Misophonia<small></small>
Italiana • Alternative

Pivio Misophonia

2024 - I dischi dell`espleta / Creuza

26/12/2024 di Tonino Bisceglia

#Pivio#Italiana#Alternative

Recensire un disco di Pivio è un privilegio. E non voglio iniziare elogiando il suo fondamentale contributo al mondo del cinema, ma parlando di questo suo ultimo progetto, visionario e rigoroso, Misophonia.
Intanto vale la pena di soffermarsi sulla continuità della narrazione musicale di un musicista che viaggia immerso nel suo tempo, proiettandosi allo stesso tempo in un "non luogo", che lascia un'impronta che rende i brani riconoscibili e legati insieme da un filo logico.
E così questo filo si annoda perfettamente, tra riletture egregie e composizioni originali, a comporre un "unicum" davvero strepitoso.
Ho avuto l'onore di scambiare qualche messaggio privato con Roberto (Pivio) che mi ha fatto ascoltare i suoi ultimi tre lavori precedenti, di cui ho potuto apprezzare l'ispirazione.

L'arte è difficile da contenere. Questo sembra volerci raccontare l'autore. Un'ellissi che nasce dal caos per giungere a una possibile rinascita.
Per questo motivo, se Ugly Covers mi aveva affascinato per la capacità di legare insieme ere geologiche musicali distanti con raffinatezza, Misophonia scivola verso un versante che attraversa l'intimità dell'anima, partendo dalle suggestioni di Wildest Dreams, sino a consumarsi con Start Again. Ma ogni traccia contiene suggestioni difficili da contemplare, se non comprese in una fuga dai canoni a cui il mercato discografico ci ha costretti.
La mia "Stella Michelin" va alla bellissima versione di What Use dei Tuxedomoon.

Se avete in mente di addentrarvi in un disco assolutamente diverso da qualunque esperienza sensoriale già sperimentata, Misophonia è certamente un regalo che dovete farvi.
Un lavoro che è (come lo stesso Pivio ha dichiarato) composto da canzoni, ma è riduttivo pensarlo solo in questi termini. Misophonia in realtà si manifesta come un fluido che scorre; un sistema pulsante che rimette al centro l'ispirazione.
Consiglio caldamente questo album, e anche i suoi precedenti lavori, anche per meglio comprendere un percorso insolito e inaspettato di un bravo musicista.
Il viaggio di un ricercatore.

Track List

  • Lato A
  • Wildest Dreams
  • In the Art of Stopping
  • Fly to Rome
  • Never Understand
  • The Last Song of Side A
  • Lato B
  • The Words I Say
  • Nobody Trusts Art
  • What Use
  • Start Again