, eccellente sotto tutti i punti di vista, e che ha l'indubbio merito di ridare forza contemporanea alla figura di un grande artista.



Track List

  • Napule Doceamara
  • Carmela
  • Amaro e` `o bene
  • Che lle conto
  • `A fata d` `e suoni
  • `Na bruna
  • Che miracolo stammatina
  • Napule e` mille ferite
  • Bella si tu venisse ind` `a sti braccia
  • Palcoscenico